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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





www.sportolimpico.it

Universiadi '19 / Lo sport universitario e il suo futuro

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Venerdì 12 Luglio 2019

 

napoli-19 

 

L'edizione partenopea può costituire uno spartiacque per la FISU, da tempo impegnata a cercare un nuovo modello di sport universitario che, nel rispetto delle specificità, non entri in collisione con l'attività internazionale di livello assoluto. Possibile?


Alberto Gualtieri

La mattina ci vedevamo al Bar sul Lungomare per passare il tempo della colazione commentando le notizie del giorno. Lui, l’indimenticabile Candido Cannavò, era a venuto a Catania per un paio di eventi e qualche presentazione del Giro d’Italia; io ero lì come organizzatore, designato da Primo Nebiolo, delle Universiadi siciliane del 1997. I commenti avevano quasi sempre una connotazione lievemente disperante. I quotidiani sia audio che cartacei (Internet era agli inizi) con le loro informazioni principalmente focalizzate su disgrazie, incidenti, terremoti e negatività diffuse, davano spunto a riflessioni spesso aspre e talvolta persino amare. E Candido si alzava dalla sua sedia per iniziare la nuova giornata di lavoro sospirando una frase forse non sua, forse non nuova, ma in seguito usata non poco da altri: “Sarebbe bello avere una prima pagina dei giornali piena di tutte buone notizie!”.

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I sentieri di Cimbricus / Breve viaggio nell'ecumenismo dell'atletica

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Venerdì 12 Luglio 2019


rabat 














La timida esplosione sul giro di pista della nigerina Aminatou Seyni, conferma - ove ce ne fosse stato ancora bisogno - la diffusione planetaria dello sport più antico e vitale del mondo. 

 

Giorgio Cimbrico

Una delle poche informazioni che possono essere rintracciate consultando l’annuario internazionale di atletica è che la sigla del Niger è NIG. La Nigeria è NGR. Quelli dei Niger sono nigerini, quelli della Nigeria nigeriani. Per il resto, nient’altro, né l’elenco dei campioni nazionali dell’anno precedente né qualche breve biografia di spicco. Nella prossima edizione Peter Matthews e i suoi collaboratori dovranno dedicare un piccolo spazio a questo paese senza sbocchi al mare dell’ex Africa Occidentale Francese, attraversato dal fiume che gli dà il nome e che, all’inizio del XIX secolo, fu al centro di perigliose e catastrofiche spedizioni, soprattutto britanniche.

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Legislazione / Che riforma sia, ma rivediamola assieme

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Giovedì 11 Luglio 2019

 

ricci bitti 

 

(gfc) Ieri, mercoledì 10 luglio, l’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) ha diffuso una intervista a Francesco Ricci Bitti che riteniamo doveroso e utile condividere con i nostri lettori. Va dato atto a Ricci Bitti d’essere stato il primo ad aver posto l’accento sulle (tante) incongruenze palesate dalla riforma voluta dall'esecutivo giallo-verde secondo quanto previsto dal contratto di governo tra M5S e Lega. Ma gli va anche dato il merito di aver aperto un confronto di idee, se non proprio ancora un dibattito, che nel nostro mondo latita da decenni. L’ho scritto più volte e lo ripeto ancora: a mio parere se una riforma del CONI deve esserci, essa deve prioritariamente transitare attraverso una riforma complessiva dello sport italiano con una netta e salutare (questa sì …) separazione tra lo sport cosiddetto professionista – che da tempo ha abbattuto ogni steccato economico e, soprattutto, di buon senso – e lo sport olimpico. La metta a punto nelle sue linee generali l’organizzazione sportiva e lo certifichi nei modi appropriati il Parlamento dal momento che sono in gioco finanziamenti pubblici. Tenendo ben presente la sottile linea, sulla quale dovrebbe vigilare il CIO, linea invalicabile che separa l’autonomia dello sport dalle ingerenze e dai condizionamenti della politica. Altrimenti tutto si ridurrà – e qui temo che il rischio sia molto fondato – ad un semplice giro di valzer delle poltrone. A quello stucchevole gioco dei quattro cantoni cui siamo adusi da tempo e che ha prodotto questo stato confusionale se non proprio comatoso.



Intervista a Francesco Ricci Bitti

(AGI) L’accordo organizzativo fra il CONI e la nuova società Sport&Salute è sempre più complicato. Gli ordini di servizio della politica che si appropria della Scuola dello Sport e degli organi della periferia non trovano assolutamente d’accordo il presidente Giovanni Malagò, e così la Giunta CONI di martedì 16 rischia di creare una nuova, più decisiva, spaccatura. L’AGI ha intervistato sul delicato tema Francesco Ricci Bitti, che è stato tennista, manager, presidente della Federazione Italiana Tennis e anche di quella mondiale, e oggi è membro del CIO, il Comitato Internazionale Olimpico, e anche della Giunta CONI.

– Questa riforma del CONI era necessaria?

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Piste&Pedane / Aperta la caccia ai 5000 di Antibo

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Martedì 9 Luglio 2019

 

crippa-19 


Dopo quasi un trentennio, potrebbe essere in discussione il record di Totò Antibo. Anche se allora si trattava della quinta prestazione mondiale, la seconda europea, oggi quel limite pare alla portata di Yeman Crippa che in Coppa Europa ha fatto le prove generali.

Daniele Perboni

Zitto zitto, tomo tomo, cacchio cacchio (tanto per citare un grande della “commedia”, il Principe Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, più brevemente Totò), il ragazzo gentile, con radici etiopi ma con presente e futuro ben radicati in Trentino, si è portato a casa un altro alloro. Certamente non un titolo mondiale, europeo, e neppure ha infranto un muro. Comunque è pur sempre un “certificato” che fa curriculum, da mettere in bacheca accanto al bronzo europeo di Berlino e ai tanti successi ottenuti su prati di tutta Europa. Che dire d’altro?

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Osservatorio / Ordini di servizio e missione olimpica

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Giovedì 11 Luglio 2019

 

coni-ss 2 


Si fa una certa fatica a far coincidere le posizioni burocratiche assunte dal vertice di Sport&Salute con l’attività olimpica vera e propria, quella stessa che tra un anno dovrà sostenere una difficile verifica in Giappone.

Luciano Barra

Causa il caldo e grazie, finalmente, alla possibilità di vedere in televisione importanti sport individuali, si rischia di non notare quanto sta accadendo sotto traccia nella nostra struttura olimpica. Il primo argomento è relativo all’ennesimo “Ordine di Servizio” emesso dal Presidente e AD (a proposito di cumuli di cariche) di Sport&Salute Rocco Sabelli con cui vengono ridisegnate competenze e dizioni (rigorosamente british, ... of course) delle strutture una volta di competenza della defunta CONI Servizi.

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