Doping / Sorpresa Italia nel Rapporto WADA per il 2014
Martedì 3 Maggio 2016Il 27 aprile scorso la WADA – l’agenzia mondiale antidoping (World Anti-Doping Agency) presieduta da Sir Graig Reede – ha diffuso il suo Rapporto riferito all’anno 2014 (quello relativo al 2015 sarà reso pubblico nel 2017). Il Rapporto rende conto di 1683 violazioni (ADRV) da parte di soggetti appartenenti a 109 nazionalità nell’ambito di 83 discipline sportive. Il numero emerge da un complesso di 217.762 indagini portate a termine (erano state 207.153 nel 2013, ma con un maggior numero di positività: 1953), Delle 1683 violazioni registrate nel 2014, 1462 sono risultate da controlli diretti, le restanti 231 sono emerse da indagini indirette o basate su prove (nello specifico, 185 a carico di atleti e 46 di allenatori, dirigenti o personale di supporto). I dati, si precisa, sono stati raccolti in base al Codice WADA 2009. L’analisi, presentata per la seconda volta, come ha detto il presidente Reede, “costituisce l’insieme più completo di statistiche sul doping nello sport mai pubblicato.”
Piste&Pedane / Veronica Inglese stacca il biglietto per Rio
Lunedì 2 Maggio 2016Con la festa del Lavoro, ha avuto inizio la stagione all’aperto dell’anno olimpico. Pochi i segnali di vitalità. Tra questi giungono dagli USA i miglioramenti di Gloria Hooper, ormai di stanza in Florida, due volte al “personale” sui 100 con un 11”34 che la colloca nella quarta posizione di sempre. Più consistenti in chiave Rio i progressi sui 10 chilometri di Veronica Inglese. Al tradizionale Payton Jordan, vinto dalla keniana Irene Cheptai col miglior tempo dell’anno (31’15”38), ha approfittato del ritmo segnando in scia 31’42”02. Sesta italiana sotto i 32’, ha sforbiciato una quarantina di secondi al suo precedente, ma soprattutto ha largamente ottenuto il “minimo” IAAF per l’iscrizione ai Giochi. Dopo il 16° posto nel Mondiale di mezza maratona di Cardiff (nella foto, prima azzurra al traguardo), la 26.enne pugliese ha fornito a Stanford una bella prova di tenuta, come testimona l’1’12” nel giro finale, il suo più veloce in assoluto. Da notare che sotto i 32’ non si scendeva in Italia da quattro anni.
Doping / Il doppio (e ambiguo) incrocio Schwazer-Mornati
Sabato 30 Aprile 2016Quasi una pièce teatrale, se permettete l'irriverente paragone. Con un certo retrogusto amaro. Proprio nelle ore che vedono Alex Schwazer riconquistare la libertà di marciare, dopo una squalifica (ridotta) di tre anni e nove mesi, viene resa nota la positività di Niccolò Mornati (nella foto), veterano olimpico di canottaggio - tre edizioni dei Giochi alle spalle - già qualificato per Rio in coppia sul Due senza con Vincenzo Capelli. Notizia che scoppia con il fragore di una bomba. Soprattutto per le coincidenze che comporta e sollecita. E' infatti toccato, ieri pomeriggio, proprio a Giovanni Malagò, presidente del CONI, ma anche capo del Circolo Aniene cui appartiene Mornati, "metterci la faccia" e annunciare la notizia nel corso una conferenza stampa convocata in gran fretta. Inevitabile poi che tutti si affrettassero a ricordare che si trattava del fratello minore di Carlo che, nella sua veste di vice-segretario del CONI, sarà il capo-delegazione azzurro ai Giochi di Rio.
Atletica / Caso Schwazer: lettera aperta al presidente Giomi
Venerdì 29 Aprile 2016di LUCIANO BARRA
“Caro Alfio: in partenza per Madrid (vado a trovare le figlie), leggo la paginata di Tuttosport con le pesanti dichiarazioni di Jarrod Tallent: non un “cacino” qualsiasi, ma il Campione Olimpico della 50 km in carica. Tu sai come la penso sull’argomento “rientro di Schwazer” perché ci siamo scambiati parecchie e-mail e messaggi. Io non sono contrario a che lui, scontata la pena, rientri e gareggi a Rio, né che Sandro Donati lo alleni per questo. L’ho scritto a Sandro in maniera chiara. Sono contrario al fatto che si sia stesa una “stuoia rossa”, contro qualsiasi norma, per farlo rientrare la prossima settimana per la Coppa del Mondo di Marcia. Tu sai, anche, che io ti ho sempre appoggiato anche nei momenti più difficili e che anche ora, nonostante tirato per la giacca da più parti, sostengo che sei l’unico che può fare il presidente della FIDAL. Ma alla mia fede nei tuoi confronti c’è un limite.
Opinioni / Whereabouts: fine di una “sconcertante vicenda”
Venerdì 29 Aprile 2016di DARIO COLLIO
Con l’assoluzione degli ultimi atleti sottoposti a giudizio per la vicenda Whereabouts si pone fine ad un capitolo sconcertante nella storia dell’atletica italiana. Per chi, come noi, non nutriva dubbi sulla correttezza dei ragazzi, questa storia non doveva neppure iniziare. Ma la magistratura sportiva inquirente dell’UPA-Nado, secondo un rito tipicamente italiano, ha scelto di mostrare i muscoli, chiedendo per 26 azzurri ben due anni di squalifica per elusione dei controlli antidoping. Credo, in tutta onesta, che I’ufficio del procuratore Tammaro Maiello, benchè non vi fossero elementi seri di incolpazione per gli atleti, abbia dovuto ugualmente procedere arrampicandosi sui vetri di un una imputazione del tutto fantasiosa, franata alla prima verifica in tribunale.
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