I sentieri di Cimbricus / Tutto quello che avreste voluto sapere, ma ...
Giovedì 16 Novembre 2017
di Giorgio Cimbrico
Tutto quello che avreste voluto sapere sullo scenario di Russia 2018 e che, in questi giorni di silenzi, di incontri, di dimissioni che non arrivano, di accesi dibattiti che ovviamente hanno investito i politici (sono indeciso tra il punto interrogativo e il più raffinato “sic”) nessuno vi ha ritenuto degni di conoscere. Ad esempio che in questi giorni il terrore corre tra chi ha deciso di spendere una montagna di quattrini per i diritti televisivi. Senza l’Italia, la mazzata sulla audience, il colpo di maglio sullo share sono assicurati. Come e a chi vendi Brasile-Croazia? A cultori della manovra? A maniaci del vizio solitario?
Tutto quello che avreste voluto sapere sullo scenario di Russia 2018 e che, in questi giorni di silenzi, di incontri, di dimissioni che non arrivano, di accesi dibattiti che ovviamente hanno investito i politici (sono indeciso tra il punto interrogativo e il più raffinato “sic”) nessuno vi ha ritenuto degni di conoscere. Ad esempio che in questi giorni il terrore corre tra chi ha deciso di spendere una montagna di quattrini per i diritti televisivi. Senza l’Italia, la mazzata sulla audience, il colpo di maglio sullo share sono assicurati. Come e a chi vendi Brasile-Croazia? A cultori della manovra? A maniaci del vizio solitario?
Piste&Pedane / Tempo di cross: ma dove sono finiti i crossisti?
Mercoledì 15 Novembre 2017
di Daniele Perboni
Autunno: nebbia, fango, vendemmia, inizio del letargo invernale, commemorazione dei defunti, Halloween, bla, bla, bla…. Autunno: Campionati Europei di cross. Argomento più consono da trattare in questa rubrica e su questo giornale e in questa stagione. La prossima edizione di Samorìn (Slovacchia, a pochi chilometri da Bratislava, 10 dicembre) spegnerà ventiquattro candeline. Cominciano, dunque, ad avere una loro tradizione, i campionati. Ma non è la storia di questa manifestazione che ci preme conoscere, anche se potrebbe fornirci argomenti interessanti. Il punto centrale di queste note sono le tappe di avvicinamento all’evento. Il tutto, chiaramente, in salsa azzurra.
I sentieri di Cimbricus / Pensare al calcio come a uno sport
Mercoledì 15 Novembre 2017
di Giorgio Cimbrico
E ora Ventura verrà ricordato come Mondino Fabbri che il Guerino, allora in formato lenzuolo, chiamava il ducetto di Castelbolognese. Per statura, in realtà, il ct della disfatta di Middlesbrough ’66 riporterebbe a Tavecchio, l’altro co-protagonista del disastro che cade a pochi giorni dal centenario della disfatta di Caporetto. A chi legge, la libertà di stabilire paralleli, più o meno improvvidi, tra Tavecchio e il debole primo ministro Paolo Boselli, sostituito dopo il cedimento della IIa Armata, la conseguente rotta, la faticosa ritirata sino alla linea del Piave; o tra Ventura e Cadorna che, da tutti battezzato il Capo, ragionava e decideva con la sua testa, puntualizzando nella corrispondenza con la famiglia che se si era arrivati a simile disastro era per via del paese, del governo, della propaganda pacifista e socialista, oltre naturalmente alla codardia delle truppe che da due anni e mezzo si facevano massacrare nelle battaglie sul fronte dell’Isonzo.
Fatti&Misfatti / Asini e buoi. Da dove cominciamo?
Martedì 14 Novembre 2017
di Oscar Eleni
Carissimi che avete la pazienza di leggere, sono Oscar Eleni collaboratore di siti senza padroni. Notte cupa per l’Italia del pallone fuori dal mondiale. Da dove cominciamo? Dal bue che dà del cornuto all’asino? Beh sembra questa la strada. Rifondare dai vivai. Dai genitori che erano a San Siro e hanno fischiato l’inno della Svezia? Dalle dimissioni di chi comanda adesso. Dovrebbero andare via in tanti e in molti sport nell’Italia che cincischia sempre appena si parla di sport nella scuola. Li avete visti i “migliori” calciatori italiani nelle qualificazioni e poi nel letale spareggio per non andare al mondiale? Tre passaggi in fila? Mai. Cross, mai riusciti, per nano attaccanti. Confusione.
Cinque cerchi / PyeongChang 2018, affidiamoci agli slogan
Martedì 14 Novembre 2017
di Gianfranco Colasante
Non so chi sia l'uomo (o gli uomini) che pensano e predispongono le campagne promozionali del CONI, ma si deve dire che non manchi (o manchino) di una certa paradossale fantasia. Volete mettere lo slogan adottato per PyeongChang 2018 (non lontano dal cagnetto Snoopy, forzato testimonial della squadra di Rio 2016): "L'incredibile non è impossibile"? Se vogliamo, e secondo il CONI, - a guardare i risultati ottenuti nei Campionati Mondiali di quest'anno, ricalcati sullo stesso programma dei Giochi - ad andare sul podio coreano per gli azzurri non dovrebbe essere proprio impossibile, per quanto sia incredibile (qui sotto i risultati mondiali e le tabelle di riepilogo).
I Campionati Mondiali Invernali 2017 - Il podio e gli azzurri
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