Giochi / La difficile corsa agli Invernali 2022
Lunedì 26 Maggio 2014Corsa ostacoli verso i Giochi Invernali del 2022. Si susseguono, infatti, le defezioni. Dopo l'iniziale entusiasmo dei promotori, i cittadini di Cracovia hanno infatti sonoramente bocciato la candidatura della città di Karol Wojtyla. Al referendum indetto dal sindaco Jacek Majchrowski, i "no" hanno toccato quasi il 70%. Il dossier del progetto - che prevedeva anche il coinvolgimento della città slovacca di Zakopane e dei vicini monti Tatra - è stato chiuso defintivamente. Come sempre più spesso capita, le spese faraoniche previste (previsioni che vengono ogni volta superate) e, soprattutto, lo sconvolgimento ambientale che ne deriva, hanno spaventano i cittadini. E' ormai opinione diffusa che sulla bilancia costi/ricavi è difficile che si produca un pareggio.
CONI / Sport nella Scuola: se ne parla di nuovo
Domenica 18 Maggio 2014
CONI / Il nuovo logo e i festeggiamenti del prossimo giugno
Giovedì 8 Maggio 2014
Allora ci siamo. Sono partiti i festeggiamenti per il cosiddetto centenario del CONI: che in effetti, CIO docet, sarebbe venuto al mondo sei anni prima, nel 1908, Ma questa trovata della post-datazione permette oggi a Malagò di accendere luminosi spot sulla sua presidenza che, a voler essere generosi, appare piuttosto scolorita. E non stiamo qui a sindacare sui risultati tecnici in regresso palese su tutti i fronti (dalla Ferrari all'atletica leggera), escludiamo pure gli "zero tituli" di Sochi che vanno imputati a un certo passato (che, speriamo, passato lo sia per davvero ...). Ci riferiamo ai roboanti annunci del febbraio 2013 che avevano fatto sperare in un vero cambio di rotta, in una reale "apertura delle finestre". In un paese che fa in fretta a dimenticare, di quei lontani giorni ricordiamo un titolo a nove colonne del maggiore giornale italiano: "Adesso studio, poi rivolto il CONI come un calzino". Si vede che la fase di studio è ancora lunga ... Almeno a stare a una recentissima intervista rilasciata a Sky nella quale, dalla sua costosissima poltrona in pelle blu, l'imprenditore romano ha ammesso a mezza voce: "... sì, ma quando ti siedi in queste stanze, le prospettive cambiano". A saperlo ... Per di più ci è messa la puntata di REPORT (lunedì 5 maggio) che qualche mal di pancia, ai maggiorenti di CONI e CONI Servizi, deve averlo procurato.
Piste&Pedane (3) / Anna Giorgi riscrive il record della 20 km
Mercoledì 7 Maggio 2014La stagione italiana all'aperto tarda ad avviarsi. Mentre diversi meeting alzano bandiera bianca: l'ultimo ad averlo fatto il Nebiolo in calendario ai primi di giugno. Speriamo solo che la rinuncia non sia definitiva. In attesa dell'apertura della Diamond League (venerdì a Doha con il neo primatista Marco Fassinotti), nello scorso fine settimana si è disputata in Cina (Taicang) la World Cup di marcia. Il miglior risultato - con tanto di primato nazionale - lo ha portato a casa Eleonora Anna Giorgi, quinta al traguardo in 1h27'05", un miglioramento di 24" rispetto al personale di metà marzo in Svizzera (il tempo scalza l'1'27'09" ottenuto nel 2001 da Elisabetta Perrone). Alle sue spalle limite personale anche per Antonella Palmisano che ha chiuso al nono posto in 1'27'51". Esame confortante per entrambe in vista Zurigo.
Calcio / Derby Genny a' Carogna- Stato: ma alla fine paghiamo noi
Martedì 6 Maggio 2014Che lo sport italiano non se la passi molto bene, in chiave tecnica ma soprattutto morale, lo hanno mostrato in tutte le salse televisioni e giornali in margine all'incontro/scontro "Genny a' Carogna-Stato", finito, a voler essere generosi, in parità. E non vale a limitare il danno, tentare adesso di circoscrivere l'accaduto solo alla violenza nel calcio, che peraltro non abita solo nelle curve. Ma al cui consolidamento danno una generosa mano i club stessi con la ben nota tollerenza/complicità verso, come si usa dire, "le frange estreme" della tifoseria. Ma anche con l'assuefazione e l'incoraggiamento a certi comportamenti dei propri giocatori e dei propri allenatori, i quali non si fanno certo pregare per aizzare le reazioni delle stesse frange e del pubblico in genere (che, per fortuna, ha capito e sempre meno va allo stadio). Un film già visto, ma stavolta con un finale diverso. La resa assoluta delle istituzioni.
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