I sentieri di Cimbricus / "Quando eravamo re e regine"
Lunedì 11 Settembre 2017di Giorgio Cimbrico
Se per l’Italia l’8 settembre è il giorno della vergogna nazionale (ma provate voi a chiedere in giro se qualcuno ne ha ancora percezione o ricordo), per l’atletica italiana e a occhio direi anche per lo sport italiano il 12 settembre è un giorno giubilare. Dico a occhio perchè mi è capitato di sentire un influente telecronista dire che Valentino Rossi è probabilmente il più forte atleta della storia. Perdona loro: lo diceva anche Gesù, non è vero? (nella foto, tre grandi che ci hanno lasciato troppo presto).
Fatti&Misfatti / Alla fiera della vanita', aspettando la Serbia
Lunedì 11 Settembre 2017di Oscar Eleni
Sull’autoscuola bus blu di Capitan Fantastic perduto fra le strade di Istanbul, sul ponte che dall’Europa porta in Asia e viceversa. Le bocce non sono ancora ferme all’Europeo delle vanità, ma qualcosa va detto pensando al basket intorno ad Azzurra, al Pala Desio che fa acqua dal tetto per un trofeo Lombardia senza campioni, ma già era un delitto che non ci fosse Milano, alla Cantù che parlerà soltanto russo se il manager sarà il figlio dell’allenatore Bolshakov. Comunque vada contro la Serbia, a sentire lorsignori, non dovrebbe esserci partita se parliamo di soldi, ma poi si dovrebbe parlare anche di tecnica. Il budget della FIP è di 41 milioni, dice Sasha Danilovic, il grande, ora presidente della federbasket serba che in casa non ha più di 2 milioni. Per fortuna non sono soltanto i soldi penseranno a Belgrado.
Saro' greve / La storia vera del mitico record di Mennea
Lunedì 11 Settembre 2017di Vanni Lòriga
Il giorno 12 settembre 1979 Pietro Paolo Mennea stabiliva sulla pista dell’Olimpic Stadium di Città del Messico il primato mondiale sui 200 metri, coprendo il mezzo giro di pista in 19 secondi 72 centesimi. Prima di esaminare tutti i dettagli tecnici di quella storica impresa, tuttora record europeo, espongo il singolare rapporto personale che ho avuto con Mennea. Approdo al Corriere dello Sport (chiamato da Antonio Ghirelli) nell’aprile del 1967. I miei primi articoli riguardano i primati italiani di Simeon (disco a 57.88, 57.90, 59.96 in successione) il 16 aprile a Milano. Nello stesso giorno un giovanissimo Mennea partecipa a Foggia ad una gara di velocità: prima trasferta di una carriera che lo avrebbe portato a girare il mondo. E a dominarlo. Nel 1968 nel campionato allievi del 29 settembre all’Arena di Milano si classifica al quarto posto (9"4) nella finale vinta dall’iglesiente Angelo Cherchi (9"2).
Piste&Pedane / Ma a prevalere e' il pessimismo della ragione
Lunedì 11 Settembre 2017di Daniele Perboni
Continuano gli incontri fra il vecchio e disilluso cronista e l’asfissiante frequentatore di bar, consumatore feroce di pagine rosa, specialista di tutto un po’…
Come dice, scusi? Che ci ristoriamo ancora una volta davanti allo stesso bancone con una consumazione veloce? Purtroppo dice il vero, anche se non è un incontro voluto e cercato. Come dice? Che le sembro un cicinin velenoso? Ha perfettamente ragione. Oggi, poi, non è giornata. Se le chiedo di lasciarmi in pace riesce ad esaudire il desiderio di chi cerca solo un attimo di solitudine? Come dice, scusi? Che sì, mi lascerà nel tormento solo e soletto. Ripeta prego che non ho compreso l’ultima parte del discorso! Capito, una sola domanda e poi se ne volerà via. Bene, dica pure. Come? Che vorrebbe sapere come è finita la faccenda della crisi nera in cui versano i corridori italiani? Porti pazienza, ma di quali corridori parla?
Atletica / Si vuotano gli stadi, si punta sulle piazze
Domenica 10 Settembre 2017di Carlo Santi
Spariscono i meeting che hanno fatto la storia della nostra atletica, dalla Notturna di Milano al meeting di Formia per non parlare di Rieti (nella foto: giusto tre giorni fa ricorreva il decennale del record del mondo di Asafa Powell nei 100 metri con il suo 9"74) mentre nascono tante piccole competizioni. Ognuna di queste vuole proporre la formula magica per rilanciare il movimento. Dimenticano, però, questi organizzatori, che per raggiungere la vetta occorrono sudore, determinazione, volontà e grande applicazione. Non basta l'inglese. Chivasso ha riproposto giusto ieri "Jump Experience" (l’esordio di questa nuova invenzione due anni fa a Chieri), una gara di salto in alto in piazza che ha visto lo svizzero Loich Gasch ed Elena Vallortigara vincere rispettivamente con 2.18 e 1.85. Salti e musica per intrattenere il pubblico, proprio quello che accadrà il 20 settembre a Roma in piazza del Popolo con "Fly Europe".
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