Fatti&Misfatti / Tutti i nodi vengono (sempre) al pettine
Martedì 27 Marzo 2018
Vincitori e vinti. Ora che il campionato è quasi alla fine, tutti hanno scoperto che dal primo giorno c'era già una padrona.
di Oscar Eleni
Dalla Sierra Nevada dove siamo andati quasi di corsa per stringere la mano a Gary Snyder, l’uomo dell’isola della tartaruga, poeta di San Francisco, uno dei grandi della beat generation. Intrigante vedere questo uomo di 87 anni che preferisce, come noi, Ginseberg allo sciocco Kerouac. Voglia di vedere gente che medita, ma sa dire la verità come capirebbero tutti se andassero alla libreria City Light di Frisco ancora diretta dal novantottenne Ferlinghetti, sono tutti longevi quelli che hanno cercato felicità sulla strada, un vero castello incantato per chi era sperduto nel mondiale calcistico americano quando in troppi tifavano contro Sacchi.
Italian Graffiti / (1) Il cappellaio (savio) che invento' il calcio in Italia
Luned' 26 Marzo 2018
Cade oggi il 120° anniversario della nascita della Federazione Italiana del Football. Vediamo come tutto ebbe inizio.
di Gianfranco Colasante
PRIMA PARTE
Questo è il quadro con cui il pittore biellese Lorenzo Delleani celebrò l'atto costitutivo della FIAT, avvenuto nel luglio 1899 nel palazzo del nobiluomo Emanuele Bricheraso (al centro, nell'atto di firmare). Perchè questa scelta? Per motivi diversi. Il primo, perchè illustra in pieno le atmosfere della prima età dello sviluppo della nazione, l'era giolittiana che, protrattasi fino alla Grande Guerra, per dinamismo e innovazione trova il solo paragone nel cosiddetto "miracolo economico" del secondo dopoguerra. Il secondo, perchè all'estrema destra è ritratto il nobiluomo Giuseppe Alfonso Ferrero de Goubernatis Ventimiglia, all'epoca non ancora ventottenne. Un nome che si pone all'origine della Federazione Italiana del Football che venne "definitivamente costituita" nel pomeriggio del 26 marzo 1898 in via Magenta, nella sede della Ginnastica Torino, la più antica società italiana, fondata in epoca albertina, sin dal 1844.
Saro' greve / "Leggi son, ma chi pon mano ad esse?"
Lunedì 26 Marzo 2018
Le coincidenze di un fine marzo: da San Francesco a Ripa a Nicosia nel ricordo di chi era nato Direttore (ma non lo fu mai)
di Vanni Lòriga
Pur non rinunciando ad essere “greve” questa volta ho il dovere di essere nostalgico e severo. Quanto vado a raccontare abbraccia un arco di tempo di circa sessantacinque anni e si dilata in varie località. Si tratta di un resoconto che si articola su riferimenti temporali (fine marzo) e stanziali quasi cabalistici. Validi per chi ci crede. Venerdì scorso 23 marzo ci siamo ritrovati in tanti per rendere il nostro ultimo saluto al collega Giuseppe Pistilli, a suo tempo vice-direttore del Corriere dello Sport (assieme a Trapattoni nella foto pubblicata del suo giornale). La cerimonia si è tenuta nella chiesa di San Francesco a Ripa, nel cuore di Trastevere.
Fatti&Misfatti / Le stelle ci guardano e non capiscono
Domenica 25 Marzo 2018
Il futuro scritto negli astri: il venerdi nero dello sport italiano, tra la "rinnovata" nazionale e il dolore per Carolina Kostner
di Oscar Eleni
Incatenato all’albero del paese fantasma dove la gente torna soltanto a Pasqua. Prigionieri volontari per guardare filmacci sulla volubilità degli dei. Che intreccio. Che intrigo. Serviva distrarsi dopo giornate dove proprio non ci siamo capiti con questi dei volubili mentre le stelle stavano a guardare. Prendete la giornata funesta di venerdì lasciando perdere il martedì e il giovedì del basket di Piangina Dondino Pianigiani a nome dell’Emporio Armani, dove non hanno avuto certo più infortuni delle loro avversarie cominciando, ad esempio, dal Real Madrid.
I sentieri di Cimbricus / Bob Hayes, l'uomo che sollevava le zolle
Sabato 24 Marzo 2018
L'improbabile incursione di Usain Bolt nel calcio, solo marketing (Puma)? Ben altri sono e restano i precedenti.
di Giorgio Cimbrico
Finalmente Bolt in campo, giallo-Giamaica tra i giallo (neri) del Borussia Dortmund, Renania. Sognava l’Old Trafford (lo United è nel suo cuore, pare) e invece deve accontentarsi di una partitella di allenamento, organizzata dalla Puma, che, con lui di mezzo, fa segnare uno scontato record del mondo: presenti 173 appartenenti alla tribù dei media a non perdere una mossa, un tocco, un allungo. Il pensionato aspirante, il Lampo impegnato in un provino fa sempre notizia, specie se segna di testa e su rigore, offre qualche buon pallone, pasticcia su qualche altro, esce e rientra dal gioco. “Non ero al top, ma ho capito come posso migliorarmi”, racconta. Ha quasi 32 anni, e ne sono trascorsi dieci dalle prime comete che ha fatto balenare.
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