I sentieri di Cimbricus / I Giochi che sopravvivono al Commonwealth
Mercoledì 21 Marzo 2018
Per la 21.a volta tornano i Giochi dell'ex-Impero: 71 nazioni per 2,1 miliardi di abitanti, 19 sport, 275 gare, 5000 atleti.
di Giorgio Cimbrico
Sempre più fiaccato dalla neolingua, sempre più infastidito e allarmato da canali e mezzi invasivi, destinati a procurare seri danni agli utenti, sempre più incazzato con personaggi che hanno impresso un’influenza malefica (Attila e Gengiz Khan erano dei dilettanti), mi concedo una breve prolusione: di profili conosco solo quelli, dipinti da Piero della Francesca, di Federico da Montefeltro e sua moglie, conservati agli Uffizi; il condizionamento per me è solo quello che viene dall’apparecchio che regala aria fresca nelle giornate di caldo umido; la comunicazione che vorrei è quella che una volta si chiedeva alla centralinista, che era una signora o una signorina in carne e ossa, non una voce che ti offre molte opzioni.
Fatti&Misfatti / Alla guerra con eserciti di latta
Martedì 20 Marzo 2018
Beate le società dove l’allenatore comanda e gli altri restano fuori. Se non lo fanno? Grazie, arrivederci, buona fortuna.
di Oscar Eleni
Dall’isola indonesiana di Bali dopo aver partecipato al bagno nel fango che secondo i nativi allontanerebbe la negatività. Ci abbiamo provato. Ne siamo usciti con la faccia devastata dal dubbio come quella di troppi allenatori a cui è stato affidato un esercito di latta da quei buontemponi dei dirigentoni senza idee e, troppo spesso, senza portafoglio, che scoprono sempre troppo tardi il mercenario senza emozioni, senza faccia, senza talento, quando i buoi sono scappati. Cacciate l’allenatore. Grido di guerra dei zampariniani sparsi per il piccolo mondo sportivo.
Piste&Pedane / In compagnia di gente tosta
Martedì 20 Marzo 2018Un convegno per discutere di corsa di lunga lena e soprattutto capire perchè da tempo abbiamo perso il treno.
di Daniele Perboni
Metti una sera di marzo in compagnia di gente tosta. Di quelli che hanno macinato chilometri, consumato scarpe, vinto tanto e in tutto il mondo. Gente che non si è mai fatta scrupolo di sopportare estenuanti allenamenti, una vita da eremiti. Fatica tanta, ancora fatica. Ma sempre con un obiettivo preciso davanti agli occhi: andare forte, sempre più forte. Senza barare. Metti una sera come questa, con gente come questa, in una chiesa che non è sconsacrata ma in cui non si celebrano più funzioni religiose. Anche se quei tre che abbiamo davanti ti stanno illustrando il loro credo. Una religione in cui siamo (loro …) stati grandi, abbiamo seminato (e non solo in casa), raccolto, insegnato. Anzi, divulgato il verbo della fatica.
Saro' greve / Ricordando la mitica squadra di 90. Minuto
Lunedì 19 Marzo 2019
Il programma tv che ha segnato un'epoca: "teatrino domenicale di una scalcagnata compagnia di guitti".
di Vanni Lòriga
Nei giorni scorsi ci ha lasciato Luigi Necco ed il suo nome suscita, nella gente della mia generazione, ricordi che mi piace rendere noti. Il giornalista napoletano Necco era uno degli interpreti più apprezzati di “Novantesimo minuto”, la rubrica televisiva che ogni domenica, dalle 18 in poi, teneva inchiodati oltre dieci milioni di spettatori. Si trattava, come scrive Aldo Grasso nella sua Garzantina dedicata alla TV, “di un teatrino domenicale composto da una scalcagnata compagnia di guitti”. Ma lo stesso Grasso spiega poi il motivo di così travolgente successo. E attribuisce a Paolo Valenti, ideatore (insieme a Maurizio Barendson e Remo Pascucci) della trasmissione condotta per una ventina d’anni il merito di aver inventato, programmato, diretto un modo assolutamente nuovo di far televisione.
I sentieri di Cimbricus / Quel che ci ha insegnato la Scozia
Sabato 17 Marzo 2018
All'ora di pranzo la Scozia scende all'Olimpico per contendere agli azzurri il Cucchiaio di Legno. A chi toccherà?
di Giorgio Cimbrico
Alla Scozia bisogna essere riconoscenti, e non solo perché è stata l’avversaria piegata dall’Italia sia nell’indimenticabile première di 19 anni fa, sia, sette e quindici anni dopo, nella prima e seconda espugnazione italiana di uno dei templi, Murrayfield. Nel XIX secolo, in successione, da Edinburgo e dintorni sono arrivate molte cose interessanti: la carica degli Scot Greys a Waterloo, la nascita del Lagavulin single malt l’anno dopo, la guerra all’infezione dichiarata da Joseph Lister in uno degli ospedali al tempo all’avanguardia mondiale, il primo test internazionale di rugby, uno dei libri che mai tramonteranno (Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde, di Robert Louis Stevenson), l’invenzione del gioco a 7 che a Rio ha avuto il marchio dei cinque cerchi olimpici.
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