I sentieri di Cimbricus / E se ci candidassimo a stare zitti?
Mercoledì 14 Marzo 2018
Una strana convergenza Grillo-Chiamparino ripropone le Olimpiadi a Torino. Ma ci sono ancora gli impianti?
di Giorgio Cimbrico
La farsa di un paese disperato e inutile, la tragedia di un paese ridicolo vanno in scena quando qualcuno, in cerca di prede, di consenso, di vantaggi, di manna per le clientele, concede la parola “candidatura”. Ha un effetto detonante, è come una salva di katiuscia, il lanciarazzi multiplo conosciuto anche come “organo di Stalin”. Milano, capitale morale (infatti negli ultimi trent’anni ha spedito sul palcoscenico del potere Craxi e Berlusconi) ha, da quando ricordo, periodici pruriti olimpici. Il fatto che uno dei suoi impianti più rimarchevoli sia stato voluto da Napoleone, due anni dopo la sua autoincoronazione, non ha mai turbato le ambizioni di chi ha l’intemerato ardire di dar fiato al progetto.
Fatti&Misfatti / Non si sa dove approdera' la barca
Martedì 13 Marzo 2018
Le possibilità di dialogo fra gente che ama tifare i propri campioni, ma sa rispettare la qualità degli avversari.
di Oscar Eleni
In dolce attesa a Tallinn di una carta elettronica per risolvere tutti i problemi esistenziali. Andiamo a vivere in Estonia titolava il Rep-settimanale. Ci potrebbe ridare il gusto delle cose semplici. Se loro, gli estoni, con una carta elettronica risolvono tutti i problemi burocratici, dalla salute alle tasse e persino la vendita dell’auto, perché scervellarsi andando dietro al coccodrillismo nazionale, al Bianchi Durbans che, insieme a Petrucci, sta preparando la trappola per l’Eurolega allargando il campionato da 16 a 18 squadre. Per le date passare in Estonia. Certo che ci piace una serie A dove potrebbero rientrare Treviso, la Fortitudo Bologna, Verona, no, su Roma abbiamo rinunciato a capire, si fanno male dal giorno in cui il Toti ha detto il giocattolo è mio e ci faccio quello che voglio.
Piste&Pedane / Una bella festa, ma perche' non ne facciamo due?
Martedì 13 Marzo 2018
Numeri record per i campionati tricolori di Gubbio: 2500 atleti per 18 titoli, tra individuali e societari.
di Daniele Perboni
Festa del cross doveva essere e festa è stata. In tutti i sensi: ambientazione (location si direbbe oggi), numeri, fango. Cominciamo dal luogo: Gubbio (Eugubium in latino). Indubbiamente uno dei migliori scorci che si potrebbe chiedere. Città medioevale, con prime forme di insediamento nel territorio da collocarsi già nel paleolitico, come sfondo al campo di gare presenta il famoso Teatro romano, risalente a primo Secolo a.C. Cosa chiedere di meglio? Questa edizione era la terza ospitata in loco e pare che il prossimo anno venga “trasferita” altrove. Già si son fatti avanti Campo Bisanzio (Toscana) e Venaria Reale alle porte di Torino. Anche se voci di corridoio lasciano trapelare che Gubbio abbia ancora “voglia” di mettersi in luce. Sempre per la festa finale del cross azzurro. Staremo a vedere.
Osservatorio / Beppe Grillo, profeta 5 Stelle di Torino 2026
Lunedì 12 Marzo 2018
Sempre in servizio permanente effettivo da noi i promotori di candidature olimpiche: spunta ora Torino 2026.
di Luciano Barra
Che Paese incredibile l’Italia! Personalmente ho passato oltre trent’anni girando il mondo e dovendo sempre rispondere alle domande di dirigenti sportivi di altre nazioni, spesso ironiche, ma soprattutto curiose, per capire qualcosa della politica italiana. La risposta più elusiva e più conveniente era sempre la stessa: “ma studiate la nostra millenaria storia e lo capirete”. Staranno ancora studiando perché nessuno mi ha poi posto la domanda successiva. Per fortuna che in questi oltre trent’anni ci ha aiutato lo sport con le tante volte che il nostro tricolore è salito sul pennone, molte volte accompagnato dal nostro bellissimo e ritmato inno nazionale.
I sentieri di Cimbricus / Lasciate che le strane gare vengano a noi
Lunedì 12 Marzo 2018
La frenesia dell'insolito sta mandando in soffitta programmi, tradizione e buon senso. Siamo certi sia la strada giusta?
di Giorgio Cimbrico
Andate e moltiplicatevi, ha detto il Padrone di Tutte le Cose, il Denaro, e molti si sono affrettati a obbedire. I più attivi sono stati gli sport invernali e le discipline natatorie che hanno inventato mini-distanze, gare miste, miste miste, a squadre, raddoppiando, triplicando vecchi programmi in una sete di parcellizzazione, in una fame di atomizzazione fatta di tuffi sincro e di staffette e staffettine per i due generi (una volta li chiamavamo sessi), di forzata coesistenza di specialità diverse, come la piattaforma e il trampolino. Senza contare l’ingresso in scena e la presa di possesso di discipline sempre più gradite per la loro brevità, per la capacità di non annoiare un pubblico sempre più pronto a distrarsi: short track, snowboard, freestyle.
More Articles...
- Saro' greve / Nacque in bicicletta la teoria della Relativita'
- I sentieri di Cimbricus / "Dio mio, ma allora e' vero che sono nero"
- Italian Graffiti / Ministro dello Sport: a chi tocchera' il cerino?
- Saro' greve / Per la festa di Alessia e di tutte le donne
- I sentieri di Cimbricus / Se il Santo Stefano diventa Boxing Day
Page 490 of 730