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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Roma 2024 / Una candidatura servita in salsa italiana

Venerdì 21 Novembre 2014

Luca Pancalli








(gfc) Uno spettro si aggira per l'Italia: la candidatura olimpica. Immemore dei numerosi casi irrisolti, come Expo e Mose, il premier Matteo Renzi ha ieri riaperto il dossier denominato "Roma 2024" (se vogliamo, mai chiuso del tutto dopo il no di Mario Monti del 14 febbraio 2012, e tenuto in vita, sia pure artificiale con la sola variabile dell'anno, da Enrico Letta). Allora, dice più o meno Renzi in un intervista radiofonica: "se riusciamo a rimettere in moto Fisco e Pubblica amministrazione, Scuola e Giustizia, le Olimpiadi le facciamo sotto gamba". Una candidatura servita in salsa italiana. Anche a non voler prendere troppo sul serio una affermazione del genere, tra le tante quotidiane dell'ex-sindaco di Firenze, c'è da aver paura proprio per l'improntitudine e la faciloneria del messaggio. Tra le polemiche che stanno montando in queste ore (anche di natura politica) c'è pure chi rassicura: tranquilli, non accadrà nulla, è solo una delle tante uscite fuori luogo che dovrebbero ridare slancio ad un'economia che ci vede al penultimo posto nell'UE (davanti a Cipro, ...).

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Block Notes / Calcio ed atletica: la grande confusione

Sabato 15 Novembre 2014

(gfc) La "marcia indietro" eletta a sistema. Stiamo ai fatti. Il presidente del CONI Giovanni Malagò, secondo quanto annunciato in campagna elettorale (non avrebbe voluto in Giunta il rappresentante del calcio, lui supertifoso della Roma), propone ed opera dei "tagli" consistenti alla FIGC, quantificabili in un buon 40%. Così, per il 2015, Carlo Tavecchio ha dovuto far viso a cattivo gioco e disporre risparmi per 25 milioni di euro, visto che il contributo pubblico scendeva da 62 a 37 milioni. Esultanza generale, dal momento che quei soldi andranno (andrebbero?) per lo più alle federazioni olimpiche. Tutto vero? Neanche per idea. Bastano poche ore e tutto (o quasi) torna nella norma. Si viene così a sapere che i due si sono trovati faccia a faccio (con testimoni, non si sa mai) e hanno trovato modo di "temperare" i tagli con nuove risorse e molta fantasia.

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Atletica / Nuova struttura tecnica per il prossimo bienno

Mercoledì 12 Novembre 2014

pechino-2015

Chiusa la stagione agonistica, la federazione presieduta da Alfio Giomi ha impostato i suoi programmi per il biennio 2015-2016, Mondiali di Pechino e Olimpiadi di Rio. Anche se i riscontri dell'anno non incoraggiano nel coltivare molte speranze per l'immediato futuro, sono state indicate le linee d'intervento. In un certo senso innovative. Anche alla luce del buon aumento delle risorse per il prossimo anno, intervenute a seguito dei "tagli" del CONI al calcio, che per la FIDAL si sono concretizzate in un +19,35% (in soldoni, la disponibilità di cassa passa da 5,125 milioni a 6,117). Una iniezione economica che dovrebbe tradursi in un maggior fermento tecnico. Le prime indicazioni (in attesa dell'ufficializzazione da parte del C.F. della prossima settimana) le ha fornite Giomi in occasione di un convegno tenuto domenica scorsa ad Abano Terme.

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Giochi 2024 / Roma: una candidatura tutta da chiarire

Lunedì 10 Novembre 2014

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Nelle ultime ore si sono di nuovo levate le voci su una candidatura di Roma ai Giochi del 2024. Cerchiamo di capire. Dopo le recenti defezioni per le edizioni invernali (Oslo, Monaco di Baviera, Polonia), il vero problema sul tavolo del CIO (e del suo presidente Thomas Bach) resta l’esigenza di ricevere proposte credibili e, se possibile, multiple. Anche se tutti si rendono conto della necessità di introdurre nuove regole d’ingaggio, di una nuova filosofia, che il CIO stesso individua nell’abbattimento dei costi, in una piena informazione e condivisione pubblica e in una politica per gli impianti che guardi più alle gestioni future che alle nuove costruzioni. Il CIO affronterà la materia in dicembre, a Monte Carlo, in una sessione straordinaria dedicata all’argomento. Dopo questa premessa torniamo alla ventilata ipotesi (l’ennesima) di Roma 2024.

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Impianti / Dallo Sblocca Italia via libera ai finanziamenti

Venerdì 7 Novembre 2014


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Il più contento di tutti, a conti fatti, è Carlo Tavecchio che – dopo la sforbiciata gigante subita dal CONI – può gettare nel crogiuolo federale la norma che consente ai Comuni di (ri)mettere mano agli impianti. E quando si parla di impianti finanziati con denaro pubblico, in Italia è sottinteso che si sta parlando di stadi e campi di calcio. In breve sintesi, approvata in via definitiva dal Senato la legge cosiddetta Sblocca Italia, dal ferreo patto di stabilità restano esclusi gli interventi per gli impianti e per l’edilizia scolastica (hanno bisogno di una rapida manutenzione non meno del 40% delle scuole primarie e secondarie). Tavecchio si è così affrettato a ringraziare il Governo, ricordando che lo stallo degli impianti/terreni di calcio (sono oltre 16.000) era per lui la madre di tutti i problemi. Un obiettivo perseguito sin da quando era alla guida della Lega Dilettanti e studiava da presidente federale. Senza lasciarsi sfuggire l’occasione per ricordare, a chi l’avesse dimenticato, che il calcio muove oltre un milione e 300 mila tesserati, “700 mila dei quali al di sotto dei 18 anni”. Con buona pace di Giovanni Malagò che pure qualche parola l’aveva spesa con il sottosegretario Graziano Delrio, cui va la paternità del provvedimento e che resta (fino a quando?) il vero garante a Palazzo Chigi.

 
 
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