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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Duribanchi / Gli ingannevoli miti del "politicamente corretto"

Martedì 14 Ottobre 2024


venezia-antica 


“Non so se il post-comunista Marco Rizzo conosca Giorgio Baffo. Ma se non lo conosce dovrebbe leggerlo. Il veneziano non è poi così difficile. Tanto più che Baffo, per quanto estremo, a Venezia neppure fu il più licenzioso”.

Andrea Bosco

Pensieri “politicamente scorretti“, i seguenti: almeno secondo la corrente vulgata. Ha fatto rumore (non so più quanti articoli, per lo più indignati, in prima fila il “Caffè“ del veltroniano Massimo Gramellini che con garbo ogni settimana si addentra sulle pagine di “7” sui sentieri impervi dei crucci d'amore) l'uscita di Marco Rizzo (anti-capitalista, comunista con venature sovraniste), con la quale spiegava: “mi piace la gnocca e non mi dovete rompere le palle“. Gli hanno dato del macho, patriarcale, retrogrado, rozzo.

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I sentieri di Cimbricus / Non solo un record quello di Ruth

Lunedì 14 Ottobre 2024

 

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Il mondiale di Ruh Chepngetich è un diamante con molte facce. Quella che manda più riflessi luminosi è rappresentata dalla prima discesa di una donna sotto le 2h10’. Il primo uomo era stato, nel 1967, l’australiano Derek Clayton.

Giorgio Cimbrico


E’ la prima, buona chiave per procedere nell’analisi di una prestazione che rimarrà. Perché in realtà Ruth ha abbattuto due muri collocando il record a meno di dieci minuti da quello maschile, 9’21”, più o meno tre chilometri. Nelle Olimpiadi e nei Mondiali del futuro può avere diritto di cittadinanza una sola maratona. Mixed, open, aperta.

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Fatti&Misfatti / Oltre il piacere, ma prima del dolore

Lunedì 14 Ottobre 2024

 

basket-ball-22


“Lontani dalle macerie esistenziali che trovi non solo in guerra e nella finta pace di strade mai sicure in città tipo Milano, con boschi verticali, metropolitane, uno stadio storico che non sanno come far sparire, anche se la storia li potrebbe aiutare.”

Oscar Eleni

Nella valle desolata dei babbuini fra licheni gialli e rossi ascoltando l’eco di una bella intervista a Stefano Bonaga, filosofo, amante del basket come il fratello Giorgio, chimico illustre e, come lui, figlio della Virtus Bologna dove hanno camminato ad ogni livello dalle giovanili alla prima squadra se serviva.
La curiosità di un airone gigante ci spinge a chiedere ai Bonaga l’arruolamento nel club di quelli che non capiscono una minchia e insistono a parlare dicendo sempre “io, io”, tipo gli asini che con il loro iho iho forse si fanno capire meglio.

 

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Duribanchi / Il problema non e' la protesta, e' l'illegalita'

Martedì 8 Ottobre 2024

        pallone e soldi         

 
Ogni settore della società ha la sua quota di illegalità. E lo sport non ne è escluso. Curve malavitose a Milano: avanti adagio, quasi indietro. Con la giustizia ordinaria. Per quella sportiva, citofonare, non fate conto che qualcuno risponda.

Andrea Bosco

Quando ero studente universitario a Padova, ho occupato (con molti altri) l'ateneo. Sono stato manganellato dai celerini. E per due volte, in due diverse occasioni, sono finito in Questura. Con mio padre che dava i numeri. Protestavamo contro un'Italia bigotta e repressiva. Contro la guerra in Vietnam, ergo contro gli amerikani: eravamo affascinati dal Che, dalla sua barba e dalle sue uniformi. Lotta continua non era solo un giornale: era un modo di esistere.

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I sentieri di Cimbricus / Addio alla Signora, addio alla Divina, ...

Lunedì 7 Ottobre 2024


pericoli

 
… come la battezzò Gianni Clerici, che aveva classe, carattere, charme, eleganza, la giusta dose di snobismo, per farne quella che è stata: una protagonista, un volto e una voce che ci hanno accompagnato, un evo dopo l’altro.

Giorgio Cimbrico

Lea Pericoli se n’è andata a 89 anni ma era già nella storia di quell’arte non minore che è la moda: al Victoria and Albert di Londra, maxi-scrigno di tutta la creatività umana, accanto ai capolavori dell’arte orientale, ai cartoni di Raffaello, a certi azzardi del design e ad abbozzi usciti dalle mani di Michelangelo, sono esposte le invenzioni che per lei immaginò e realizzò Ted Tinling: la culotte e la sottoveste rosa che fecero infuriare il severo papà Filippo.

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