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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





PyeongChang 2018 / (9) L'ossessione della "doppia cifra"

Domenica 18 Febbraio 2018

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di Gianfranco Colasante

A PyeongChang il giro di boa è già stato doppiato: oggi, nona giornata di gare, è stata assegnata la medaglia n. 60. Per completare il programma ne restano 42. Una nona giornata priva ancora di sussulti da parte degli italiani, il cui miglior risultato resta il settimo posto nella staffetta del fondo, gara che in passato (ricordate Lillehammer?) ci aveva abituato a ben altre emozioni, tanto per usare un termine molto in voga in casa CONI. Dove si mira sempre alla "doppia cifra", quel traguardo minimo delle 10 medaglie fissato da Giovanni Malagò, traguardo che per ora hanno tagliato nove rappresentative. Per un medagliere sempre più dominato dalla Norvegia (26) davanti a Germania (18) e Canada (16).

Qui i risultati completi e il medagliere dopo la 9. Giornata.

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PyeongChang 2018 / (8) Solo piazzamenti per le azzurre

Sabato 17 Febbraio 2018

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di Gianfranco Colasante

Un sabato bestiale per le azzurre in corsa per le medaglie. Non è andata bene in Super-G ed è franata Arianna Fontana nei 1500. Le nove gare di giornate danno un vero scossone al medagliere, con la Norvegia che - dall'alto dei suoi 22 podii - prende il largo sulla Germania e sul Canada. Sottotono gli Stati Uniti (non soltanto per colpa di Lindsey Vonn) che non hanno ancora raggiunto la doppia cifra. Proprio l'obiettivo che s'era posto Giovanni Malagò - un po' distratto dalle vicende del calcio - il cui conseguimento pare ora affidato a prestazioni fuori della norma, come il riscatto di Sofia Goggia e delle altre discesiste. Fermo così il conteggio della prima settimana a sei medaglie (ma due sono d'oro, e questo non accadeva dai tempi di Torino 2006, quando Malagò giocava ancora a calcetto all'Aniene), si può confidare almeno in quelle a venire delle staffette femminili (sempre loro ...) nello Short track - dove siamo già nella finale a quattro - e nel Biathlon, con un'occhiata anche al quartetto "misto".

Qui i risultati completi e il medagliere dopo l'8. Giornata. 

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Saro' greve / Quando il "generale d'acciaio" sbaglio' il colpo

Sabato 17 Febbraio 2018

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di Vanni Lòriga

Siamo in tempo di Giochi Invernali ed un Sito dedicato alle Olimpiadi non può non contribuire pubblicando qualche notiziola, magari poco nota e talora dimenticata. La prima medaglia azzurra (che apre la annunciata doppia cifra finale) è giunta dal Biathlon, firmata dal cosiddetto “gigante buono” Dominik Windisch. Preso atto che sento e leggo cose straordinarie (qualche sapientone ci ha rivelato che esistono le mutande riscaldate, certo preferibili a quelle surgelate) voglio fare il sapientino e trattare un po’ delle gare multiple, cioè quelle terminano con la parola “athlon” (gara, lotta) e con un prefisso che ne indica il numero.

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Fatti&Misfatti / Mentre il coro canta "Passame er sale" ...

Sabato 17 Febbraio 2018

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di Oscar Eleni

Mimetizzato da scarpa chiodata nella bottega fiorentina di Stefano Bermer in Borgo san Frediano. Incantato dalla storia scritta per Sportweek da Carlo Annese sul sessantenne attore inglese Daniel Day Lewis. Tre premi Oscar. Un gigante. Bello ritrovare uno che scriveva anche bene di basket nelle giornate fiorentine della Coppa Italia dove il motivo ricorrente per le favorite vergognosamente eliminate è quello del Barbarossa. “Passame er sale”. No, niente vino per chi ha disonorato maglie di cui se ne strafotte. Certo brave le avversarie che hanno smascherato questi soldatini di sventura, ma dopo aver fatto i complimenti alla bellissima Cremona del Meo Sacchetti, alla Torino peccatrice e rielaborata, ben diretta dall’esordiente Galbiati, dopo aver scoperto in Sodini l’allenatore dell’anno per il lavoro fatto su Cantù, dentro e fuori dal campo, lasciateci un attimo per trovare tutte le parole giuste che dovrebbero mandare al rogo Avellino, povero Pino Sacripanti diventato bersaglio, Venezia, ah Venezia, Milano, ohibò ragazzi Armani.

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PyeongChang 2018 / (7) Michela Moioli, la vita presa a salti

Venerdì 16 Febbraio 2018

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di Gianfranco Colasante

Quasi una perifrasi dell'italiano medio dei giorni nostri, questo Snowboard, tanto più il Cross: ti costringe a salti continui e sorpassi imprevedibili, attento a contatti indesiderati e aggrappato alla speranza di restare in piedi, almeno fino al traguardo di giornata. E' quanto è riuscito oggi al Bokwang Park alla bergamasca Michela Moioli che ha portato alle casse del CONI (che, a loro volta, la compenseranno con 150.000 euro, speriamo non in buoni acquisto di prodotti Armani ...) la seconda medaglia d'oro di una spedizione che comincia a mostrare qualche crepa. In particolare nel reparto sci, tradizionali o stretti, fate voi. Anche se nell'alpino la fortuna dell'imprevidibilità, con la complicità della neve, proprio non ha dato una mano: per conferma chiedere a Dominik Paris, quarto per 54/100 giovedì in Discesa, settimo oggi in Super-G. O, se preferite, a Manuela Moelgg, che in Gigante da prima s'è ritrovata ventitreesima. Ma torniamo a Michela Moioli, fresco oro di giornata.

Qui i risultati completi dopo la 7. Giornata.

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