Roma 2024 (2) / La candidatura tra costi e benefici
Giovedì 14 Gennaio 2016di LUCIANO BARRA

Come accennato nell’introduzione a questa analisi sulla Candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2024, l’atmosfera si è surriscaldata anche a causa delle prossime elezioni amministrative. Va anche detto che i dubbi nascono quando, ad oltre un anno dall’annuncio della Candidatura, non è possibile leggere uno straccio di studio di fattibilità che permetta un giudizio complessivo soprattutto sui costi. Questo ovviamente da una parte può suscitare sospetti e dall’altra preoccupazioni. Roma in questi ultimi anni non è stata certo un esempio di trasparenza e per questo chiarezza sarebbe necessaria, soprattutto quando si issa la bandiera della trasparenza. Va anche detto che alcune critiche lette (mi riferisco in particolare al documento di 28 pagine “Abbiamo davvero bisogno delle Olimpiadi”, “Roma 2024: una scommessa molto rischiosa” dei Radicali Italiani cui ha aderito anche Emma Bonino) mi sono parse un po’ superficiali.
Roma 2024 / Olimpiadi si, Olimpiadi no. Parliamone.
Mercoledì 13 Gennaio 2016
di LUCIANO BARRA
Si avvicinano le scadenze importanti per la presentazione della Candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2024. L’interesse si innalza e, come accade in Italia ogni volta che c’è una tornata elettorale, le polemiche iniziano. Ora c’è anche la richiesta di un referendum da parte di una forza politica, quella Radicale, che di referendum ha fatto una ragione di vita. Io non avevo dubbi che tutto ciò sarebbe accaduto, basta rileggere il mio articolo, e lettera al Presidente del CONI, precedente all’annuncio della candidatura (“Questa volta io non ci sarò”) di oltre un anno fa, per averne conferma. Da questa posizione privilegiata mi accingo a scrivere una serie di articoli per fare chiarezza su diversi aspetti della Candidatura, anche se veramente se ne sa poco non essendo stato completato uno studio di fattibilità. Ma che si propongono lo scopo di fornire uno spaccato obbiettivo e documentato. Mi riferisco ai costi dei Giochi, alle necessità che avrebbe Roma, alla questione relativa agli impianti, ecc. ll tutto ad adiuvandum.
Pallavolo / Rio 2016: le ragazze sperano ancora
Lunedì 11 Gennaio 2016
Con l'ultimo pallone messo a terra dalla giovanissima Alessia Orro - 18 anni da compiere a luglio, la meno alta del gruppo - si è chiuso sul 15-13 il tie-breack decisivo per il terzo posto contro le padrone di casa turche. Il torneo di qualificazione continentale di Ankara se lo è aggiudicato, senza patemi, la Russia che in finale ha domato (3-0) la solida Olanda di Giovanni Guidetti. Saranno pertanto italiane e olandesi a compiere in maggio il viaggio fino a Tokyo per cercare uno dei tre biglietti disponibili per Rio (uno è già riservato alla migliore delle squadre asiatiche). Le altre del torneo saranno Corea del Sud, Giappone, Kazakistan, Perù, Rep. Dominicana, Thailandia. Una missione difficile, ma non impossibile. Si è così conclusa la prima fase della ricostruzione operata da Marco Bonitta (il quale, nei suoi eccessi a bordo campo, va emulando Antonio Conte, ... il chè p tutto dire) che ha pescato a piene mani dal Club Italia che sta disputando il campionato di A1, secondo un progetto nato nel 1999 per iniziativa di Julio Velasco.
Focus / Ma l'atletica italiana parla sempre e solo italiano
Sabato 9 Gennaio 2016
di LUCIANO BARRA
Ai primi di ottobre, a commento della ristrutturazione del Settore Tecnico della FIDAL, avevo scritto “Ovviamente il presidente della FIDAL dovrà permettere che ognuno di noi, io in primis che per fortuna non ho ambizioni future, segnalino o indichino allarmi e deviazioni dal programma annunciato.” Successivamente, sempre nello stesso periodo, avevo aggiunto: “Non sarebbe male che la FIDAL mettesse in rete tutte le informazioni relative alla preparazione degli atleti, la loro presenza agli indicati Centri Federali e via di seguito. Una visione moderna e trasparente come ha fatto il Governo con i bilanci degli Enti Pubblici. Non come fa il CONI che nasconde ogni tipo d’informazione olimpica, inclusa l’esistenza e la dinamicità del Club Olimpico.”
Atletica / Ranking 2015: aiuto, mi si e' ristretta l'Italia!
Martedì 5 Gennaio 2016
Il ranking 2015 della rivista americana fotografa lo stato di salute dell'atletica italiana uscita malridotta dai Mondiali di Pechino. Solo cinque atleti gli azzurri presenti: la migliore è Eleonora Giorgi, quinta nella 20 chilometri.
Il ranking di Track&Field News appena reso noto, n. 69 della serie, mette in ordine i riscontri della stagione dei mondiali di Pechino. Premessa ai Giochi di Rio. Ogni anno ha la sua pena. Almeno a giudicare da come i compilatori della maggiore rivista del settore hanno trattato l'atletica leggera italiana. In caduta libera e senza programmi a breve termine. Allora, stabilito che i migliori atleti al mondo del 2015 risultano Ashton Eaton (record mondiale nel decathlon: 9045) e Genzebe Dibaba (record mondiale dei 1500: 3'50"07), gli italiani presi in considerazione per i primi 10 di ciascuna specialità olimpica sono soltanto cinque e non nelle prime file. Nel dettaglio, sono le due marciatrici Eleonora Giorgi (5. posto, migliore in assoluto) e Antonella Palmisano (6.) sui 20 km, i due saltatori in alto Gianmarco Tamberi (7.) e Fassinotti (8.), più Alessia Trost (anche lei all'8. posto). Niente altro. Un minimo storico, se vogliamo, sconfortante, ma dal quale (ci auguriamo) si dovrà ripartire al più presto.
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