Saro' greve / Dalla Cina a Rieti, tra ricordi e novita'
Lunedì 14 Maggio 2018
Un fine settimana incentrato sul volume biografico su Renato Funiciello, scienzato innamorato dell'atletica.
di Vanni Lòriga
“Greve est omnis divisa in partes tres”: Marcia, Renato, Filippo. Nel corso di poco più di una settimana abbiamo vissuto importanti momenti legati a questi tre temi. Vediamo. Dalla città portuale cinese di Taigang (letteralmente significa “grande magazzino” e si trova 1200 chilometri a sud di Pechino) nel primo fine settimana di maggio sono giunti dai marciatori azzurri confortanti notizie. Nei venti chilometri a squadre argento maschile e bronzo femminile e terzo posto di Massimo Stano. È stato proprio lui la sorpresa più gradita, Non voglio esaltarmi più del lecito anche perchè la marcia italiana può vantare splendidi precedenti. Ma sarò opportuno sottolineare che l’atleta delle Fiamme Oro allenato da Patrizio Parcesepe è stato il migliore degli europei e si sa che il traguardo di quest’anno è quello “europeo” di agosto a Berlino. Bisogna aggiungere che il suo stile è molto corretto.
Bologna 1967: Renato Funiciello (a destra) con il "maestro" Oscar Barletta e (al centro) Mauro Mandara.
Piste&Pedane / Il futuro dell'atletica italiana e' nel "ritorno al passato"
Venerdì 11 Maggio 2018
Per cortesia di Trekkenfild pubblichiamo una intervista a Renato Canova. Con molti spunti per meditare.
di Daniele Perboni
Conosciamo Renato Canova dai tempi della rivista Atletica Leggera. Memorabili, precise e analitiche le sue osservazioni tecniche sulle varie manifestazioni mondiali, oltre alle consuete “liste mondiali” stilate sempre con estrema competenza. Poi per varie ragioni ci siamo persi di vista. La sua strada lo ha portato lontano, molto lontano. Ora vive in Kenias, a Iten, dove ha una casa dentro al Kerio View Hotel. Mediamente sugli altipiani ci sta sei mesi l’anno. Il resto del tempo lo divide fra Sestriere, Saint Moritz e altri luoghi “ameni” dove è chiamato per tenere corsi IAAF o clinics organizzati dalle varie Federazioni. Ad una nostra domanda un poco impertinente ha risposto: «Attualmente ho un contratto diretto con la Nike, come supervisore tecnico degli atleti africani che lo richiedano (con i loro management personali, naturalmente), ovviamente se con contratti Nike. Per ulteriore precisazione, non ricevo compensi dagli atleti e con la Nike ho esclusivamente un budget per le spese, in cambio della libertà decisionale».
I sentieri di Cimbricus / Intelligenza artificiale? Preferisco quella umana
Giovedì 10 Maggio 2018
Telefonini, tablet, computer: la vita si fa sempre più smart, il mondo sempre più easy. E si scava un solco tra le generazioni.
di Giorgio Cimbrico
“Pink is good, Runner contro il cancro”.
Sono sempre stato per una corretta uniformità e così avrei scritto: “Il rosa è buono, corriamo contro il cancro”. Oppure: “Pink is good, Runner versus Cancer o against Cancer”. Quelli che corrono, i podisti, sono stati spazzati dai runner. E stanno rischiando l’estinzione anche i corridori, intendo quelli che vanno in bicicletta. Ora ci sono i rider, quelli che fanno le gare, ma anche quelli che portano il cibo a domicilio, per cinque euro lordi.
Fatti&Misfatti / Il villaggio cestistico alla festa finale
Giovedì 10 Maggio 2018
Play off senza respiro: si va in campo ogni due giorni e chi ha la panchina corta non si metta ora a frignare.
di Oscar Eleni
In pellegrinaggio, inseguito dai 65 mila dell’Olimpico e dai 3500 del Taliercio, nella notte del solito masochistico confronto impossibile dove il basket chiudeva la stagione e la Juventus i conti con tutti, cominciando dal Milan che così poteva piangere con i feroci saladini dell’Emporio Armani dove chi vuole rimanere urla più forte di chi non vorrebbe più stare a sedere. Dicevamo del pellegrinaggio a Fiumefreddo di Sicilia dove sono stati riscoperti nella basilica del Rosario i 14 pannelli scolpiti e dipinti da Salvatore Incorpora.
Piste&Pedane / Via alla stagione europea: buona la prima
Martedì 8 Maggio 2018
Benchè assenti nella DL, buoni risultati degli italiani in casa e fuori. Trainati con successo dai marciatori.
di Daniele Perboni
Cosa scrivevamo la settimana scorsa? Che i big azzurri si stavano svegliando dal torpore invernale? Poteva sembrare un azzardo. Quante volte, infatti, abbiamo assistito a “sparate” che potevano preludere a ottime performance e poi... Beh, anche questa volta la commedia potrebbe terminare con il classico colpo di scena. Primeggiare in casa, mettersi in tasca risultati degni, certificare che sì, forse, speriamo, siamo sulla buona strada, vedrete che questa è la stagione buona... e alla fine si rimane con un pugno di mosche in mano. Nessuno se lo augura, sia chiaro, anzi facciamo il tifo e incrociamo le dita.
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