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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Doping / Squalifica retrodata per i 26 dell'atletica?

Sabato 5 Dicembre 2015

giomi

Doping alla FIDAL, atto secondo. Sono state ore di fibrillazione e frenetici contatti quelle seguite alla richiesta del procuratore Tammaro Maiello - procura antidoping presso il CONI - di squalificare per due anni 26 nazionali della federazione di atletica per violazione alla reperibilità relativa agli anni 2011-12. Anni nei quali sulla tolda della navicella CONI c'erano Giovanni Petrucci e Raffaele Pagnozzi, al termine del loro regno ventennale. Come si ricorderà, nel febbraio 2013 Pagnozzi tentò il gran salto verso la presidenza, ma venne battuto dai presidenti federali che preferirono puntare su Giovanni Malagò. Adesso Pagnozzi, da sempre legatissimo al senatore di Forza Italia Franco Carraro, sta tentando di rientrare dalla porta di servizio proponendosi alla Lega Pro, la vecchia serie C del calcio: un primo gradino verso la presidenza della FIGC? Ma questa è un'altra storia, tutta da verificare nei suoi sviluppi.

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Doping / La NADO Italia azzera la Nazionale di atletica. E a Rio?

Giovedì 3 Dicembre 2015

donato

A 265 giorni dai Giochi di Rio de Janeiro l'atletica leggera italiana, che tanto bene non stava, si ritrova ora sull'orlo del collasso definitivo. La notizia di per sè era attesa (almeno per i meno distratti), ma è esplosa con effetti devastanti e conseguenze future che è ancora presto per poter valutare a pieno. Vediamo i fatti. La Procura Antidoping della NADO Italia - presieduta dallo scorso 15 settembre dal generale Leonardo Gallitelli, già a capo dell'Arma dei Carabinieri - ha richiesto sanzioni di 2 anni per ventisei atleti (violazione dell'art. 2.3 del codice antidoping, cioè eluso controllo anti-doping), proponendo l'archiviazione per altri 39 nominativi (in base all'art. 2.4, mancata reperibilità ai controlli). Tra loro, passibile di squalifica, la quasi totalità della Nazionale di atletica leggera. E, quel che più colpisce, quasi tutti gli atleti (pochi) che si ritenevano già qualificati o qualificabili per Rio. Alla luce di questa chiusura indagine, che per giungere a sanzioni vere avrà bisogno di tempi lunghi (almeno fino alla primavera 2016) il gruppo che potrà prendere l'aereo per Rio si riduce a poche unità. Il provvedimento prende le mosse dall'indagine dei ROS (denominata "Olimpia") su incarico della Procura di Bolzano, attivata a seguito della accertata positività dell'(ex-)marciatore Alex Schwazer. Al centro di tutto le mancate risposte al protocollo di reperabilità ("whereabouts") dei 65 atleti interessati (in calce l'elenco dei sanzionati). Un brutto colpo alla credibilità dell'intero sistema per il periodo pre-Londra. E che ora pare allineare alla sbarra, dopo l'atletica russa e keniana, anche quella italiana , sia pure a un livello tecnico non equiparabile.

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Giochi 2024 / Il referendum tra i cittadini boccia Amburgo

Lunedì 30 Novembre 2015

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Quello che non t'aspetti: semaforo rosso per Amburgo. Pareva che il referendum, per i promotori della candidatura ai Giochi del 2024, dovesse essere solo una formalità da scavallare a pie' pari. Invece il 51,7% tra quanti hanno espresso il loro parere nella giornata di sabato (secondo alcune fonti sarebbero stati 651.589 i votanti), si è dichiarato contrario alla proposta. A Kiel, che come già nel '36 avrebbe ospitato le gare veliche, invece i favorevoli all'evento sono stati oltre il 65,57%. Risultato: il primo borgomastro, Olaf Scholz, ha mestamente e immediatamente comunicato il ritiro della ricca città anseatica dalla corsa per la XXXII Olimpiade. Corsa alla quale ora restano iscritte in quattro, tre europee (Budapest, Parigi, Roma) e una americana (Los Angeles). A quanto pare i tedeschi non hanno più voglia di impegnarsi nei costosi rituali olimpici. Non per nulla, già in vista della candidatura agli Invernali 2022, un'altra consultazione popolare aveva costretto Monaco di Baviera a fare un deciso passo indietro.

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Scherma / Valentina non andra' a Rio, ma entra nella storia

Domenica 29 Novembre 2015

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Non ce l'ha fatta Valentina Vezzali a staccare il biglietto per la sua sesta Olimpiade. Il verdetto finale è arrivato dalla tappa torinese della Coppa del Mondo. Già molto indietro nel ranking olimpico (secondo le norme, per Rio si qualificano le prime due fiorettiste per nazione, esclusa com'è la prova a squadre: andranno solo Arianna Errigo e Elisa Di Francisca), l'onorevole Vezzali ha visto la sua rincorsa interrotta ai 16.mi dalla russa Diana Yakovleva (7-8). In un ideale passaggio di consegne, va vista l'affermazione della senese Alice Volpi che in finale ha avuto la meglio, senza repliche (15-4), sull'altra russa Inna Deriglazova, campionessa mondiale in carica e avversaria dalle azzurre nella finale olimpica di Londra. Per il gioco degli incroci, la 23.enne Alice, il futuro italiano della specialità, a Torino ha colto il suo primo successo in Coppa (dopo la vittoria agli EuroGames di Baku), ed è allenata da Giovanna Trillini, grande rivale/concittadina della Vezzali. Questo definitivo e temuto stop sulla strada di Rio, Valentina lo ha bagnato con le lacrime e col commovente gesto di chinarsi a baciare la pedana. Un omaggio al suo passato che la consegna allo storia e ai primissimi posti della scherma mondiale di sempre.

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Doping / Caso Schwazer: una, nessuna e centomila ... verita'

Venerdì 27 Novembre 2015

SCHWAZER

Nella penosa vicenza umana, sportiva e giudiziaria dell'(ex-)marciatore ed ex-carabiniere Alex Schwazer - vicenda che nell'imminenza del 2016 sta entrando nel suo quinto anno di "narrazione" (come si dice oggi) - si ritrovano, in sostanza, tutti gli elementi che hanno dato lustro al teatro pirandelliano: il gioco umano tra finzione e realtà, il dramma dell'essere e dell'apparire, ma soprattutto una dolente visione negativa del mondo. La nuova scena di questa pièce teatrale di terz'ordine ha sollevato il suo sipario mercoledì scorso, in una semideserta aula del tribunale di Bolzano, davanti al giudice Carla Scheidle. La trama è fin troppo nota per doverci tornare sopra con una nuova recensione, ma che questa volta ha visto Schwazer in veste di testimone. Ricorderete. Colto in fallo dagli ispettori della WADA, l'agenzia mondiale antidoping, Alex venne fermato alla vigilia di Londra (30 luglio 2012) dove avrebbe dovuto difendere il suo titolo olimpico vinto quattro anni prima. In seguito l'(ex-)marciatore alto-atesino ha patteggiato 8 mesi di carcere e sta scontando quattro anni di squalifica sportiva che scadranno il prossimo 29 aprile.

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