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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





www.sportolimpico.it

Piste&Pedane / Ma Doha e' sempre piu' la' ...

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Giovedì 5 Settembre 2019

 

doha-mascot

 

Una volta tanto proviamo a non prenderci troppo sul serio tentando di mettere in versi le vostre e le nostre attese. Per la musica fate voi, chiedendo semmai scusa a Rino Gaetano e alla sua ironia.

 

Daniele Perboni

 

Chi vive in caserma
Chi mangia alla mensa
Chi corre su strada
Chi salta lontano
Chi pensa a Bruxelles ....

Ma Doha è sempre più in là ..., sempre più in là ...

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Fatti&Misfatti / Sotto la muraglia canta soltanto il Gallo

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Giovedì 5 Settembre 2019

 

gallinari-1 


Abbiamo in tasca un biglietto per il pre-olimpico del prossimo anno che almeno consola, anche se restiamo squadra di seconda fascia e nel 2020 non avremo innesti che possano cambiare le cose.

Oscar Eleni

Dalle colline del Barolo per bere abbastanza, dimenticare quasi tutto, anche se l’Italbasket al mondiale cinese ha fatto bene le due partite finte contro Filippine (108-62) ed Angola (92-61), si è difesa fino a quando ha potuto contro i molossi colossali della Serbia (77-92), uno squadrone che per 25 minuti ha dovuto davvero preoccuparsi che il fiume di Wuhan, dove si giocherà la seconda fase del mondiale a banda larga, potesse diventare azzurro come quello che s’incrocia con l’acqua dell’Han sotto la pagoda della gru gialla.

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Italian Graffiti / Nel nome di Giuanbrerafucarlo

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Mercoledì 4 Settembre 2019

 

giorgetti-1

 

Nasce il nuovo Esecutivo, esce discretamente di scena Giancarlo Giorgetti, l'uomo che ha provato a cambiare la struttura dello sport italiano. Lo ha fatto ricordando un brano di Gianni Brera (lo trovate qui riprodotto) che ci riporta alle nostre radici. Una maniera inusuale, ed elegante, per distinguersi dal becerume dilagante. Apprezzabile. 

 

Gianfranco Colasante

 

"Orgoglioso per quanto ho fatto per lo sport". Sintesi estrema, ma in qualche maniera comprensibile. Sto parlando del già sottosegretario Giancarlo Giorgetti. Lo ha detto due giorni fa sulle rive del lago di Varese - sede della Canottieri, alla Schiranna -, mentre lasciava Palazzo Chigi e gli incarichi di Governo. Scelta apprezzabile per un "vero" ministro dello sport che da quella poltrona ha provato ad avviare una riscrittura di regole attesa da decenni: preferisco così, riscrittura delle regole, più che rincorrere la magniloquenza vuota di "riforma", termine che sottintende tutt'altra faccenda. Una riforma richiede tempi molti lunghi e non si fa certo per decreto, col capoverso di un contratto. "Avevo iniziato proprio da qui, un anno fa, assistendo ai campionati tricolori di canottaggio".


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I sentieri di Cimbricus / La dimensione del caleidoscopio

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Lunedì 2 Settembre 2019

 

doha-medals

 

Amici, concittadini, prestatemi le vostre orecchie: io non sono qui per lodare i Mondali (prossimi venturi), ma per dubitarne, prendendo l’atteggiamento cogitabondo di una statua di Rodin.

 

Giorgio Cimbrico

Siamo dentro a un caleidoscopio: la disposizione casuale delle pietrine, a ogni giro impresso alla struttura, mi ha sempre affascinato, ho ritrovato quelle combinazioni cromatiche in Kandinsky, in Klee. E così mi è nato il desiderio di scrivere i nomi degli atleti e delle atlete su sassetti, su frammenti di vetro colorato, e di ruotare, ripetendo l’esercizio gara per gara del programma di Doha (nella foto, le medaglie). Nella sua insensatezza può essere la modalità più sensata per ottenere un buon pronostico. Il caso è l’unica unità di misura. E lo spirito della lampada, servizievole se preso per il verso giusto, è irraggiungibile.

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I sentieri di Cimbricus / Proteste e sospetti sulla piattaforma Diderot

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Mercoledì 4 Settembre 2019

 

coleman-doping

 

I signori del doping non abdicano mai nè rinunciano al potere della confusione: più aumentano le sigle in causa, meno si fa chiarezza. Come insegnano gli ultimi casi, da Coleman a Sun Yang. E se ricominciassimo daccapo?

 

Giorgio Cimbrico

A furia di blaterare di tolleranza zero, tutti sono diventati di manica larga come il sontuoso vestito indossato dal mandarino Fumanchu. Per tutti, intendo la Wada, la sorella americana Usada, la Aiu, che sta per Athlerics Integrity Unit: stando al nome,  da l’idea di essere costituita da commandos pronti a tutto pur di debellare il cancro del doping, la mala pianta delle pratiche illecite.

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