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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Doping / Scandalo Russia: pulizia o solo maquillage?

Mercoledì 18 Novembre 2015

di LUCIANO BARRA

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E' innegabile che quanto accaduto nella settimana scorsa, ha segnato un momento altamente drammatico per l'atletica e per tutto lo sport. La decisione del Council della IAAF - a larghissima maggioranza (21 a 1) - di sospendere "indeterminatamente" la Federazione Russa di atletica leggera (ARAF) sta a dimostrare le reali intenzioni del nuovo presidente della IAAF Coe di fare pulizia in casa propria. In questo aiutato fortemente da CIO e WADA. Com'era prevedibile, dopo questa decisione, alcune preoccupazione sono sorte circa la necessità di dover difendere gli atleti "puliti" e, soprattutto, garantire loro la partecipazione a Rio 2016. Come detto, la decisione della IAAF è stata importante e coraggiosa, ma le vere difficoltà arrivano ora. La buona volontà è certo importante , ma bisogna ora stare attenti che interessi di natura superiore non mettano fumo o nebbia sui passi successivi.

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Impianti / Un fondo del Governo per lo sport nelle periferie

Lunedì 16 Novembre 2015

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(gfc) Se cento milioni vi sembran pochi, ... stando alle notizie di stampa, questa è la cifra che il consiglio dei ministri ha stanziato per "la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie delle città italiane". Non se ne sa molto di più, ma la somma - dopo i 403 milioni di euro di cui godrà il CONI nell'anno olimpico e il piano dei "1000 Cantieri per lo Sport" del Credito Sportivo - dovrebbe essere gestita "attraverso una cabina di regia" che avrà il suo fulcro a Palazzo Chigi, ma senza tagliare fuori il CONI. Infatti, secondo quanto ha tenuto a precisare lo stesso premier Matteo Renzi, tale gestione dovrebbe avvenire in "pieno concerto con il CONI, cui spetterà individuare le priorità d'intervento". Pacifico, quindi, sospettare che l'ago della bussola si sposterà verso le periferie romane, visto che - malgrado la profonda crisi e il commissariamento del Campidoglio - rimane in piedi (anche se un po' in sordina) la candidatura di Roma per i Giochi del 2024.

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Rio 2016 / La faccia nascosta delle Olimpiadi brasiliane

Lunedì 9 Novembre 2015

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In Italia ne hanno parlato in pochi. Il solo giornale che l'ha messa in prima pagina è stato Avvenire, ritornandoci più volte. Se ne sono invece guardati bene dal menzionarla i quotidiani sportivi (non parliamo poi delle più nobili televisioni). Ci stiamo riferendo al rapporto pubblicato dal Comitato per i Diritti dei Bambini, un organismo dell'ONU con sede a Ginevra, che lo scorso ottobre ha denunciato le violenze e gli omicidi della polizia militare brasiliana - la Unitade de Policia Pacificadora e il Batalhao de Operaçoes Policiais Especiais - perpetrati contro minori e bambini. Una "operazione pulizia" che s'era già vista in occasione della Coppa del Mondo 2014, e che si va ripetenndo su più vasta scala nell'imminenza delle Olimpiadi del prossimo anno. Secondo quando denunciano le Nazioni Unite, durante gli sgomberi forzati di quanti vivono in strada e nelle favelas, si è registrato un "elevato numero di esecuzioni extragiudiziale di bambini" (le centinaia di Meninos de Rua che costituiscono una caratteristica brasiliana e, in specie, di Rio de Janeiro).

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CONI / Quando lo Sport (con Malago') si gira dall'altra parte

Sabato 7 Novembre 2015

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Pierluigi Battista sul Corriere della Sera (5 novembre), a proposito del nuovo caso Tavecchio, scrive che le sue "frasi su ebrei, donne, neri e omosessuali farebbero dimettere qualsiasi sindaco. ministro o assessore. Ma il presidente della FIGC resta al suo posto e conta su quell'immunità speciale di cui godono i responsabili dello sport". Intendiamoci, si sta dando fin troppo importanza a un personaggio che fa del cattivo gusto e dell'ignoranza la sua ragion d'esprimersi. Tanto più che in Italia l'indignazione un tanto al chilo è di rigore nei riguardi solo delle mediocrità. Allora, sempre su Carlo Tavecchio, ci viene spiegato da Battista che il presidente della FIGC (il quale, si badi bene, a quel posto è stato eletto a furor di popolo e che quindi rappresenta tutto il nostro calcio, dalla maleodorante Serie A ai ragazzini dell'oratorio) a dimettersi non ci pensa proprio. Anzi, medita di passare al contrattacco e per farlo ha arruolato un avvocato di gran nome per tutelarsi, quella signora Giulia Bongiorno che già anni addietro (Europei 2004) si occupò di calcio, a difesa del "lama italiano" Francesco Totti.

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IAAF / Con Lamine Diack prosegue la "caduta degli dei".

Giovedì 5 Novembre 2015

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di LUCIANO BARRA

Le prime notizie mi sono arrivate sul cellulare, mentre mi trovavo in macchina: la polizia francese indiziava Lamine Diack - past-president della IAAF - e uno dei suoi più stretti collaboratori, per vari reati, non esclusa la corruzione. Mancava ancora un'ora alla mia meta, così ho avuto modo di ripassare a mente le tante e tante occasioni di contatto con Lamine, dal 1970 in poi. Meriterebbero un libro i vari aneddoti da raccontare. Chissà, un giorno, ... Ma torniamo alla notizia che, ovviamente, mi ha colpito e mi ha fatto tristezza, perchè rappresenta un altro grave colpo all'atletica, ma mi ha fatto anche sorridere. Mi spiego. Ma c'era proprio bisogno di due Commissioni Etiche - quella della WADA e quella del CIO - ed oltre otto mesi di indagini per giungere a queste conclusioni? Nei vari miei articoli apparsi su www.sportolimpico.it, pur senza entrare in merito, mi pare che da tempo avevo paventato una tale soluzione.

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