Giochi 2024 / Il Council di Los Angeles approva il memorandum
Mercoledì 20 Gennaio 2016
Alla vigilia del viaggio a Losanna di Matteo Renzi e dei vertici di Roma 2024, per incontrare il presidente del CIO Thomas Bach, la municipalità di Los Angeles ha formalizzato la sua candidatura agli stessi Giochi. Mentre in Italia si registra un moderato interesse, e nessun dibattito, attorno ai progetti e alle ambizioni olimpiche della Capitale (se si accentua il referendum proposto dai Radicali e rilanciato da Stefano Fassina per conto di SI), poco o nulla trapela di quanto stanno facendo le altre città “candidate” rimaste in corsa: nello specifico, la megalopoli californiana e, in Europa, Parigi e Budapest. In queste ore ha preso corpo la definitiva approvazione, da parte del City Council di Los Angeles, del memorandum di intesa proposto dal comitato promotore LA 2024.
Roma 2024 (4) / I Giochi 2024 e il Giubile 2025: un'occasione per la Citta'?
Martedì 19 Gennaio 2016di LUCIANO BARRA

Concludiamo queste riflessioni sulla Candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2024 con una "fotografia" della città che abbisogna di profonde opere urbanistiche e strutturali. Una occasione da non perdere.
Ho di proposito scelto questo titolo per la quarta "puntata" di questa analisi sulla Candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2024. Rigetto l’approccio qualunquistico che alcuni movimenti, ma anche alcuni politici, stanno utilizzando in questo momento, domandandosi “se le Olimpiadi siano o meno un buon affare”. Si tratta di movimenti e di persone che si ricordano di Roma solo in queste occasioni, quando cioè, grazie alle elezioni amministrative, l’argomento Sport fornisce un palcoscenico di popolarità e l’occasione di distribuire qualunquismo. Gli stessi movimenti, e gli stessi politici, per decenni si sono dimenticati di Roma e mai si sono fatti la domanda più importante: quale è la più corretta visione urbanistica di Roma? Come hanno fatto a Barcellona, Londra ed anche ad Atene.
Rio 2016 / Qualificate le ragazze dell'Inseguimento e la squadra di Fioretto
Lunedì 18 Gennaio 2016
Cresce il numero degli italiani qualificati per Rio salito nel week-end a 128 unità, 75 uomini e 43 donne, con 31 posti individuali (gli altri risultano assegnati alle federazioni). Il colpo a sorpresa lo ha messo a segno il quartetto femminile dell'Inseguimento che a Hong Kong, prova di Coppa del Mondo, ha scalato il settimo posto del ranking UCI, posizione utile per andare alle Olimpiadi (per Rio si qualificano le prime 9 squadre, Australia, Canada e Gran Bretagna in testa). Le ragazze del CT Dino Savoldi hanno concluso al meglio un persorso avviato nella stagione 2014-15 e che ha qualificato il quartetto italiano per la prima volta nella (breve) storia olimpica. Le quattro che hanno ottenuto il passi sono la bresciana Simona Frapporti (14 luglio 1988), la 18.enne cuneense Elisa Balsamo (27 febbraio 1998), la goriziana Beatrice Bartelloni (5 febbraio 1993) e la padovana Francesca Pattaro (12 marzo 1995). Di supporto l'udinese Elena Cecchini (25 maggio 1992). Dopo il sesto tempo di Qualificazione (4'31"498), il quartetto ha fatto un passo indietro nel primo turno eliminatorio, ma sufficente per affrontare e battere la Polonia (4'32"643 a 4'39"199) per il settimo posto finale. E che vale il viaggio a Rio.
Roma 2024 (3) / Gli impianti e le infrastrutture olimpiche
Sabato 16 Gennaio 2016
di LUCIANO BARRA
Continuiamo l’esame dei vari aspetti organizzativi proposti dalla Candidatura Olimpica della Capitale per i Giochi del 2024. In questo articolo facciamo il punto sull’impiantistica e sulle infrastrutture necessarie e da lasciare in eredità.
Tra gli aspetti più importanti per garantire una buona organizzazione dei Giochi Olimpici è, ovviamente, quello relativo agli impianti sportivi ed alle infrastrutture olimpiche. Va tuttavia detto che, nel mentre questo “hardware” è importante, altrettanto decisivo è il “software” sportivo con cui ogni Paese cerca di accompagnare la propria Candidatura. Onesti e Zauli – per Cortina 1956 e Roma 1960 – disegnarono un programma sportivo che portò l’Italia ai vertici mondiali (3ª nel medagliere a Roma, davanti alla Germania unificata, e 5ª a Tokyo nel 1964). Come già fatto notare, tutto ciò ad oggi manca e nel confronto con Parigi e Los Angeles, ma anche con Budapest, avrà il suo peso. Per questo i risultati di Rio sono importanti ed un progetto “culturale e sportivo” che accompagni la Candidatura resta assolutamente necessario, se non decisivo.
Focus / Ma che ci fa "questo" calcio nel CONI?
Venerdì 15 Gennaio 2016
(gfc) Il convegno sul fair play finanziario del calcio europeo, organizzato martedì scorso alla Bocconi, anche se non ha introdotto nulla di nuovo sugli scenari prossimi venturi, ha avuto il merito di ricalcolare la diversità (anche di prospettive) tra "questo" calcio di spettacolo e l'organizzazione sportiva di matrice olimpica, rappresentata in Italia dal CONI. E di cui i club del calcio più professionale, alcuni dei quali quotati in Borsa, fanno parte a pieno titolo. Due mondi lontani, con filosofie quasi opposte, soprattutto con risorse economiche profondamente squilibrate, ma costretti a convivere, almeno in base agli obblighi legislativi. Obblighi che per il CONI, un Ente pubblico finanziato interamente per quattrocento milioni all'anno dal Ministero delle Finanze, risultano molto stringenti. Quattrocento milioni, una miseria se stiamo alle cifre che il calcio di spettacolo riceve dai soli diritti televisivi, peraltro in continua espansione.
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