Fatti&Misfatti / Tutti alla corte del re ruvido Obradovic
Martedì 23 Maggio 2017
di Oscar Eleni
Dalla torre di Galata, approdo per i naviganti che sognano Istanbul, l’eredità lasciata dai genovesi che ricevettero in dono il quartiere di Pera da Michele VII Paleologo, imperatore d’oriente, per l’appoggio nella quarta crociata. Torre gialla con il cappello a punta dicono le guide. Un posto buono per guardare il Corno d’oro, per sapere che nella parte asiatica di Istanbul, nel regno Fenerbache che è stato anche califfato di Boscia Tanjevic, la storia non lascia mai spazio al caso, stanno facendo festa ad una bella squadra di basket multietnica che ha portato la prima eurocoppa per club nel paese che ha appoggiato l’eurocampionato con maggiore passione, ma anche quattrini, considerando che l’idea ha cominciato a volare alto, oltre la comprensione FIBA, con Turkish Airlines.
Focus / "Perche' sette pagine alla Juve e zero righe ad Antonella?"
Lunedì 22 Maggio 2017
Lettera aperta al Direttore di Repubblica Mario Calabresi
di Sandro Aquari
Gentile Direttore, sono un appassionato di sport che però ha avuto anche la fortuna di occuparsene professionalmente nell’ambito dell’informazione. So bene che quando nacque, REPUBBLICA aveva deciso di non occuparsi di sport, per poi fare rapida marcia indietro per potersi consolidare ai vertici del mercato. Non c’è che dire, in questi decenni il giornale, che ora Lei ha l’onore di dirigere, si è occupato di sport in modo eccellente, soprattutto grazie a straordinarie firme che nel tempo hanno permesso di regalare ai propri lettori non tanto spicciola cronaca, ormai declassata dalla tv e dal web, ma soprattutto racconti e storie.
Saro' greve / Storie esemplari da Oristano e dal profeta Garau
Lunedì 22 Maggio 2017
di Vanni Lòriga
Per un paio di settimane, caro Direttore, dovrò astenermi dall’essere “greve” perché debbo dedicare la mia attenzione a due fatti positivi, il primo legato alla città di Oristano ed il secondo a Milano. Dei Lombardi e della loro esemplare crociata con la "Bracco" parlerò ampiamente nel prossimo numero e intanto comincio da Oristano. Nel mio recente viaggio in Sardegna una delle tappe del pellegrinaggio (tale è il ritorno nell’Isola per chi la lasciò 87 anni fa…) è stata proprio ad Oristano. Devozionale sosta perché nel capoluogo del Giudicato di Arborea disputai nel 1944 la mia prima gara da tesserato Fidal, cartellinato con la SSS (Società Sportiva Studentesca). Una campestre in cui arrivai secondo, creando in me ed in chi mi seguiva fallaci illusioni di un radioso destino atletico.
Italian Graffiti / La corruzione all'amatriciana delle bocce
Sabato 20 Maggio 2017
di Gianfranco Colasante
Il lato oscuro delle bocce. Da qualunque parti la si rigiri, resta una storiaccia, una storia di normale corruzione. Ma da commedia all'italiana, come dire, un po' all'amatriciana. Come suggerisce anche l'ambientazione, una spy-story che si svolge tutta a un tavolo del "Casale", un'osteria frequentata delle federazioni di via Flaminia. Una storia per tanti versi peggiore di quelle cui ci ha abituato il calcio che almeno ha l'alibi dello spettacolo a tutti i costi e chi se ne frega dei debiti colossali. La nostra storia - dei cui sviluppi ci informa il Corriere della Sera sotto il titolo "Soldi, guai e corruzione" - è meno clamorosa, ma va purtroppo a toccare la base fondante dell'organizzazione sportiva: la correttezza e la trasparenza o, se preferite, la morale stessa (si usa ancora citarla?)
Fatti&Misfatti / Stati generali per il basket senza palazzetti
Venerdì 19 Maggio 2017
di Oscar Eleni
Nel festoso viavai del Telefeudo SKY a Rogoredo, periferia di Milano. La nicchia è davanti al venditore di tramezzini veneziani. Un angolo per rifugiati, esagitati, eliminati dal giro. Ci siamo fermati davanti a questo spacciatore di meraviglie sconosciute, eppure conoscenze veneziane ne abbiamo avute, perché la scoperta di una debolezza critica, durante la cosiddetta riunione degli stati generali del nuovo basket, ci ha fatto capire che è venuto il tempo per stare soltanto ad ascoltare. Tanto non rientriamo più neppure nella fascia d’età per le ricerche di mercato, quella dai 16 ai 69 anni. Maledetta sciatica, perfida prostata. Certo avremo deluso un Petrucci bello scattante di fianco ad un Malagò che domina le scene, sa dove colpire, sa dove arrivare, insomma sa. Magari non tutto. Però l’impressione è questa. Da ministro dello sport come in realtà dovrebbe essere il presidente del CONI considerando che la politica, fino a quando si è accorta che il denaro circolava, ha preferito delegare. Pentendosi, ma fregandosene. Infatti avete mai sentito parlare di una vera riforma dello sport nella scuola? Tutti fingono di essersene occupati. Passi avanti fra i banchi? Zero.
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