Fatti&Misfatti / Il buon anno ('25) non si vede dal mattino
Lunedì 30 Dicembre 2024
“Vattene pure 2024, noi ci teniamo il super Velasco di Parigi con le grandi pallavoliste, ci godiamo le sciatrici che salvano chi dirige e non sa rispondere quando si scopre che nel settore maschile siamo alla palla di neve e non più alla valanga.”
Oscar Eleni
In tuta da lavoro tenendo a giusta distanza il barbagianni che cerca fra 20 milioni il ragno topo capace di tener lontani i corteggiatori della segretaria di un club esclusivo appena aperto nella bella Milano. Ci vogliono molti soldi per avere questo rifugio all’inglese e il consiglio sta decidendo se oltre alla signora Fornero, ex ministro in lacrime, odiata il giusto, amata poco dagli esodati, ora voce vera della televisione, ma anche seminatrice che raccoglie belle verdure nell’orto del Canavese, sia il caso di accogliere nella casa che fu dei Versace anche il povero Fonseca appena liquidato dagli americani del Milan che volevano battere gli amici americani che si stanno mangiucchiando la Roma.
Duribanchi / In memoria di un vero "vizioso" di sport
Venerdì 27 Dicembre 2024
“Gianpa è stato un Mozart del giornalismo e un onnivoro dello sport. Era per certi versi un ‘rossiniano’ che ispirava simpatia per il suo aspetto fisico e per come si poneva. Ma soprattutto era l‘ultimo grande del ‘mestieraccio’ in via di estinzione.”
Andrea Bosco
“Ormai da qualche tempo non stava bene in salute, ma abbiamo avuto fortuna e ce lo siamo goduti ancora a Natale”, ha spiegato il figlio Timothy, collega del Corriere della Sera. Il verbo usato da Timothy è quello più appropriato. Gianpaolo Ormezzano, torinese, classe 1935 che se n'è andato nella sua città a 89 anni, era un collega che ti “godevi”. Eterno ragazzaccio, talentuoso, un vulcano di idee e una capacità nello scrivere da fuoriclasse.
I sentieri di Cimbricus / "Tristezza, per favore va' via"
Venerdì 27 Dicembre 2024
“Come dicevano gli antichi greci, credo che Gianpaolo Ormezzano avesse dentro 'o daimon', ma era un demone allegro, simpatico, divertente, perfetto per lasciare tracce indelebili, per fornire racconti che venivano tramandati.”
Giorgio Cimbrico
La giornata tipo ad Atlanta 1996 prevedeva, per via del fuso, una sveglia all’alba, una colazione da rincoglioniti, un tentativo di avviare la macchina e il cervello. GPO non aveva di questi problemi: arrivava pimpante, in calzoncini molto corti e una canottiera traforata stile maratona anni Settanta: dai buchi spuntavano peli e capezzoli.
Duribanchi / Buon Natale proprio a tutti, ai belli e ai brutti
Martedì 24 Dicembre 2024
Buon Natale a chi crede, a chi è dubbioso e a chi proprio non crede che a se stesso. Dopo duemila anni il Natale resta una istituzione: è poesia, è una sensazione, è una riflessione. Fa bene allo spirito. E fa bene a tutti.
Andrea Bosco
Buon Natale a tutti. Anche (anzi soprattutto) a quelli che ci stanno sulle scatole. Buon Natale ai politici beoti che (anche in Senato) tengono durante il concerto diretto dal maestro Muti, il telefonino acceso, beccandosi giustamente i suoi rimbrotti (in napoletano). Ma che gente siete? Ma vi piacerebbe che durante uno dei vostri interventi (del cavolo, per lo più) in Parlamento arrivasse qualcuno con pifferi e trombette a disturbarvi mentre parlate? Questo avete fatto, cari incivili. Ma buon Natale anche a voi.
Fatti&Misfatti / Petrucci azzecca il tiro da quattro (mandati)
Lunedì 23 Dicembre 2024
Una bella vittoria che lo conferma al potere per la sua squadra, un successo che ci conforta anche se non siamo proprio sicuri che i sogni del presidente rieletto si possano realizzare. Visto che la realtà è al nero di seppia.
Oscar Eleni
Confuso dalle festività nel parco delle scimmie, aggrappato al sacro ginepro, cercando una risposta fra direttori di rete e di giornale, cercando di capire perché il torello in allenamento merita un titolo a tre colonne e un record la breve per accontentare i soliti noiosi, nascondendo nell’altrove delle pagine i 90 anni di Giusi LEONE velocista stupenda, bronzo olimpico sui 100 a Roma lei che sui 200 avrebbe fatto cose grandissime se chi allenava non avesse ascoltato chi considerava non adatto alle donne il lavoro per poi arrivare oltre il muro della maratona, un po’ quello che nel nuoto aveva dimostrato la CALLIGARIS.
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