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Italian Graffiti / Oddio, il CONI e' diventato un quadratino
Venerdì 31 Maggio 2019
Com'è noto, se la temuta Troika non è stata (ancora) mandata dall'UE a vigilare sui nostri disastrati conti pubblici, un'altra ben più agguerrita ha preso possesso del corridoio di sinistra al piano nobile del Foro Italico. E s'è messa subito al lavoro.
Gianfranco Colasante
Non so quanti se ne siano accorti: ma alla vigilia delle elezioni europee - scelta temporale voluta o meno, non è dato sapere - la società pubblica "Sport e Salute spa" che il traballante Governo M5S/Lega ha voluto in sostituzione della "CONI Servizi spa", ha mosso il suo primo passo. E lo ha fatto con un perentorio Ordine di Servizio col quale ha "ridisegnato" compiti e funzioni, graficamente rappresentato da uno schema nel quale, a colpo d'occhio, risulta che d'ora in avanti il CONI, con la sua storia ultra-secolare, con i suoi mille successi e i suoi non pochi errori, figurerà confinato in un semplice quadratino laterale, neppure tanto in evidenza. Il tutto a firma del dottor Rocco Sabelli, un manager estraneo all'universo sport calato al vertice della SS, della quale detiene in contemporanea i gradi di presidente e AD. Miracoli della competenza.
Piste&Pedane / In atletica 2+2 non sempre fa 4
Lunedì 27 Maggio 2019Tra iperboli e qualche esagerazione, rileggiamo come è stato accolto da media e neofiti il 9”97 ventoso del giovane Filippo Tortu, arruolato a forza nella categoria dei “nuovi eroi” del nostro tempo.
Daniele Perboni
Premessa: siamo più che felici, come tutti del resto, per l’eccellente risultato ottenuto dal giovane Filippo in quel di Rieti, venerdì 24 maggio (9”97/+2,4). Personaggi, dentro e fuori la pista, come il lombardo/sardo/brianzolo mancavano da tempo in seno all’atletismo italiano. Bello, bravo, giovane, educato, veloce, idolo ideale per un pubblico che spazia dai più giovani (gli spalti di Rieti stanno lì a dimostrarlo) a mamme e nonne. Fortunato per via di Madre Natura che lo ha fornito di fibre bianche e capacità non comuni a tutti. Una famiglia alle spalle che lo segue, sostiene, incita, lo aiuta in ogni piega della vita. Padre allenatore e organizzatore di un sistema/società che gli sta pianificando ogni lembo di quella che si prospetta una luminosa e remunerativa carriera.
Fatti&Misfatti / La triste ballata della luccicanza
Lunedì 27 Maggio 2019
Non girateci intorno, non inventiamoci imprese come chi urla sapendo di mentire, la Milano pur senza James non poteva davvero farsi eliminare da Avellino. Quelli, i lupi, ne hanno viste davvero di tutti i colori: crisi economica, infortuni a catena.
Oscar Eleni
Dal lago St.Mary, Montana anche se nel libro era Colorado, dove hanno girato gli esterni di Shining, l’horror superbo di Kubrick che cercava di rifarsi delle amarezze critiche e di botteghino dopo lo stupendo Barry Lindon. Caro Stanley dopo l’ultima Cannes sarebbero con te Bellocchio e Almodovar. Siamo andati a cercare la luccicanza che tormentava il figlio di Jack Nicholson, Torrence, lo scrittore inaridito, nelle sale deserte di quell’albergo isolato fra tempeste di neve. Come quel bimbo anche noi abbiamo cercato nell’amico immaginario che ci portiamo dentro, gelosi di quella luccicanza che faceva vedere presente, passato e futuro e troppe morti ora che siamo più tristi senza Vittorio Zucconi anche se a Sydney ci compativa per come l’Italia si faceva sculacciare dagli USA.
I sentieri di Cimbricus / Il calcio sbranato, e non solo
Lunedì 27 Maggio 2019
Si annuncia la Champions prossima ventura. La filosofia che la ispira è quella del numero chiuso, regola aurea dello sport professionistico americano, e degli imbonitori che più che lo spettacolo (?) inseguono il profitto a tutti i costi. Che ne sarà del calcio che abbiamo amato?
Giorgio Cimbrico
Boston 2010, XXI Supercoppa, uno di quegli Urania di cui ci siamo riempiti la casa: gli uomimi veloci, il franco tiratore che ha a disposizione tre pallottole, il giavellottista che aspetta al varco chi corre verso il touchdown, il campo di gioco tracciato in tre isolati della città, la palla chiusa dentro una tasca nel giubbotto corazzato, la audience televisiva che sale alle stelle, la pubblicità venduta a peso di diamanti. Quando l’ho letto, mi divertivo proprio come quando mi imbattevo in racconti sui viaggi nel tempo. E ora, trent’anni dopo – anche questo è un viaggio nel tempo – ci siamo tutti dentro: i vecchi canoni, spazzati; le abitudini, cancellate; la passione ingenua e l’adesione entusiastica, demolite. Il potere ha preso il potere, un Moloch, un Grande Fratello, un Mago di Oz, un cocktail di autoritarismo che la gente assorbe e digerisce. Qualcuno con rassegnazione, la maggior parte con indifferenza.
Saro’ greve / Radiografia del volo di Filippo Tortu
Domenica 26 Maggio 2019I suoi progressi, anno dopo anno, dimostrano che oltre ad essere già in grado di coprire abitualmente i 100 metri in meno di 10 secondi è pronto a sfidare la barriera dei 20 secondi sulla doppia distanza. Avremo la opportunità di verificarlo presto.
Vanni Lóriga
Non sarò “greve” ma sono invece assolutamente lieto di aver trascorso il pomeriggio di venerdì nello Stadio Guidobaldi di Rieti per assistere alla Fastweb Cup organizzata da Sport Academy ed ospitata in quello che fu (e resta) il regno di Andrea Milardi. Superfluo ricordare (molti hanno seguito la diretta TV e letto siti e giornali) che in questo festival della velocità Filippo Tortu ha corso i 100 metri: batteria in 10”08 e finale in 9”97, entrambe le volte con un vento a favore leggermente superiore al consentito, il che non permette l'omologazione di quello che sarebbe stato il nuovo primato nazionale. E che comunque resta il miglior tempo mai realizzato sulla distanza da un italiano.
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