Skeleton / La scomparsa di Nino Bibbia, primo Oro ai Giochi Invernali
Sabato 1 Giugno 2013
E’ nella storia dei Giochi per essere stato il vincitore della prima medaglia d’oro italiana agli Invernali (quattro anni prima di Zeno Colò). La conquistò nel 1948, a St-Moritz, dominando la prova di Skeleton, specialità da noi praticamente sconosciuta e della quale poteva dirsi, a buon diritto, il solo adepto. I dirigenti italiani lo andarono a pescare in Svizzera, dove viveva da sempre. Lontano da ogni coinvolgimento con i nostri circoli sportivi. Non per nulla ci si ricordava di lui ogni quattro anni, in occasione dei Giochi, quando qualcuno si spingeva a chiedergli ricordi e memorie dei suoi lontani giorni. Poi più nulla: né celebrazioni né premiazioni ufficiali. Anche la notizia della morte (avvenuta martedì 28 maggio proprio a St-Moritz, sua città d’adozione) è rimbalzata nelle redazioni dei giornali con qualche giorno di ritardo.
CIO / Si apre uno spiraglio per il ritorno della Lotta ai Giochi
Giovedì 30 maggio 2013
Alla fine, la montagna ha partorito il topolino. Così, il cenacolo dei vetusti membri del CIO – l’Esecutivo, riunito in conclave a San Pietroburgo – è tornato ieri sui propri passi, riammettendo la Lotta tra le tre discipline ancora in lizza per rientrare ai Giochi. Le altre due sono lo Squash [sic!] e l’inedita coppia Baseball/Softball, già esclusa a Londra. Sarà ora la Sessione convocata a Buenos Aires per il prossimo settembre a decidere in via definitiva. Le votazione hanno promosso la Lotta al primo turno (8 voti su 14), con Baseball/Softball al secondo e lo Squash al terzo, ai danni del Karate. La buona notizia è che – con un soprassalto di buon senso – i vecchi soloni hanno messo alla porta, in stretto ordine alfabetico, l’Arrampicata sportiva, le Rotelle, il Wakeboarding e il Wushu. Le ultime due, più da Settimana enigmistica che da programma sportivo, per di più olimpico.
Biblioteca / "Foot-Ball": il primo giornale italiano di calcio (1910)
Mercoledì 29 maggio 2013
QUESTO ARTICOLO INAUGURA UNA RUBRICA NELLA QUALE VERRANNO PRESENTATI E ANALIZZATI I PERIODICI CHE HANNO DIRITTO DI PRIMOGENITURA NELLA STORIA DELLO SPORT ITALIANO
(gfc) Il primo periodico italiano dedicato al nuovo giuoco, addirittura a cadenza settimanale, vide la luce a Milano il 9 gennaio 1910. Si chiamava proprio così, “Foot-Ball”, col trattino a separare i due termini anglosassoni, ostentati con la presunzione – e quel po’ di giusto orgoglio – che conveniva a chi si riteneva partecipe di segrete liturgie della superba Inghilterra. Tuttavia la testata aveva anche una dizione indigena: "Organo Ufficiale della Federazione Italiana del Giuoco del Calcio". Non per nulla la federazione, da pochi mesi, aveva fatto la scelta della sua sigla (FIGC in luogo di FIF), privilegiando la più rassicurante parola Calcio (che, per qualche purista, si rifaceva addirittura a nobili e autoctone tradizioni rinascimentali).
CONI / I cambiamenti di Malago': se non ora, quando?
Martedì 28 maggio 2013
La scadenza dei primi “100 giorni” di Giovanni Malagò alla guida del CONI si avvicina a grandi passi. Mancano appena 48 ore. Poi, sarà il caso di stilare qualche valutazione, di merito e di sostanza. Inevitabile, of course. Intanto proviamo ad anticipare alcune considerazioni. Abbiamo tutti letto, e condiviso (in qualche passo, addirittura con entusiasmo), il programma elettorale del dirigente dell’Aniene, stilato all’insegna del “cambiamento sono io” e che gli ha procurato l’elezione. Programma che aveva (ha) il merito di guardare in avanti, di rompere schemi datati e procedure polverose cui ci avevano assuefatto il duo Pagnozzi/Petrucci. Lo stesso neo-presidente aveva rinfocolato quegli entusiasmi in diverse interviste (la più dirompente, se vogliamo, quella rilasciata al magazine del “Corriere della Sera”). Di più. Lo scorso 31 marzo, dopo appena 40 giorni, aveva dichiarato a nove colonne: “Adesso studio, poi ribalto il CONI”. E, dilatando il discorso, per le sue priorità aveva indicato al primo posta la necessità di “razionalizzare e ottimizzare la macchina”, con “una gestione innovativa rispetto al passato”. Più chiaro di così.
Piste&Pedane (11) / Pedroso senza ostacoli: record a 54"54
Mercoledì 22 maggio 2013
La copertina della settimana è per Yadisleidy Pedroso che a Shanghai (18 maggio) si è migliorata sui 400 ostacoli portando il record italiano a 54”54, 25/100 in meno di quanto Benedetta Ceccarelli seppe fare a Rieti il 28 agosto 2005 (e 35/100 meglio del suo precedente PB). Si tratta del terzo primato nazionale finito nelle mani di una cubana per nascita, ma italiana per matrimonio: le altre sono state la triplista Magdelin Martinez (15.24 nel 2003) e la quattrocentista Libania Grenot (50”30 nel 2009, 52”01 qualche giorno fa). L’occasione l’ha offerta la seconda tappa della Diamond League con la più veloce gara dell’anno (almeno per ora). L’ha vinta la céca Zuzana Hejonová in 53”79, appena davanti alla rumena Angela Morasanu (53”85). Terza l’italiana – alla prima gara di livello della sua carriera – che si è lasciata alle spalle la giamaicana Kaliese Spencer (54”91) e la statunitense Lashinda Demus (55”12), quest’ultima “argento” a Londra 2012. Da notare che nelle presentazioni la Pedroso era stata annunciata come “cubana”. Con un certo imbarazzo del suo manager Federico Rosa.
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