Roma 2024 / C'e' qualcosa di nuovo, anzi di antico, ...
Giovedì 8 Ottobre 2015In queste ore le fibrillazioni per le possibili dimissioni di Ignazio Marino dalla carica di Sindaco di Roma, stanno mettendo a dura prova i nervi del comitato promotore di Roma 2024. Anche se Luca Pancalli - n. 2 del gruppo - si è affrettato a dichiarare: "seguiamo con attenzione la situazione, ma non siamo preoccupati." Un modo di vedere un po' in controtendenza con i romani che, non se n'abbia a male Pancalli (che col Comune di Roma dovrebbe avere una certa dimestichezza, ...), sono invece molto, ma molto preoccupati. Con la possibilità di un commissariamento, almeno semestrale, che dovrà traghettarli attraverso il guado del Giubileo della Misericordia (milioni di pellegrini, forse, in arrivo in una città al collasso), ma soprattutto verso un riscatto della Capitale dal degrado nel quale è precipitata. E dal quale non si potrà uscire tanto facilmente, resti o no Marino, venga o no un commissario a sostituirlo. Infatti, il fallimento della consiliatura Marino restà in sostanza il fallimento della politica, o di un certo modo di intendere la politica. Molte strategie e pochi fatti. Fallimento che non è la causa di Mafia Capitale, ma ne è l'origine. Ciò detto, vediamo gli ultimi sviluppi su Roma 2024.
Atletica / Riflessioni sulla FIDAL e sul caso Schwazer
Lunedì 5 Ottobre 2015di LUCIANO BARRA
In questi giorni l'atletica italiana sta attraversando uno dei momenti più delicati dell'ultimo decennio, causa la contro-performance di Pechino. Stupisce che, dopo lo "zero-tituli" di Berlino 2009, il CONI di allora non abbia attivato lo stesso allarmismo che viene usato oggi. Anzi, resta famosa la giustificazione dell'allora presidente del CONI, quando sulla dirigenza federale dell'epoca (Arese), affermò che si poteva "fare il presidente di federazione anche solo col telefono di casa". Adesso, invece, la FIDAL fortemente sollecitata dal CONI, sta provando a "resettare" la sua struttura tecnica e vedremo cosa accadrà al prossimo convegno tecnico di Fiuggi (quello che Stassano ed Oberweger, ai loro tempi, chiamavano le "riunioni del carciofo").
Olimpiadi / Nuovi sport (?): benvenuti a Giochi senza Frontiere
Venerdì 2 Ottobre 2015Si potrebbe fare dell'ironia (se ha ancora un senso, in un mondo, come quello dello sport, che si prende tremendamente sul serio, ignorando tutti i suoi mali, a iniziare dall'abisso di debiti nel quale sta precipitando) sulle nuove proposte "olimpiche" giunte dal Giappone. Allora, si legge (ma si dovrebbe verificare) che per Tokyo 2020 sarebbero in corsa, per l'ingresso ai Giochi, nuove discipline: il ritorno del Baseball/Softball, quindi Karate, più lo Skateboard, il Surf e l'Arrampicata sportiva. E chi più ne ha, più ne metta. Mancherebbero solo le freccette, le biglie e lo scopone scientifico. Nuovi sponsor e nuovi introiti, forse. Per chi ha pazienza, possiamo passare al dettaglio.
Rio 2016 / Previsioni: un passo in avanti per gli "azzurri"
Martedì 29 Settembre 2015di LUCIANO BARRA
L'ultima proiezione pubblicata (31 Agosto) si riferiva solo a 237 gare. Ora, alla data del 27 Settembre, sono stati aggiornati i medaglieri possibili dopo la conclusione dei Mondiali di Ciclismo (MTB e Strada, rispettivamente con 2 e 4 medaglie: nella foto Adriano Malori), Canottaggio (14), Lotta (18), Ginnastica Ritmica (2), Tiro a volo (5), Triathlon (2), Canoa Slalom (4). Per tutte queste specialità, si è trattato di "sostituire" le medaglie dello scorso anno con quelle 2015. Sono state invece aggiunte quelle del Taekwondo (8), i cui Mondali si erano disputati a Maggio, ma solo ora è stato possibile "convertire" le loro categorie con quelle previste a Rio. Il totale raggiunto con queste proiezioni sale pertanto a 292 gare sulle 306 previste a Rio. Un deciso passo in avanti.
Proiezione completa al 27 Settembre (50 nazioni)
Atletica / Una riforma tecnica (?) a dieci mesi da Rio
Lunedì 28 Settembre 2015Non pare ancora assorbita la brutta botta di Pechino, i peggiori Mondiali della storia per l'atletica italiana. Un buco nero, in parte annunciato, ma che non si credeva tanto profondo. Uscirne non sarà agevole, come si può leggere dalle prime provvidenze messe in atto dalla federazione, richiamata all'ordine (impropriamente) da un Giovanni Malagò che, da presidente-itinerante del CONI, dovrebbe avere altre priorità. (Non pare, tra l'altro, che si sia ricordato di tirare le orecchie ad altre federazioni che di disastri, quest'anno, me hanno combinati a iosa, dalla canoa al ciclismo, per non parlare del basket rimandato a ... settembre). E allora? I maggiorenti federali ne hanno parlato e hanno partorito un nuovo progetto tecnico in vista di Rio, con la speranza che anche l'esame olimpico non si traduca in una sonora bocciatura. Speranza che condividiamo.
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