Atletica / Si aprono gli Europei ... su pista
Mercoledì 27 Giugno 2012
Cade l’ultima barriera: sull’esempio dei Mondiali anche gli Europei diventano biennali. E non solo. La più antica manifestazione continentale (la prima edizione, nel lontano 1934, si tenne a Torino, ospitata in un nuovissimo stadio Mussolini con pista da 441 metri, demolito in occasione di Torino 2006) cerca di rinnovarsi, chiamando l’atletica europea – schiacciata nella morsa di americani (velocità) e africani (fondo) – ad un esame di maturità, da oggi a domenica, sulla pista di Helsinki. E per farlo lascia i suoi ritmi un po’ compassati seguiti finora, per assumere le immediatezza di un meeting, sia pure articolato in più giornate, pur con qualche concessione alle esigenze televisive non proprio felice. Ma tant’è, se lo sport deve proporsi come bene di consumo, è d’obbligo la sperimentazione di strade nuove. Quella tentata dall’EA di Hansjörg Wirz – un presidente con il quale non sempre è facile trovarsi in sintonia – va in tale direzione. D’altro canto, un intervallo di quattro anni tra una rassegna e l’altra è ormai diventato spazio troppo ampio, tanto più a fronte di carriere atletiche sempre più brevi.
Atletica / Il record spaziale di Eaton
Lunedì 25 Giugno 2012
Non capita tutti i giorni (e neppure tutti gli anni), ma questo decathlon di Ashton Eaton – 9039 punti (come dire appena l’inezia di 13 in più) – scavalca il precedente record del ceco Roman Sebrle ottenuto nel 2001 e fila direttamente a posizionarsi sugli scaffali più alti della storia. Complici i Trials di Eugene, dove sta prendendo corpo la squadra olimpica USA, il limite mondiale del 24. studente dell’Oregon ha aperto un’epoca nuova. Tanto più che alle spalle del nuovo primatista, staccato di 656 punti (un abisso!), è finito il doppio campione mondiale 2009 /2011, il texano Trey Hardee (in occasione della seconda gara iridata, Hardee precedette in rimonta proprio Eaton con 8607 a 8565 punti). Un’impresa, quella di Eaton che, per certi versi, ha ricordato il 17.enne Bob Mathias quando, alla vigilia di Londra 1948, ottenne il suo primo mondiale nel decathlon, come premessa al titolo olimpico. Un’era fa, certamente, ma la coincidenza è venuta alla mente di tanti in America, ultima frontiera per il decathlon, la “gara delle gare”, che va sparendo e che in Europa trova sempre meno praticanti di qualità.
Scherma / Europei in punta di fioretto
Domenica 24 Giugno 2012Nessun campanello d’allarme, ma i Campionati Europei di Legnano, schiacciati tra le ultime gare di Coppa del Mondo e in attesa dei Giochi, qualche perplessità l’hanno pure sollevata. Due sole medaglie d’oro, ben lontano dalle sette riportate dalla squadra russa, costituiscono in ogni caso una sottolineatura negativa alla quale non eravamo avvezzi da tempo. In ogni caso, a luci spente, resta ancora una volta la scherma la forza trainante dello sport azzurro in prospettiva olimpica. Risultati, nel complesso, nella norma, con qualche sgradita contro-performance e una ribadita superiorità nel fioretto – uomini e donne – sempre e comunque ai danni della Francia, il ché non può che compiacere.
CONI / Consegnato il tricolore a Valentina Vezzali
Venerdì 22 Giugno 2012“Certo, è bello partecipare. A volte si vince, a volte si perde …, ma riuscire a non perdere sarebbe meglio”. Con queste parole il presidente Giorgio Napolitano ha chiuso la cerimonia tenuta in mattinata al Quirinale, incentrata sulla consegna della bandiera Valentina Vezzali che, il prossimo 27 luglio, la porterà nella cerimonia inaugurale delle XXX edizione dei Giochi Olimpici. Ma anche a Oscar De Pellegrin, l’arciere designato per l’apertura delle ParaOlimpiadi che si terrà il 29 agosto. Una cerimonia nella quale una certa sana retorica non poteva mancare, condita anche da qualche lacrima di commozione. Specie da parte della fiorettista, calatasi nella parte con la stessa determinazione sciorinata in pedana. “Quanto pesa oggi, questa bandiera. Ma a Londra sarà molto più leggera, sostenuta da tutta l’Italia”, le sue parole, mandate un po’ a memoria per non perdere neppure una battuta. Sentimenti, che una volta tanto, non è difficile condividere.
Calcio / Il ritorno delle 'bianche casacche'
Mercoledì 20 giugno 2012
In tempo di Europei, non sono stati in molti ad accorgersene. Certo, in questi torridi giorni di inizio estate, l’attenzione era tutta per la Nazionale di Prandelli che tenta una (improbabile) replica dell’unico successo in bacheca, capitato nel fatidico e lontano ’68. Certo, tra inopportune evocazioni di “biscotti” (proprio noi, con cinque/sei processi aperti per corruzione, scommesse più o meno lecite e compravendite taroccate, siamo riusciti a far ridere tutto il mondo: ma il senso del ridicolo il calcio italiano lo ha smarrito da tempo) e insondabili bizze di Balotelli, al quale i compagni di gioco devono chiudere la bocca a forza dopo ogni gol, non restava molto interesse per “l’altro” calcio. Quello un po’ più modesto (una volta, si diceva provinciale) che, dopo i play-off della Prima Divisione, ha visto i “bianchi” della Pro Vercelli (per l’occasione in completa tenuta … gialla) battere il Carpi e – dopo 64 anni – tornare nella serie B del calcio professionistico. Assieme agli abruzzesi del Lanciano.
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