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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Osservatorio / Grandi atleti e piccola federazione

Giovedì 29 Febbraio 2024

 

olimpico

Sono appena iniziati i Mondiali Indoor e ci aspettiamo buoni risultati dai nostri atleti. Sicuramente è un momento magico per l’atletica con vista ai Campionati Europei di Roma e i Giochi Olimpici di Parigi.

Luciano Barra

A questo indubbio fervore tecnico, di cui grande merito va al CT Antonio La Torre, a cui la dirigenza FIDAL ha il merito di aver messo a disposizione importanti risorse, fa contrasto la pochezza della gestione federale. L’ultima vicenda della candidatura di Roma ai mondiali del 2027 avrebbe permesso ad Emilio Fede di replicare il suo famoso motto “ma che figura di m ... ”.

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I sentieri di Cimbricus / "Oggi non si fanno prigionieri"

Venerdì 23 Febbraio 2024

 

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Tempo di Calcutta Cup: qualcuno l’ha chiamata il Graal del rugby ma è soltanto una bella e vecchia coppa, un po’ ammaccata, simbolo della rivalità tra due vicini tra cui, correggendo l’usuale formula, è corso molto sangue.

Giorgio Cimbrico

Domani, sabato 24 febbraio, a Murrayfield, tra cornamuse e sfoglie ripiene dell’haggis cantato da Robert Burns, poeta contadino, Scozia e Inghilterra giocano per la Calcutta Cup che di questi tempi è in mano scozzese come per secoli è stata in mani inglesi la pietra di Scone: qualcuno l’ha chiamata il Graal del rugby ma è soltanto una bella e vecchia coppa, il simbolo della rivalità tra due vicini tra cui, correggendo l’usuale formula, è corso molto sangue.

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I sentieri di Cimbricus / Quel simpatico smargiasso di Noah

Venerdì 23 Febbraio 2024

 

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Un tempo si diceva “una storia di miseria e di riscatto”. Nel suo caso, di ambizione assoluta. “Punto ai record di Usain Bolt. Non ci riuscirò? Bene, proverò, proverò, proverò ancora”. Già l’anno scorso si era fatto stampare 19”10 dall’Adidas.


Giorgio Cimbrico

Ora Noah Lyles porta a un dito uno di quei barocchi anelli che toccano in sorte a chi vince il SuperBowl o il titolo NBA, così grande da coprirgli due dita. “Campioni del Mondo cosa?”, aveva detto il labbro di Gainesville dopo la campagna d’Ungheria ricordando, se era il caso, che in atletica gareggia il mondo e uno del Burkina Faso può diventare campione del mondo.

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I sentieri di Cimbricus / In morte (annunciata) del Lungo

Mercoledì 21 Febbraio 2024

 

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Dice Carl Lewis: “Ho idea che sia una specie di pesce d’aprile anticipato. Come ho sempre pensato, il salto in lungo è la specialità più complicata dell’atletica. E’ come se, davanti a troppo errori nei tiri da tre punti, allargassero il canestro” ...

Giorgio Cimbrico

La morte del nullo, che fa perdere tempo e annoia il pubblico: è l’obiettivo di World Athletics, la federazione mondiale di atletica presieduta da lord Sebastian Coe, che ha in progetto di rivoluzionare il salto in lungo abolendo l’asse di battuta in favore di una più vasta area dalla quale i saltatori potranno staccare. La misurazione avverrà dal punto esatto del decollo e non più dall’asse, come è capitato dai primordi dell’atletica codificata.

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I sentieri di Cimbricus / Giorni dolorosi per il Kenya

Martedì 20 Febbraio 2024

 

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Sono sparite due comete: Henry Rono che regalò il giro del mezzofondo in ottanta giorni, e Kelvin Kiptum, il giovane che sapeva sciogliere il nodo, annullare il morso della fatica, un rivoluzionario come lo è stato Rono.

Giorgio Cimbrico

Rono, quattro record mondiali nei 3000, 5000, 10.000 e 3000 Siepi tra la primavera e l’estate del ’78 prima di trovare il diavolo nella bottiglia, aveva 72 anni; Kiptum, 24. Kelvin è stato una meteora, un rivoluzionario che aveva spazzato via l’incubo dei maratoneti, gli ultimi dieci chilometri, il lungo momento in cui la fatica piomba addosso. Era in quel momento che volava: tre maratone e tre seconde parti più veloci delle prime. Da primatista del mondo era pronto all’attacco alle due ore: lo stava preparando, sarebbe avvenuto ad aprile, a Rotterdam.

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