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Italian Graffiti / Quella serata romana del 17 ottobre 1968 ...
Martedì 16 Ottobre 2018
di Gianfranco Colasante
Domani - mercoledì 17 ottobre - verranno celebrati a Formia i cinquant'anni dalla giornata magica di Ottoz e Gentile ai Giochi del Messico. Non conosco il programma ma sono certo che sarà all'altezza dello spessore dei festeggiati. Per mio conto non ci sarò, e me ne spiace, ma voglio egualmente abbracciare - sia pure da lontano - Eddy e Peppe, dedicando loro un ricordo un po' sfocato ma ancora ben vivido (almeno per me). Lo faccio cominciando col recupero di due "ritratti" su di loro, autori due mostri sacri del giornalismo italiano: Gianni Brera per Peppe e Luigi Gianoli per Eddy. Veri "pezzi" da antologia che si collocano negli scaffali più alti della pubblicistica dedicata all'atletica. Quella nobile e di sapore antico. Per chi volesse, si trovano riprodotti qui di seguito: Brera / Gianoli. Ve li consiglio.
I sentieri di Cimbricus / I giorni che cambiarono il nostro mondo
Sabato 13 Ottobre 2018
Dal 13 ottobre di mezzo secolo fa, il giorno di Temu, l'atletica si ritrovò sgomenta nel futuro. Nessuno l'aveva previsto.
di Giorgio Cimbrico
Cinquant’anni fa, tondi e spaccati, presero il via i giorni che sconvolsero l’atletica, quelli dei 24 record mondiali, di un improvviso che più che a Schubert assomigliava a una turbinosa sonata di Prokofev, forse al lacerante e rivoluzionario free jazz di John Coltrane, un altro manifesto di nuove libertà. Ma non fu un record del mondo a dettare, a imporre questo nuovo ritmo, ma una corsa che diventò un’alba africana, luminosa, inaspettata, subitanea. Messico ’68 iniziò con il giorno di Temu. Portava il nome del sesto figlio di Giacobbe, che si coprì di gloria combattendo contro i Cananei: in ebraico, Naftali significa l’uomo che lotta.
I sentieri di Cimbricus / La ballata dei (nuovi) membri CIO
Venerdì 12 Ottobre 2018
Altri nove membri accolti nel CIO nella Sessione di Buenos Aires. Tra essi, a titolo individuale, Giovanni Malagò.
di Giorgio Cimbrico
Ricordo che 25 anni fa, all’assemblea che votò Sydney sede dei Giochi Olimpici del 2000, l’ufficio stampa del CIO, al tempo presieduto da Juan Antonio Samaranch, marchese Samaranch, mi consegnò un bel volume bianco, rilegato, con le biografie dei membri del CIO stesso. La votazione finale e la necessità d buttare giù, in tempi contratti, le mie 80-100 righe, mi strappò dall’avvincente lettura di quelle vite, di quelle benemerenze.
Piste&Pedane / Antonio La Torre: "non sono un fenomeno"
Giovedì 11 Ottobre 2018
È sicuro il nuovo CT: sa da dove partire e dove vuole arrivare. Soprattutto è uno che ci mette la faccia.
di Daniele Perboni
Piena autonomia assoluta. «Diversamente non avrei accettato». Risponde così Antonio La Torre, da poco più di una settimana a capo del settore tecnico della Federazione, quando chiediamo lumi sul lavoro a cui è stato chiamato. E continua: «Ma sempre nei limiti della regolarità». Non avevamo dubbi. Soprattutto tiene a sottolineare, ancora una volta che «Non sono un fenomeno, non è arrivato il salvatore della patria. Cerco di applicare quello che ho in testa, supportato da una buona squadra e da un uomo come Roberto Pericoli, una garanzia. È preziosissimo, dotato di enorme pacatezza e grande lucidità nell’analizzare ogni singolo aspetto del problema».
Fatti&Misfatti / La solitudine dei numeri secondi
Giovedì 11 Ottobre 2018
"Bei tempi. Pazienza se ci prenderanno in giro per averli ricordati ancora una volta a chi considera solo i primi".
di Oscar Eleni
Da Amblar, località con acqua della Val di Non dove si beve buon vino, per il giorno della memoria. Il Grigo day, raduno per chi non vuol essere un numero primo ma si accontenta di stare bene con i presunti secondi. Siamo sempre meno, anche troppi diranno i compilatori di liste nere, anche la moglie del Grigoletti fa fatica a raggiungere la montagna da dove Franco partiva per trovare la felicità fra le trote, libri di Simenon e i giocatori di morra.
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