Focus / Cattivi pensieri: Juve e Armani oltre la siepe
Martedì 2 Agosto 2016
di OSCAR ELENI
Dalle terme elitarie di Marienbad, nel ricordo di un film bello, ma doloroso, cercando in Boemia quello che speravano fosse salvezza, del corpo e dell’anima, tipetti come Marx, Beethoven, Goethe, Dostoevskij, Chopin. Capito dove ci siamo rifugiati adesso che lo spirito sembra ancora forte sapendo che il resto non lo è più come sperano in molti slinguatori del sistema imperante. Non si poteva più resistere lì da voi dove pagate con poche stelle, dove se dai un dito agli Amoroso di turno ti prendono il braccio e te lo strappano come vorrebbe fare un giocatore sprecato da se stesso che se la prende con Boniciolli perché lo hanno abituato così. Dai la colpa agli altri. Un gioco di società che funziona benissimo da noi. Chiedete al presidente Petrucci che a Torino saltava da una poltrona all’altra, cercando di scoprire i segreti della sua presunta Nazionale più forte di sempre, per schivare gli ambasciatori di troppi giocatori che si isolano dal gruppo andando in cuffia, ma se hanno un problema mandano avanti gli altri, nella corte non mancano i sapientoni, interessati, ovviamente. Magari sarà uno dei motivi che fanno riflettere Messina anche se, siamo sicuri, ha voglia di vendetta.
CIO / Quei poveri miliardari che dettano le regole del gioco, ...
Lunedì 1 Agosto 2016
(gfc) Si è aperto oggi il mese della passione olimpica: doping, delazioni, denunce false e condanne vere, scenari da guerra fredda, ma soprattutto soldi spesi e da spendere, una montagna di soldi più alta del Corcovado. Tutti a Rio, tutti a Rio, ... Il vecchio circo ha piantato le tende per la sesta volta nelle lontane Americhe. E ha alzato il sipario sul più ingannevole degli scenari: il sogno olimpico, l'incontro tra i popoli, la fratellanza tra culture e religioni diverse. E via con l'ipocrisia più spicciola, ma - per andare sul sicuro - universalità distribuita al suono degli inni nazionali. Quindici giorni di festa che non si saprà mai quanto saranno costati. Un po' come si intendeva fare a Roma per il 2024. Per la "cidade meravilhosa" tutto era iniziato il 2 ottobre 2009, complice il fascino della Sirenetta.
Opinioni / Roma 2024, per ora rimandata a settembre, ...
Venerdì 29 Luglio 2016
di LUCIANO BARRA
Chi non ricorda la frase “rimandato a settembre”? Non so se esista ancora oggi quella possibilità. Ai miei tempi era un incubo. Non posso dimenticare che mi beccai una serie di volte il Greco a settembre ed anche la maturità fu tribolata. Devo ringraziare l’atletica perché grazie al lavoro fatto con gli indimenticabili Renato Funiciello e Mario Gulinelli il mio Liceo Tasso assurse a grandissimi livelli nei Campionati Studenteschi. Grazie a ciò il terribile preside Casotti, e l’imberbe prof. Claudio Signorile (si, proprio il futuro vice di Craxi al PSI) mi dettero tanti di quei calci che ce la feci. Ma chi dimentica quelle estati dove invece delle vacanze mi toccavano i libri per studiare?
Rio 2016 / Sono 307 gli azzurri ammessi ai Giochi
Giovedì 28 Luglio 2016
Le sanzioni del CIO contro i russi (almeno 108 sono stati gli esclusi) stanno aprendo spazi insperati per le altre nazioni. Per quanto ci riguarda, nel Canottaggio nelle ultime ore sono stati ammessi l'Otto maschile e il Doppio P.L. femminile che erano i primi equipaggi esclusi nella preolimpica. In attesa di qualche (non impossibile) recupero - si parla della Canoa e, forse, della Scherma - il numero dei qualificati azzurri per Rio è salito a 307 unità, 163 uomini e 144 donne. Non sappiamo quanti di loro gareggeranno effettivamente (nel totale sono comprese almeno 4 riserve), ma già il confronto con Londra 2012 appare nettamente favorevole. Il dettaglio numerico e le schede degli atleti si trovano nella Sezione Rio 2016.
Focus / Cattivi pensieri: gli scherzi del cacatua, ...
Mercoledì 27 Luglio 2016
di OSCAR ELENI
Su un treno in partenza dalla Victoria Station e diretto a Glyndebourne, East Sussex dell’Inghilterra che sta in coda a Calais, dove si fanno picnic in smoking ascoltando musica lirica. Come compagno di viaggio abbiamo lasciato a casa lo stupido di turno che dopo quarant’anni di giornalismo, nel mondo, per i mondiali di tutti gli sport, dal calcio al rugby, e dieci olimpiadi, pensa che certe critiche nascano dalla poca fede soltanto perché la cosca gli ha detto che sono ripicche per interviste non concesse. Non esiste l’intervista pilotata, comperata, oliata dal padrone. Un prodigio non concedere interviste mai richieste. Pazienza.
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