Saro' greve / Sapevate che anche Ovidio scriveva di sport?
Lunedì 5 Giugno 2017
di Vanni Lòriga
Questa volta non sarò greve ma addirittura “grevissimo”. Parlerò infatti di poesia e di Poeti. Parto subito in quarta. Caro Direttore, mentre a settembre i tuoi “pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare” alla fine di maggio io. in definitiva pastore sardignolo, ho lasciato il mare (di Roma) per avvicinarmi alla Maiella, destinazione Sulmona. Ci sono arrivato in compagnia di Augusto Frasca, lui vero abruzzese, invitati entrambi da cari amici locali. Che rispondono ai nomi di Luigi “Gigi” e Domenico “Mimmo” Carrozza e della professoressa Annelies Knoll. I primi due non sono certo ignoti nel nostro mondo. Gigi più volte azzurro dei 400 ostacoli quando era difficile l’ingresso in nazionale per la contemporanea presenza di Morale e Frinolli e Mimmo, ottimo calciatore e docente per decenni all’ISEF dell’Aquila. Entrambi autori di un prezioso testo sull’Atletica e laureati, nello stesso anno, all’ISEF statale di Roma Foro Italico.
Fatti&Misfatti / Todo cambia perche' nulla cambi
Sabato 3 Giugno 2017
di Oscar Eleni
Incatenato al festival dei gufi con la valigia pronta per cercare a Caporetto il Cadorna dell’Emporio Armani, per trovare un passaggio fino a piazza Lunelli di Trento dove hanno festeggiato la notte storica del basket trentino. Bisognava esserci e Franco Grigoletti c’era di sicuro, il suo spirito in un bel bicchiere di Teroldego. Lui aveva creduto fra i primi, dimenticando che a Rovereto, la sua Rovereto, ci avevano provato senza arrivare oltre una dignitosa serie A femminile. Luigi Longhi il presidente rubato al giornalismo, anche se lui, fortunatamente, non dimentica che quella nelle redazioni è stata e sarà per sempre la sua vera vita, ne ha parlato tanto col Grigo di questo progetto. Veniva delle stesse vigne. Guardate dove sono arrivati. Certo hanno avuto la fortuna, questi di Trento, dì incontrare il Salvatore Trainotti, il nome dice tutto, uno che sa cercare, trovare, convincere, capire.
I sentieri di Cimbricus / Film su Pele', insostenibile assenza di peso
Venerdì 2 Giugno 2017
di Giorgio Cimbrico
Il Pelé vero e normalmente magico è stato quello di “Fuga per la vittoria”, di John Huston. “Come ti chiami?” gli chiede Michel Caine mentre strabuzza gli occhi guardandolo palleggiare. “Fernandez” e il pallone di consunto cuoio continua a non toccare terra. “Dove hai imparato a fare così?” “Nelle strade di Trinidad, con le arance”. Naturale che Pelé-Fernandez diventi la stella della squadra degli alleati che deve affrontare a Colombes un Wunderteam tedesco, a scopi propagandistici: prende un sacco di botte e una raffica di gomitate nelle costole, specie ad opera di un avversario bello e figlio di mignotta, esce con uno sguardo triste, finisce negli spogliatoi, steso su un lettino a fianco di Van Himst, chiede a Colby (Michael Caine) di rientrare quando le cose si mettono male, anzi malissimo con la piena complicità dell’arbitro francese, che dà l’idea di essere stato inviato dal maresciallo Petain in persona.
Piste&Pedane / La rincorsa del "tapascione" tra aminoacidi e gel
Mercoledì 31 Maggio 2017
di Daniele Perboni
Martedì 30 maggio. Scorriamo i giornali della rassegna stampa online. Cerchiamo notizie di atletica naturalmente. Qualcosa attira l’attenzione: una lunga sfilza di articoli targati Il Secolo XIX di Genova. Più per curiosità che per interesse vero e proprio andiamo a “scoprirli”. Fra i tanti, ci imbattiamo in un servizio dedicato a quanto potrebbe spendere nell’arco di 365 giorni (in euro naturalmente) un runner per soddisfare la propria voglia (ogni riferimento al testo Bocca di Rosa di Fabrizio De Andrè è puramente cercato...). A farci rizzare le orecchie non è tanto la cifra annua che deve mettere in preventivo il tapascione di turno, quella dipende dalle scelte individuali e dal luogo dove si vive, ma piuttosto sono le varie voci di spesa.
Focus / La stupenda avventura di Sandro Gamba, poeta contro
Mercoledì 31 Maggio 2017
di Oscar Eleni
Il Corrierone ha pubblicato oggi, finalmente, una intervista faccia a faccia con Sandro Gamba che sabato compirà 85 anni. L'autore è Roberto De Ponti. Ora penseranno che sia piaggeria nei confronti di un collega che ci salvò dalla crisi della disoccupazione, dopo la chiusura della Voce montanelliana, quando fu l’unico ad offrirci uno spazio per scrivere sulle pagine sportive dell’Indipendente. Anche non condividendo tutto quello che dice il nostro amato Spartacus, uno che non le manda a dire, che non si nasconde, come ha sempre fatto nella sua stupenda avventura nel mondo del basket, ho ritrovato quello che un tempo facevano davvero i giornalisti capaci di non sentirsi a servizio.
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