Fatti&Misfatti / In alto i calici e beviamoci sopra
Martedì 17 Aprile 2018
L'ispirazione nata dall'ebrezza ha dato sempre buoni frutti, purchè la trincea sia difesa sempre dalla passione.
di Oscar Eleni
Dalla cantina segreta di Vinitaly nella bella Verona dove si ritrovano un po’ tutti, dai politici inguardabili, inguaribili, agli sportivi del gomito alto accompagnati da speciali veline per trovare l’angolo degli insensibili dove è stato messo alla gogna l’arbitro inglese di Real-Juventus. Se anche la Gazzagolosa ha dedicato uno speciale alla fiera di Verona, otto pagine che per certi sport sarebbero il bilancio di un anno buono nella visione anche più rosea, vuol dire che non stiamo buttando via il nostro tempo. Se da Omero a Dante, passando per il bardo inglese, da Tolstoj a Truman Capote, si riconosce che l’ispirazione nata dall’ebbrezza ha dato buoni frutti, pur ammettendo che non basta un buon vino, un buon gin a portarti nelle acque della grande arte, diciamo che stiamo bene a Vinitaly perché la trincea è ben difesa dalla passione.
Piste&Pedane / Quella domenica bestiale ... a Lomello
Martedì 17 Aprile 2018
Anche quest'anno Pietro Pastorini ha dato vita e anima al Trofeo Ugo Frigerio: guardando soprattutto al futuro.
di Daniele Perboni
“Che domenica bestiale la domenica con te…”, cantava Fabio Concato. Era il 1982. 35 anni fa. E la domenica bestiale dell’atletica italiana (15 aprile) contemplava almeno una decina di corse su strada. Così recitava il “vangelo” della FIDAL. Ma, ad esser pignoli, se ne potevano contare oltre il doppio sparse per tutta la penisola. Dall’Alpi ad Aci Trezza, tanto per scimmiottare indegnamente un altro che di scrittura se ne intendeva un cicinin. Insomma, corse per ogni dove e per ogni gamba e tasca: in salita, discesa, trial, lunghe o corte. Basta mettere un passo dopo l’altro. Bene si potrebbe esclamare. Sì, più che bene. Segno che nell’italico stivale lo sport, nella vita della popolazione, è di vitale importanza. Se non fosse che, …
Italian Graffiti / I sottopiatti d'argento dello sport italiano
Lunedì 16 Aprile 2018
Le contraddizioni di un mondo sempre più presenzialista e che ritiene che la sua missione sia visibilità e immagine.
di Gianfranco Colasante
Sarà per l'età, ma io resto tra quelli che ancora i giornali li comperano all'edicola, per una vecchia abitudine ma soprattutto per cogliere quel profumo di nuovo che nessuna rassegna stampa on-line potrà mai dare. Ed anche perchè le due parole scambiate con l'edicolante - tra i pochi ad avere il "polso" dell'umore generale - sono molto spesso illuminanti. Così è stato anche ieri l'altro, giorno dell'esordio delle auto elettriche all'EUR. Quando mi è capitato di leggere la cronaca dell'esclusivo cocktail party organizzato dal patron della Formula-E Alejandro Agag al quarto piano della Nuvola fuksasiana scivolata sul marciapiedi, o meglio del "Charity Dinner" a favore del programma alimentare dell'ONU.
I sentieri di Cimbricus / Posti in piedi negli stadi? Potra' servire
Lunedì 16 Aprile 2018
Toccherà ora a Tracey Crouch dimostrare che il ruolo del politico non sempre confligge con la qualifica di "sportivo".
di Giorgio Cimbrico
In Inghilterra si è acceso un dibattito sulla reintroduzione dei posti in piedi negli stadi di calcio, molto utile per misurare la qualità, la conoscenza, i problemi di chi è stato chiamato ad occupare il dicastero dello sport. Oggi è Tracey Crouch, che risulta iscritta nei ruoli dei tecnici della Football Association, ha lavorato sui campi dei dilettanti e confessa di essere una fiera tifosa del Tottenham. La persona giusta al posto giusto? Chissà. Ma non sempre è stato così. Qualcuno non ha dimenticato la performance di Richard Caborn, ministro dal 2001 al 2007, di fronte alle domande di Clare Balding in un’intervista per la BBC.
Saro' greve / Una domenica di corsa (ricordando Abebe Bikila)
Sabato 14 Aprile 2018
Domattina, dallo Stadio delle Terme voluto da Bruno Zauli, prenderà il via la ventesima edizione della Roma Appia Run.
di Vanni Lòriga
Né “greve” né “breve”: avrei voluto scrivere invece una “Breve” che, come tutti i lettori del nostro Sito (pur non essendo in genere laureati all’Accademia Pontificia) sanno, è un documento che fa giurisprudenza in un particolare campo. Dedicherò questa “Breve” all’ attività umana che reputo importantissima (tanto per non esagerare, la più importante di tutte) cioè la corsa. Spiegherò i motivi di questa valutazione e soprattutto perché lo faccio proprio in questi giorni in cui nella città di Roma, e non solo in quella, viviamo gare in abbondanza, dai derby calcistici ai circuiti auto-elettrici; dalla Appia Run al Vivicittà.
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