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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Fatti&Misfatti / Oltre il piacere, ma prima del dolore

Lunedì 14 Ottobre 2024

 

basket-ball-22


“Lontani dalle macerie esistenziali che trovi non solo in guerra e nella finta pace di strade mai sicure in città tipo Milano, con boschi verticali, metropolitane, uno stadio storico che non sanno come far sparire, anche se la storia li potrebbe aiutare.”

Oscar Eleni

Nella valle desolata dei babbuini fra licheni gialli e rossi ascoltando l’eco di una bella intervista a Stefano Bonaga, filosofo, amante del basket come il fratello Giorgio, chimico illustre e, come lui, figlio della Virtus Bologna dove hanno camminato ad ogni livello dalle giovanili alla prima squadra se serviva.
La curiosità di un airone gigante ci spinge a chiedere ai Bonaga l’arruolamento nel club di quelli che non capiscono una minchia e insistono a parlare dicendo sempre “io, io”, tipo gli asini che con il loro iho iho forse si fanno capire meglio.

 

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Duribanchi / Il problema non e' la protesta, e' l'illegalita'

Martedì 8 Ottobre 2024

        pallone e soldi         

 
Ogni settore della società ha la sua quota di illegalità. E lo sport non ne è escluso. Curve malavitose a Milano: avanti adagio, quasi indietro. Con la giustizia ordinaria. Per quella sportiva, citofonare, non fate conto che qualcuno risponda.

Andrea Bosco

Quando ero studente universitario a Padova, ho occupato (con molti altri) l'ateneo. Sono stato manganellato dai celerini. E per due volte, in due diverse occasioni, sono finito in Questura. Con mio padre che dava i numeri. Protestavamo contro un'Italia bigotta e repressiva. Contro la guerra in Vietnam, ergo contro gli amerikani: eravamo affascinati dal Che, dalla sua barba e dalle sue uniformi. Lotta continua non era solo un giornale: era un modo di esistere.

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I sentieri di Cimbricus / Addio alla Signora, addio alla Divina, ...

Lunedì 7 Ottobre 2024


pericoli

 
… come la battezzò Gianni Clerici, che aveva classe, carattere, charme, eleganza, la giusta dose di snobismo, per farne quella che è stata: una protagonista, un volto e una voce che ci hanno accompagnato, un evo dopo l’altro.

Giorgio Cimbrico

Lea Pericoli se n’è andata a 89 anni ma era già nella storia di quell’arte non minore che è la moda: al Victoria and Albert di Londra, maxi-scrigno di tutta la creatività umana, accanto ai capolavori dell’arte orientale, ai cartoni di Raffaello, a certi azzardi del design e ad abbozzi usciti dalle mani di Michelangelo, sono esposte le invenzioni che per lei immaginò e realizzò Ted Tinling: la culotte e la sottoveste rosa che fecero infuriare il severo papà Filippo.

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Fatti&Misfatti / Maghi sfigati o soltanto sfortunati?

Lunedì 7 Ottobre 2024

 

basket-ball-a 


Misteri che non turbano una Federazione al ricambio ed una Lega tormentata dall’idea che con la televisione guadagna ancora troppo poco, invidiando quelli della A2 perché la RAI ha deciso di mandarla in diretta, non sempre, ogni 15 giorni.

Oscar Eleni

Tormentato dalle rane lamentose sotto le cascate di Tugela nel verde Natal dove provi a dimenticare tutto: la guerra, la finta pace, gli ostaggi, lo sport mangiato e mal digerito, il disgusto di dover commentare robaccia italiana senza un giocatore della nostra scuola da maledire o festeggiare. Certo che non devono esistere frontiere, ma deve esistere l’orgoglio di saper preparare giocatrici e giocatori da presentare ad un pubblico che forse sarebbe felice di applaudire chi arriva dal viaviaio e non da un’agenzia di collocamento.

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I sentieri di Cimbricus / La nobile dinastia degli 800

Martedì 1° Ottobre 2024

 

davis 

I vichinghi temevano la nebbia: perdevano la rotta e smarrivano il coraggio. E’ capitato anche a me, non è stato piacevole. Ne sto bene o male uscendo e mi accorgo che sono capitate molte cose e altre ne stanno per capitare.

Giorgio Cimbrico

Fra non molti giorni, il 16 ottobre, saranno sessant’anni dalla prima medaglia del Kenya ai Giochi Olimpici: la conquistò Wilson Kiprugut, terzo negli 800 di Peter Snell, al bis, e di William Crothers canadese. Kiprugut corse davanti per 550 metri, coraggioso, scriteriato, disse qualcuno. Il Kenya era indipendente da meno di un anno. Quattro anni dopo finì secondo alle spalle di Ralph Doubell. Tristi antipodi per Wilson, piegato prima da un neozelandese, poi da un australiano.

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