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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





I sentieri di Cimbricus / Comincia a fare un po' troppo caldo

Lunedì 5 Agosto 2019

 

tokyo-stadio 


Il clima (quello meteorologico) va cambiando con grande velocità. Ma chi offre e paga ha sempre la meglio e che gli atleti si arrangino con la doppia periodizzazione e altre faccende del genere. Affari loro. Sono o no professionisti?

Giorgio Cimbrico

La Groenlandia è stata sbrinata e se ne va in rivoli, l’Antartide perde i pezzi, Parmitano dall’alto dei cieli lancia il grido d’allarme: “i deserti si allargano”. Una scaldata ci seppellirà: beati quelli dei tempi delle glaciazioni, costretti ad affinare il cervello per sopravvivere. Noi siamo troppo bolliti. I cambiamenti climatici (direi piuttosto mutazioni, ma non sottilizziamo, …) di cui non vuol sentire parlare Donald Trump (in italiano Donato Briscola) stanno interessando da tempo anche lo sport con preoccupanti premesse legate all’Olimpiade di Tokyo.

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Saro' greve / Fu Tito Stagno il primo a “toccare” la luna

Lunedì 5 Agosto 2019

 

stagno 

 

Una volta c’era lo stile, come quello di Tito: “mai eccitato, tono della voce solenne, mai enfatico, ... un mondo di buone maniere, di misura, di credibilità, di sapere”. Da rimpiangere.

Vanni Lóriga

Visto che in questi giorni tutti hanno parlato dell’allunaggio di cinquanta anni fa, lo faccio anch’io. Ovviamente con la mia ottica sardo-sportiva, promettendo che in futuro non insisterò più sull’argomento. Se parto dallo sport c’è un motivo. In televisione ci viene settimanalmente proposto da Giancarlo Mughini il suo “Quelli della notte” in cui ci parla degli eroi dello sport. Per lui furono eroici gli astronauti di Apollo 11 ed integra fra i grandissimi dello sport, e paragona a loro, altri personaggi che hanno compiuto imprese eccezionali nel campo dell’agonismo. Con i suoi sguardi inquisitori (che sembrano dei pugnaletti) ci intima di non cambiare canale, evitando così di piombare nell’altrui “sterco televisivo”.


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Piste&Pedane / Il fascino Sottile degli Assoluti

Mercoledì 31 Luglio 2019


sottile-19

 

Storia annosa, sempre difficile far coincidere le esigenze dei club con lo spettacolo. Parliamo pure di promozione e di dirette, ma considerate le assenze dei migliori (ben note) non sarebbe stato meglio ridurre il tutto a una corposa sintesi televisiva?

Daniele Perboni

Primo capitolo. – Anche questi “tricolori” (Bressanone, 26/28 luglio) sono andati in archivio con una buona dose di polemiche. Sui social, soprattutto, e fra gli addetti ai lavori o più, semplicemente, fra gli appassionati. Tre giorni di gare trasmessi da “mamma RAI” quasi integralmente. E proprio sulle ore di trasmissione sono lievitate le animose discussioni. Minuti interminabili di “vuoto” pneumatico, con ragazzetti che lanciavano il disco attorno ai 50 metri, gare di giavellotto o triplo assolutamente insignificanti. Così ci è stato segnalato. Un sms illuminante da un amico veterano di lunghe trasferte: “parafrasando il titolo di un vecchio film: da Splendore nell’erba a Squallore nell’erba”.

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I sentieri di Cimbricus / Attacco frontale alle stupidaggini

Mercoledì 31 Luglio 2019

 

manuel 


Non sappiamo se ha ragione chi dice che lo sport vive di luoghi comuni. Ma, certo, pare difficile disfarsene a ben vedere ciò che ci propinano i mille canali dell’informazione. Una notizia è tanto vera quanto meno è verificata.

Giorgio Cimbrico


Smentiti i luoghi comuni che sono stati spesso sgraditi compagni di viaggio. Simone Manuel vince i 50 e 100 stile libero ai Mondiali, Jakob Ingebrigtsen impegna a fondo kenyani e etiopi e spesso li batte: Simone è nera, Jakob è bianco. Simone è texana di Sugar Land (bel nome, …) e quando è stato il momento di fare il salto è andata a Stanford, che ha un collezione di medaglie olimpiche, oltre 300, che desta invidia tra le potenze dello sport mondiale. Allenarsi in quel sacrario l’ha trasformata nella prima afro-americana olimpionica in piscina.

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Italian Graffiti / Acqua azzurra, acqua Benedetta

Martedì 30 Luglio 2019

 

pilato

 

Mondiali trionfali per il nuoto e la sua federazione, saldamente al centro del sistema sportivo italiano. Tra tanti podi la reginetta è stata Betty Pilato con i suoi 14 anni salita con autorevolezza sul tetto del mondo. Un esempio di freschezza ed entusiasmo da cui c'è molto da imparare.

 

Gianfranco Colasante

 

A quanto si legge non pare attraversare il periodo più sereno della sua attività politica, il sottosegretario Giancarlo Giorgetti. Visto che starebbe valutando, proprio in queste ore, se lasciare la poltrona presso la PCM (mantenendo la delega per lo Sport) dopo aver declinato il rischioso incarico di commissario italiano all'UE. Eppure è stato tra i primi, se non il primo, a telefonare a Paolo Barelli per complimentarsi e invitare la squadra azzurra a Palazzo Chigi. Non risulta (ma spero di sbagliare) che una telefonata dello stesso tono Barelli abbia ricevuto da Giovanni Malagò che si è limitato a twittare. Non è la stessa cosa. Tanto più alla conclusione di un Mondiale di enorme soddisfazione per tutti, in una disciplina universale come il Nuoto. In uno con l'Atletica base fondante dell'intero castellotto olimpico. E che dovrebbe essere il fiore all'occhiello del CONI.


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