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Osservatorio / Candidature olimpiche e manuale Cencelli
Mercoledì 1° Agosto 2018
Soluzione all'italiana per non lasciare nessuno scontento tra le tre regioni unite dalle Alpi ma divise dalla politica.
di Luciano Barra
Ancora una volta l’italianità pare averla fatta in barba a tutti. Mi riferisco alle candidature olimpiche. Per chi aveva letto i manuali CIO nelle diverse versioni, fino a quella dell’Agenda 2020, ora deve rivedere tutte le teorie di management e pianificazione. L’Italia ha introdotto nel mondo olimpico un nuovo manuale: il manuale Cencelli, dal nome di Massimiliano Cencelli, funzionario della DC che marchiò il sistema di suddivisione delle poltrone all’interno delle varie correnti della Democrazia Cristiana.
I sentieri di Cimbricus / Il mistero della borsa chiusa nel caveau
Nella cupa Berlino post-olimpica degli anni Trenta, tra divise brune, sospetti e complotti, ribellione e riscatto.
di Giorgio Cimbrico
“La sta aspettando, Sturmbannführer”. Seifred entrò senza bussare. L’Obergruppenführer Liss era seduto dietro la scrivania, il sigaro Mercator stava esalando gli ultimi sbuffi di fumo nel portacenere di cristallo di Boemia. “Si sieda, Seifred. E vediamo di procedere senza preamboli, senza perdite di tempo. Ho scelto lei non per lo stato di servizio: negli anni Venti qualche ombra, qualche simpatia per l’altra parte c’è. Ma dopo, tutto bene. Impeccabile, dice, vero? C’è una consegna da fare, delicata, importante. Potrebbe bastare, vero? Qui nelle SS gli ordini non si discutono e il mio onore si chiama fedeltà, non è vero?”, gracchiò Liss rivolto alla fibbia della cintura.
Fatti&Misfatti / Le missioni impossibili di piena estate
Lunedì 30 Luglio 2018
Da Glasgow a Berlino ecco le settimane europee degli sport nobili, come deciso dalle TV. Con un occhio al basket.
di Oscar Eleni
Dalle colline vietnamite di Bana per una passeggiata sul ponte costruito a 1400 metri di altezza, sostenuto da mani gigantesche, provando la stessa impressione dei tempi in cui i pivottoni dell’URSS facevano sembrare un mandarino la palla da basket, nei giorni in cui sognavi Chamberlein e Russell prima di Alcindor Jabbar o il Tim Duncan scoperto ai Duchi d’Aosta prima ancora di essere mago per San Antonio che lo aveva portato all’anello. Avendo letto che in questi giorni il record d’incassi per i film in uscita lo ha fatto Tom Cruise, senza controfigura, nell’ultima versione di Missione Impossibile, questa gita sulla catena degli Annamiti che unisce Laos, Cambogia e Vietnam ci è sembrata salutare.
Saro' greve / Le medaglie di legno diventano di pura roccia
Lunedì 30 Luglio 2018
A margine della bella iniziativa organizzata da Livio Berruti e sostenuta dalla Bolaffi: premiati i "famigerati" quarti posti.
di Vanni Lòriga
Non potevo mancare, mercoledì scorso, alla consegna delle Medaglie di Roccia, una originale ed innovativa cerimonia svoltasi a Torino presso la Sala Bolaffi in via Cavour. I motivi sono molteplici e vedo di riassumerli.
1) Sono stato invitato da Livio Berruti, che ai suoi innumerevoli titoli sportivi aggiunge quello di essere il Presidente del “Challenge Stellina Race”, importante gara internazionale di corsa in montagna promossa e sostenuta dalla Bolaffi.
2) La Bolaffi, la più importante impresa a livello mondiale della filatelia, intende con questa gara ricordare Giulio Bolaffi che, con lo pseudonimo di Aldo Laghi, fu mitico comandante partigiano in quelle zone della Val di Susa.
Italian Graffiti / Riforme: Federcalcio batte CONI 3 a 0
Sabato 28 Luglio 2018
Foro Italico tra l'incudine del Calcio e il martello del Governo. Non vorremmo che a rimetterci sia lo sport olimpico.
di Gianfranco Colasante
Malgrado il giubilo ufficiale ("missione compiuta" avevano commentato dal Foro Italico) sugli esiti del doppio commissariamento di Lega Calcio e FIGC, le cose stanno andando in tutt'altra direzione. Ferma la nomina in Lega di Gaetano Miccichè, consigliere di Urbano Cairo in RCS (il tempo dirà se è stata l'indicazione più opportuna affidarsi ai banchieri), le cose si vanno complicando in via Allegri. Dove i desiderata di Malagò stanno mettendo in difficoltà più che in imbarazzo il commissario Roberto Fabbricini che, a quanto si dice, non vedrebbe l'ora di andarsene. Tanto più - ma pare che i solerti commentatori l'abbiano dimenticato - fino a nuovo ordine del ministro dell'economia Tria, resta soprattutto presidente di CONI-Servizi. Ed aver esposto il suo dirigente più autorevole a una serie di sgradevoli stop, non torna proprio a credito di Malagò.
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