I sentieri di Cimbricus / Origini africane per le piu' veloci del pianeta
Sabato 3 Marzo 2018
Una prima volta anche per lo sprint. Percorsi diversi per le tre ragazze che hanno dominato ai Mondiali la distanza più breve, ma tutte con la comune origine nel cuore dell'Africa.
di Giorgio Cimbrico
Primo podio occupato, tutto intero, da donne africane nello sprint più breve che ci sia, i 60 dei Mondiali indoor di Birmingham. Quasi cinquant’anni fa, a Messico, la prima occupazione venne affidata ai 10.000 di Naftali Temu, Mamo Wolde e Mohamed Gammoudi, che rappresentavano tutte le etnie e le diversità del continente; oggi tocca a due ivoriane e a una svizzera di padre congolese: Murielle Ahouré, Marie Josè Ta Lou, Mujinga Kambundji. (Nella foto Iaaf l'arrivo dei 60).
I sentieri di Cimbricus / Abbattere la dittatura degli algoritmi
Sabato 3 Marzo 2018
Proprio un esercizio da vecchi guardare all'indietro? Oppure, come diceva il genovese Gassman, il futuro è solo quello che abbiamo alle spalle? Altro che le revisioni degli algoritmi.
di Giorgio Cimbrico
L’algoritmo dice che nel 2050 il record del mondo dei 100 sarà … L’algoritmo dice un sacco di cazzate. Se vi dicessero che nel 2050 i Berliner saranno diretti da un gatto, ci credereste? Se vi dicessero che nel 2050 il primo ministro sarà Berlusconi, ci credereste? Io sì, perché a Genova pensano che chi ha le orecchie grandi campa a lungo. Avete mai guardato quelle di Silvio? Sono enormi. Con i pezzi di ricambio giusti, andrà avanti per sempre. Una volta i più longevi erano quelli dell’Azerbajan, ora non è necessario spingersi così lontano.
Italian Graffiti / Il commissario Malago' nel fortino della Lega
Venerdì 2 Marzo 2018
Dalla riunione informale di martedì scorso, per la presidenza della Lega di A esce il nome di un "esterno", il banchiere Gaetano Miccichè. Si tratta di una sorpresa o di un segnale?
di Gianfranco Colasante
Non riesco ad immaginare che voto si darà il commissario Giovanni Malagò alla conclusione della sua irruzione nella fossa dei serpenti dei rissosi padroni del pallone. A PyeongChang, al termine dell'avventura olimpica, si era dato un bel 7, trasformando in un mezzo trionfo un risultato di medio profilo. Senza che alcuno avanzasse dubbi. Ma lui è uomo di mondo e sa meglio di tanti altri - specie di coloro che non lo amano, ma per fortuna sono in pochi - che vale pur sempre il detto "Aiutati che Dio t'aiuta". Sebbene stavolta, abile com'è a giocare su più progetti, pare che ne dovrà trascurare qualcuno per dedicarsi anima e corpo a sbrogliare una matassa, quella del calcio, che più ingarbugliata non ce n'è. Ed ha cominciato bene. Un vero martedì da leoni, quello passato a Milano, tra incontri, sorrisi, strette di mano, abbracci e qualche sapiente e studiato colpo di teatro.
I sentieri di Cimbricus / Un torrente di primavera, Vanni di piu'
Venerdì 2 Marzo 2018
Quota 91 con quel sorriso ironico che non l'ha mai abbandonato. Gli amici e i lettori di SportOlimpico gli fanno gli auguri più affettuosi aspettando il prossimo "Greve".
di Giorgio Cimbrico
Oggi 2 marzo, è il compleanno di Vanni Loriga: la quota raggiunta gli assegna un nomignolo che non può che essere gradito a un vecchio militare come lui, Modello 91. È del ’27, l’anno dell’impresa di Charles Lindbergh, della condanna a morte di Sacco e Vanzetti, del primo film sonoro, “il Cantante di Jazz”. Vanni, o Giovanni Maria, è un esempio (senza aggettivi, sarebbero superflui) vivente e operante di una delle massime di Cicerone: memoria minuit si tu non exerceas. Chi sa il latino traduca, avrebbe bofonchiato il professor Chips, insegnante in una scuola britannica tra l’età vittoriana e la prima parte del secolo breve, l’uno e l’altra così immaginari da avere solide fondamenta reali. Non è il caso di tradurre ma solo di sottolineare che l’esercizio consigliato dall’antico oratore ha avuto in questo sardo di profonde e appassionate radici uno dei seguaci più convinti, uno dei discepoli che hanno conquistato un posto accanto al maestro.
I sentieri di Cimbricus / Le stagioni di un eroe del nostro tempo
Giovedì 1° Marzo 2018
Dalla Ferrari a Italia 90, fino a Roma 2024, passando per la Confindustria, l'Alitalia e Italo: la vita ad alta velocità di Luca Cordero di Montezemolo.
di Giorgio Cimbrico
Quell’Italo color amaranto partito con l’inezia di tre ore di ritardo in quel lunedì di un giorno da cani e fermo per guasto (“può capitare”, ha detto il capoufficio stampa della Nuovo Trasporto Passeggeri) nella campagna laziale, con Orte lontana come una Timbuctù, come una Shangri-la, arrivato a Milano Rogoredo nella notte fredda, in fondo a un viaggio che ai vecchi o vecchissimi ha ricordato il lento trascinarsi delle tradotte che portavano l’Armir in Russia, fa guizzare sciabolate di luce su uno dei più grandi protagonisti dello sport italiano (e non solo, naturalmente) di questi ultimi quarant’anni: Luca Cordero di Montezemolo.
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