Calcio / Tutto chiarito: sara' Tavecchio il nuovo capo FIGC
Venerdì 25 Luglio 2014(gfc) Allora, tutto secondo copione. Sarà il 72.enne Carlo Tavecchio, gran capo dei Dilettanti dal 1999, a guidare la federcarlio per il prossimo biennio. L'11 agosto diventerà lui il più anziano presidente nella storia ultra secolare della federazione. In base a logiche e contenuti messi a punto non in Via Allegri, Attorno al suo nome si è consolidata una maggioranza inattaccabile che sfiora il 70% raggiunta sommando il gradimento delle quattro Leghe. Non si capisce a questo punto chi abbia consigliato a Demetrio Albertini di farsi avanti per un incarico che non gli sarebbe mai stato dato. Un diversivo? O, come sostiene qualcuno, per dare maggior titolo all vittoria di Tavecchio? Tra Albertini e Tavecchio ci sono trent'anni di differenza, ma molto più ampio è il divario nella capacità a muoversi all'interno del nebuloso mondo del pallone. Quindi, tutto nella logica. A questo punto non ha senso alcuno disquisire su posizioni subalterne e cambi di rotta delle ultime ore, l'unica incognita (si fa per dire) risiedendo nei nomi che andranno a comporre il C.F. che di certo Tavecchio - e chi lo ispira - non vorrà trovarsi contro. Semmai, e qui si dovrebbe fare un bel passo all'indetro, sarebbe da chiarire il perchè di quello statuto FIGC che distribuisce il potere elettorale secondo il bilancino dello speziale, Studiato tutto perchè un certo potere decisionale rimanga inattaccabile e nelle mani di pochi. E perchè quello stesso CONI - che ora brontola da lontano per bocca di Malagò, dicendosi vigile - non abbia mai trovato nulla a ridire su quelle norme democratiche un tanto al chilo. I Mondiali appartengono al passato, Prandelli prende il sole sul Bosforo, Abete è nella Giunta, la squadra nazionale è tutta da rifare, ma i poteri consolidati restano intatti e ... sereni. Come volevasi dimostrare. La Germania è sempre più lontana, ...
Atletica / (1) Dopo sessant'anni gli Europei tornano in Svizzera
Mercoledì 23 Luglio 2014
LUCIANO BARRA
I Campionati Europei tornano in Svizzera dopo 60 anni. Infatti, la sesta edizione della rassegna si svolse a Berna dal 25 al 29 agosto del 1954. Proprio un mese prima che nella stessa città si concludesse la quinta edizione della Coppa Julius Rimet di calcio, oggi la FIFA World Cup. I due avvenimenti hanno in comune, oltre alla sede, una circostanza non comune: furono i due primi avvenimenti sportivi ad essere trasmessi in tutta Europa dall’Eurovisione. Un anno prima la Televisione aveva distribuito per la prima volta delle immagini Paneuropee con l’incoronazione della Regina Elisabetta II, trasmesse dalla BBC nonostante il parere negativo di Winston Churchill. La finale dei Mondiali di calcio fu un evento storico. Non avevo il televisore, lusso per quei tempi, così andai a vedere la finale a casa di parenti. Si scontravano due super squadre l’Ungheria di Ferenc Puskas (la stessa Ungheria che l’anno prima, in maggio aveva battuto l’Italia 3 a 0 nell’inaugurazione di quello che poi diverrà Stadio Olimpico, dopo essere stato fondato come Stadio dei Cipressi e, più tardi, Stadio dei Centomila) e la Germania Ovest, come veniva allora chiamata, di Fritz Walter.
Impianti / Il futuro stadio della Roma tra pubblico e privato
Martedì 22 Luglio 2014
Pare che si vada complicando l'iter per costruire il nuovo stadio della AS Roma sui terreni dell'ex-Ippodromo di Tor di Valle di propretà del costruttore Luca Parnasi. Motivo del contendere, per la verità più d'uno, pare sia quel milione di metri cubi di contorno all'impianto che ha messo in allarme l'assessore all'Urbanistica Giovanni Caudo. La città di Roma di problemi quotidiani ne ha a sufficienza per far si che la Giunta del sindaco Ignazio Marino (appena un po' sollevato dalla visita in Campidoglio del suo "fratello" newyorkese Bill De Blasio) non abbia tempo per annioiarsi. Tanto che viene da pensare, smaltiti gli entusiasmi per gli annunci dello scorso anno, se si erano valutati a pieno rischi e vantaggi, costi e ricavi dell'impresa. Sia da parte del club, come sul versante dei costruttori e del Comune. Era tutto chiaro in partenza o qualcuno mirava a trarne ritorni superiori alle attese?
Atletica / Eugene e Zurigo, traguardi d'estate ...
Lunedì 21 Luglio 2014(gfc) Conclusi a Rovereto gli Assoluti n. 104. Attorno ai risultati ferve un dibattito che oscilla, come al solito, tra malevole e soddisfatto. Opinioni a confronto, non sempre serene, pare quasi un gioco di società. Nel frattempo, nel pomeriggio di oggi, la FIDAL ha annunciato la composione della squadra per gli Europei - quelli veri - di Zurigo (12/17 agosto). Si tratta in totale di 79 elementi. Qualche giorno prima lo stesso settore tecnico eveva licenziato la squadra per i Mondiali Juniores che si svolgono ad Eugene, nell'Oregon. Qui i ragazzi saranno 49. Si tratta di numeri importanti: guardando le gare in TV, pur tra qualche spunto confortante (su tutti Federica Del Buono) non m'ero accorto che l'atletica italiana fosse tanto in salute e che, soprattutto, meritasse questo ampio ricoscimento. Si darà, ma allora l'esperienza da dover fare non conta? Certo, ... ma forse si è largheggiato, specie a livello assoluto. Sia pure in presenza di un'atletica europea che da tempo ha smarrito la strada della qualità. Speriamo di sbagliarci, ...
Atletica / Considerazioni in vista degli Assoluti di Rovereto
Martedì 15 Luglio 2014
LUCIANO BARRA
Finita la scorpacciata calcistica bisogna rituffarsi nella realtà sportiva italica che entusiasmante proprio non è. A fine anno prometto un’analisi dettagliata dello status di salute in vista di Rio 2016, sperando che chi ha in mano le briglia si renda conto che va cambiato passo. Intanto, oer l'atletica, a fine settimana sono in arrivo i Campionati Italiani, aperitivo prima del piatto forte degli Europei di Zurigo di metà agosto. Resto un forte sostenitore dell’attuale presidente della FIDAL Alfio Giomi per un semplice motivo: lui, rispetto ai suoi predecessori, ha una passione e un fuoco interiore di cui l’atletica Italiana ha assoluto bisogno. Ma questo è sufficiente per far risorgere la nostra atletica? Certo che no. Servono le necessarie risorse e una struttura tecnica adeguata. Dal punto di vista delle risorse la FIDAL paga 8 anni di cura dimagrante da parte di un CONI che non riconosceva l’importanza dell’atletica come “madre culturale” di tutte le discipline sportive. Tutto ciò profittando dell’assenza fisica della FIDAL a livello politico-nazionale.
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