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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Duribanchi / Le parole sono pietre che fanno male

Martedì 19 Novembre 2024

 

anni di piombo 

“Il mondo è andato troppo veloce rispetto alle 'non ideologie'. Hanno prevalso le semplificazioni. Senza alcuna autocritica da parte di chi ha fallito. Le rivoluzioni cominciano con le parole e finiscono con le ghigliottine.”

Andrea Bosco

Fin da quando studiavo al Ginnasio, ho sempre avuto una passione per Ulisse: astronauta ante litteram, gaglioffo, mentitore, puttaniere, viaggiatore. Insomma, un uomo “moderno“. O forse, semplicemente un uomo. L'Odissea (l'abbia scritta o meno uno passato alla Storia col nome di Omero) è un simbolico viaggio. Nelle spaventose lande della vita. Perché la vita è una odissea che inizia dal primo vagito e si conclude quando la Scacchista ti rifila il “matto“.

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Fatti&Misfatti / Una tromba per far ballare Armani

Lunedì 18 Novembre 2024


basket


“Cambi di umore in base ai ‘miracoli’ degli arcieri, se hanno mira si mangia, altrimenti si tira fuori il libretto delle assenze e si parla leggendo dal libro stampato: vergogna, ma adesso si lavora, silenzio e stare compatti.”

Oscar Eleni

In fuga nelle Azzorre per non sentire i fischi alla Marsigliese, una buona scusa per non guardare il “nuovo calcio” dentro San Siro nel giorno in cui tutte le feste sono dedicate a Sinner su reti unificate, con visita pastorale finale anche da Fazio, l’unico teatro dove sembra possibile dire ancora qualche verità come in Splendida cornice facendo canestro con CUCCIARI e BOTTURA.

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Piste&Pedane / Il futuro? "Grand Slam" ed altre delizie

Mercoledì 13 Novembre 2024

 

athlos-crown-750 

Uscendo dal nostro cortile, dove si battaglia una silente diatriba pro/contro La Torre, con gli atleti che si muovono in ordine sparso, ciascuno ossequioso al proprio sponsor, sotto la cenere molto sta cuocendo. Ma col rischio di bruciarsi.  

Gianfranco Colasante

Intendiamo, a fronte degli introiti di “Paperone” Sinner – per una esibizione d’un paio d’ore, al suo colmo forziere nascosto nel Principato ha aggiunto altri sei milioni di dollari – stiamo parlando di pochi spiccioli. Ma anche questi bastano a confermare la direzione in cui stanno andando quelli che possono o che credono di potere. E soprattutto da dove nessuno potrà tornare indietro indenne.

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I sentieri di Cimbricus / "Ali', booma ye, Ali', booma ye"

Martedì 12 Novembre 2024

 

muhammed-ali 

Miriam Makeba era una maga che annunciava il fato, la colonna sonora era un jazz che scorticava, la notte era un sortilegio. Poco più di cinquant’anni fa la notte di Kinshasa, Rumble in the Jungle, il ritorno del re. Di Alì.

Giorgio Cimbrico

Era il 30 ottobre del 1974 e non s’è ancora spenta l’eco. Muhammad Alì è stato dentro la nostra vita, con il suo volto nel magnifico “Quando eravamo re”, con quello di Will Smith, ancora con il suo in un altro documentario “I am Alì” che suona come elogio funebre. Provocatore, intuitivo, dannatamente intelligente, sempre capace di portare dalla sua parte le passioni, le simpatie, gli amori.

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Duribanchi / La tardiva ribellione al "politicamente corretto"

Martedì 12 Novembre 2024


trump

 

"Negli USA è andata plasticamente in scena la ribellione del popolo: alle élites che spiegano a chi rema nelle stive, da cosa si debba mangiare e bere, con che tappi si debbano chiudere le bottiglie, fino a cosa si debba leggere."


Andrea Bosco

Non so se la vittoria di Donald Trump, 47.esimo presidente USA, votato anche da latinos, afroamericani, donne, giovani, oltre che dallo storico elettorato “bianco“ e anglosassone (quello che se entri nel suo podere, prima ti spara e poi ti chiede per quale motivo ci hai messo piede) sia un bene o un male. Porterà la pace nel mondo The Donald? Lui in campagna elettorale aveva detto che l'avrebbe portata. Ma per portarla, la pace, serve sciogliere alcuni nodi: l'Ucraina e la Palestina. Difficile ipotizzare come scioglierli.

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