I sentieri di Cimbricus / "Dio mio, ma allora e' vero che sono nero"
Sabato 10 Marzo 2018
Rivendicando l'origine ghanese, Mario Balotelli se la prende coll'italo-nigeriano Toni Iwobi che diverse migliaia di italiani hanno mandato in Senato. Avrà capito di cosa parla?
di Giorgio Cimbrico
C’è chi si è accorto di essere nero mentre andava a Buckingham Palace, in tight e cilindro color tortora: “Dio mio, sono nero? Non me ne ero mai accorto”, regalò un clamoroso sorriso Daley Thompson prima di essere ammesso al cospetto della Regina e ricevere un cavalierato al tempo in cui bastava un solo Orazio britannico, scoto-nigeriano, per piegare tre Curiazi nibelunghi. C’è chi ha sempre saputo di essere nero: fu un motivo di orgoglio per Chester Williams quando diventò il primo Springbok scuro in mezzo a tutti quei biondoni boeri che tra loro parlavano uno strano dialetto olandese. Di solito quelli come lui, in quel Sudafrica che appena albeggiava, venivano chiamati kaffir.
Italian Graffiti / Ministro dello Sport: a chi tocchera' il cerino?
Giovedì 8 Marzo 2018
A chi toccherà il ministero dello sport quando, e come, verrà costituito il nuovo Governo? Staremo a vedere, ingannando l'attesa con uno sguardo al passato. Esercizio un po' desueto.
di Gianfranco Colasante
"Il disastro di immagine creato dal calcio al nostro sistema sportivo è vergognoso. Io lo terrò fuori dalla Giunta". Queste le parole al vetriolo con cui Giovanni Malagò sparse manciate di pepe sul suo programma elettorale che lo porterà, di lì a pochi giorni, alla presidenza del CONI. Correva il febbraio del 2013. Nell'Oratorio del San Tommaso Moro, l'istituto scelto per la convention, in prima fila sedevano - l'uno a fianco all'altro, come riferirono le cronache - Josefa Idem e Gianni Letta, il potente sottosegretario che protesse l'ascesa del presidente dell'Aniene al soglio del Foro Italico. E che, sin dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi, ha rappresentato e difeso lo sport sul versante governativo del centro-destra. Da allora, anche se sono trascorsi solo cinque anni, sembra sia passato un secolo.
Saro' greve / Per la festa di Alessia e di tutte le donne
Giovedì 8 Marzo 2018
Sono stati di Alessia Trost e delle altre ragazze i nostri migliori risultati nella rassegna mondiale di Birmingham. Una occasione, quella dell'8 Marzo, per ricordarlo.
di Vanni Lòriga
I ventidue rintocchi delle campane della mia parrocchia sono coincisi, lo scorso sabato sera, con l’inizio della telecronaca RAI sul Campionato Mondiale indoor di Birmingham. Naturalmente a quell’ora eravamo già tutti informati di quanto successo nell’Arena inglese mentre non poteva saperlo un pimpante Stefano Tilli, che ci faceva pregustare qualcosa d’Azzurro nel corso della giornata. Purtroppo le “differite” serbano sempre insidie e le maggiori attese, legate soprattutto alla gara di Fabrizio Donato, si erano già spente per un subitaneo infortunio che, ne siamo certi, non fermerà i triplici voli del Capitano, del nostro Capitano. Sfumata l’unica fondata possibilità di medaglia azzurra resta nell’albo d’oro il solo bronzo di Alessia Trost (foto Colombo/Fidal). Che è ancora lontana dai suoi limiti, ma che ha migliorato lo stagionale.
I sentieri di Cimbricus / Se il Santo Stefano diventa Boxing Day
Mercoledì 7 Marzo 2018
Il calcio cambia, dopo il Black Friday avremo anche noi il Boxing Day. Ma c'è di peggio: in Finlandia ti regalano un'isola se col giavellotto superi 93 metri.
di Giorgio Cimbrico
Santo Stefano, protomartire, non abita più qui. Tra poco più di nove mesi, in fondo a una nuova e brillante gestazione, la serie A scenderà in campo il 26 dicembre e sarà il Boxing Day. Non risulta che, in parallelo, la Football Association chiamerà quel giorno St Stephen o Santo Stefano, in italiano. Ormai bisogna rassegnarci: c’è il Super Saturday, il Super Sunday, il Monday Night. E, calcio e sport a parte, chi vede lungo ha imposto anche qui da noi Halloween e il Black Friday, con la gente che si pesta e si calpesta per dar l’assalto ai grandi magazzini e spendere soldi in cagate pazzesche. Per uscirne contusa e felice.
I sentieri di Cimbricus / Una Polonia da amare: cause ed effetti
Martedì 6 Marzo 2019
Quasi un'abitudine il primo posto nei ranking degli atleti targati Polska, con storie e nomi che si rinnovano ad ogni occasione. E' capitato anche a Birmingham.
di Giorgio Cimbrico
Alla scoperta dell’acqua calda: la Polonia è fortissima, più o meno dappertutto. A Birmingham, prima europea, 2-2-1, e il record del mondo di Karol Zalewski, Rafal Omelko, Lukasz Krawuczuk e Jakub Krzewina che correvano contro imbattibili americani guidati dal formidabile Fred Kerley. Li hanno battuti, fornendo una media attorno a 45”4 e evitando i severi flutti dei giudizi in mezzo ai quali molti, una ventina o poco più, sono annegati.
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