Amarcord / Quella prima volta dello Zauli Memorial ...
Lunedì 25 marzo 2013
Nel prossimo dicembre cadrà il cinquantenario della morte di Bruno Zauli, il più colto uomo di sport che l’Italia abbia avuto. Si deve in gran parte a lui – atleta, medico, giornalista, dirigente, pedagogista, scrittore – la celebrazione dei Giochi Olimpici di Roma ’60. Ma, soprattutto, la ricostruzione dello sport italiano spazzato dalla guerra, il cui traguardo più luminoso (e perduto) resta l’ingresso dello Sport nella Scuola. Molti furono gli attestati per onorarlo dopo la morte – dalla dedica a suo nome della Scuola di Formia alla intitolazione della Coppa Europa – ma, sul piano agonistico, a ricordarlo fu solo il CUS Roma con un meeting organizzato all’Acquacetosa, la casa dell’atletica romana, il 27 settembre 1964, a dieci mesi dalla scomparsa.
Cultura / Una biblioteca per ricordare Pietro Mennea
Sabato 23 marzo 2013
Nella cornice paleocristiana della Basilica di Santa Sabina, all’Aventino – un luogo di grande suggestione –, il popolo dell’atletica ha porto il suo ultimo, commosso, saluto a Pietro Paolo Mennea, scomparso nel primo giorno di primavera. Un campione raro, introverso e macerato, non compreso pienamente nella sua grandezza, sovente più criticato che esaltato. Una perdita grave. Che soprattutto colpisce coloro che nell’atletica, “il culto dell’uomo”, individuano i valori più autentici dello sport. Come testimoniava, oggi, la folla, le centinaia di persone comuni, quelli degli spalti, per capirci, a testimoniare quanto avesse dato alla gente questo ragazzo del sud che aveva voluto sfidare i propri limiti, non solo fisici.
Atletica / E' morto Pietro Mennea, un campione raro
Giovedì 21 marzo 2013
La scomparsa repentina di Pietro Paolo Mennea (avvenuta oggi in una clinica romana dov’era ricoverato da giorni) è lutto che colpisce nel profondo l’intero sport italiano. Tanto è vero che il presidente del CONI Giovanni Malagò ha voluto che la camera ardente fosse allestita al Foro Italico. La “freccia del Sud” (era nato a Barletta il 28 giugno 1952), per continuità e qualità di risultati, è stato infatti unico al mondo in un settore, quello della velocità, che usa bruciare rapidamente i suoi re. Un uomo difficile, un campione raro. Alle spalle quasi vent'anni di carriera, costruiti giorno per giorno sui pilastri di una volontà e una determinazione ferree. Una perfetta macchina da corsa messa a punto in anni di allenamenti solitari. In simbiosi con un allenatore altrettanto caparbio e scontroso, il marchigiano Carlo Vittori, al quale lo legava un insondato rapporto non sempre in sintonia.
Scherma / La scomparsa di Stefano Simoncelli
Mercoledì 20 marzo 2013
Nella notte tra martedì e mercoledì si è spento a Frascati Stefano Simoncelli, medaglia d’argento a Montreal ’76 nel fioretto a squadre. Aveva 67 anni essendo nato a Grottaferrata il 12 novembre 1966. L’anno prima, ai Mondiali di Budapest, aveva riportato il bronzo sempre nel fioretto a squadre. Pur senza lasciare la scherma (aveva continuato ad insegnare per anni nella palestra aperta nel 1954 dal padre Cesare, dal quale aveva ricevuto i primi rudimenti dell’arte), aveva trovato collocazione presso l’Ufficio Legislativo del CONI dove si occupava, per lo più, di normative e regolamenti.
CONI / Anche la "Casta" al botteghino per entrare allo stadio ...
Martedì 19 marzo 2013
”Al fine di evitare strumentalizzazioni su favori e privilegi riservati ai parlamentari”, il CONI ha stabilito di “non rilasciare più la concessione della tessera riservata” ai deputati e senatori. Questo il tenore del comunicato stampa che spedisce la Casta (e, speriamo, le migliaia di assimilati) in fila al botteghino. Malgrado la lingua un po’ pasticciata (che confonde “onorevoli” con “deputati”), la notizia è di quelle che ci si poteva attendere dal nuovo corso Malagò-Roberto Fabbricini, gente seria impegnata a restituire credibilità e respiro al Comitato Olimpico. E che va, soprattutto, a tranciare di netto una brutta e consolidata consuetudine, un modo di agire retrogrado e censurabile. Alimentato da odiosi privilegi e da piccoli favori. Non casuale, poi, che capiti a un mese esatto dalla elezione della nuova dirigenza. Un bel modo per celebrare.
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