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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Piste&Pedane / Infortuni: il male oscuro dell'atletica giovane

Mercoledì 8 Febbraio 2017

rossit-1 2

di DANIELE PERBONI

Sono lì spaparanzato sul divano leggendo la consueta rassegna stampa quando mi balza all’occhio il titolo del Messaggero Veneto: "Italiani ed Europei, Rossit a rischio". Vado a leggere e scopro che la ragazza di Nespoledo, classe ’94, 1.97 di personale, “soffre di un fastidio al bicipite e le è anche stata riscontrata una infiammazione al nervo sciatico”. Nulla di particolarmente preoccupante si direbbe. Però i dubbi restano. Potrebbe anche saltare la stagione indoor, dice l’articolo. In sè questa notizia non farebbe, e non fa, rumore. Che volete. Un piccolo contrattempo in un’atleta di codesta levatura ci sta. Tutto questo, però, si aggiunge ad un’altra notizia letta poco prima e riferita al neo tricolore U-23 Christian Falocchi che nel fine settimana ad Ancona ha saltato 2.25, quinta prestazione europea dell’anno. Che c'entra Falocchi con la Rossit (foto FB), si domanderanno i quattro lettori di questa rubrica?

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TV / Mondiali di Sci: le distratte visioni della Rai

Martedì 7 Febbraio 2017

goggia 2

Partono oggi a mezzogiorno i Mondiali di sci alpino. Della ventina di italiani presenti, la prima a scendere (dopo la prudenziale rinuncia di Christof Innerhofer) sarà Sofia Goggia nel Super-G. I Mondiali capitano in un buon momento per l'intero movimento alpino, testimoniato da 3 vittorie e 23 podi nella gare di Coppa, variamente distribuiti, con prevalenza femminile: per chi ricorda le profonde delusioni di Vail di due anni fa, un deciso balzo in avanti. La più attesa è proprio la Goggia che sul diaro ha già registrato nove podi pur senza mai vincere. Ma fiduciosamente proverà a farlo proprio nelle gare iridate dove è iscritta a quattro prove. Questo l'antefatto. Veniamo al dunque.

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Fatti&Misfatti / Il cuore di Milano e l'attesa dell'alchimista

Martedì 7 Febbraio 2017

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di OSCAR ELENI

Nascosto fra gli alberi del parco romano di piazza Vittorio dove, all’insaputa dei tanti amici della tribù atletica che si ribella all’estinzione, era in programma un raduno di visionari cestomanti davanti alla porta alchemica. Un po’ di tempo fa il marchese Palombara aveva ospitato proprio in quel giardino un alchimista in grado di trasformare il metallo in oro. Sembra proprio che quelli del basket abbiano bisogno di un mago del genere, soprattutto gli imbonitori che urlano le loro radiocronache televisive, per gli illusi che avvisano il navigante di essere entrato nel triangolo dove il basket sembra davvero un altro sport, per tutti quelli che non vogliono credere alla dittatura dell’Emporio Armani, per i pochi che, pur assistendo al rito esoterico, intanto provano a leggere quello che hanno dichiarato Buzzavo al Corsera, Recalcati su tanti giornali, perché da due che in carriera hanno vinto tanto si potrebbe davvero imparare qualcosa.

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Saro' greve / L'esempio virtuoso di Athletic Elite. Parliamone.

Lunedì 6 Febbraio 2017

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di VANNI LORIGA

Questa volta non potrò “essere greve”, ma mi corre addirittura l’obbligo di essere “bravo”. E spiego i motivi della mia provvisoria conversione, Negli ultimi tempi, cioè in occasione dei primi appuntamenti della stagione indoor, si sono lette buone notizie relative alla nostra velocità, A titolo personale mi ha fatto estremo piacere apprendere che Giovanni Cellario ha coperto la distanza dei 60 metri in 6”60, risultato peraltro ottenuto anche da Massimiliano Ferraro. Ho citato per primo Giovanni perché conosco bene il suo allenatore che è anche suo padre. Parlo di Gianpaolo, che fu mio soldato alla Compagnia Atleti alla Cecchignola, anche lui velocista da 10”4 ed azzurro nel 1965, nel periodo della naja quando ci allenavamo con Enzo Rossi (ed il quegli anni volava soprattutto un certo Sergio Ottolina …)

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Italian Graffiti / Roma 2024 e gli ultimi soldati giapponesi

Domenica 5 Febbraio 2017

raggi-italia

Non viene altro termine di paragone che richiamarsi agli ultimi soldati giapponesi che, abbandonati sugli atolli del Pacifico, si sentivano ancora in guerra decine di anni dopo la conclusione del conflitto. Stiamo parlando di due valorosi colleghi della Gazzetta dello Sport - Valerio Piccioni a Roma e Fausto Narducci a Milano - che, caparbiamente, non perdono occasione per rinfocolare la frustra faccenda della rinuncia alla candidatura di Roma ai Giochi del 2024. Rinuncia, del tutto legittima e sostenuta, checchè se ne pensi, dal totale disinteresse della cittadinanza, firmata dal sindaco Virginia Raggi e votata dal consiglio comunale. Tra l'altro, in piena aderenza col programma elettorale del Movimento 5S. Tutto qui. Ma pare che queste considerazioni, per i citati colleghi, non abbiamo valore alcuno.

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