Fatti&Misfatti / Todo cambia perche' nulla cambi
Sabato 3 Giugno 2017di Oscar Eleni
Incatenato al festival dei gufi con la valigia pronta per cercare a Caporetto il Cadorna dell’Emporio Armani, per trovare un passaggio fino a piazza Lunelli di Trento dove hanno festeggiato la notte storica del basket trentino. Bisognava esserci e Franco Grigoletti c’era di sicuro, il suo spirito in un bel bicchiere di Teroldego. Lui aveva creduto fra i primi, dimenticando che a Rovereto, la sua Rovereto, ci avevano provato senza arrivare oltre una dignitosa serie A femminile. Luigi Longhi il presidente rubato al giornalismo, anche se lui, fortunatamente, non dimentica che quella nelle redazioni è stata e sarà per sempre la sua vera vita, ne ha parlato tanto col Grigo di questo progetto. Veniva delle stesse vigne. Guardate dove sono arrivati. Certo hanno avuto la fortuna, questi di Trento, dì incontrare il Salvatore Trainotti, il nome dice tutto, uno che sa cercare, trovare, convincere, capire.
I sentieri di Cimbricus / Film su Pele', insostenibile assenza di peso
Venerdì 2 Giugno 2017di Giorgio Cimbrico
Il Pelé vero e normalmente magico è stato quello di “Fuga per la vittoria”, di John Huston. “Come ti chiami?” gli chiede Michel Caine mentre strabuzza gli occhi guardandolo palleggiare. “Fernandez” e il pallone di consunto cuoio continua a non toccare terra. “Dove hai imparato a fare così?” “Nelle strade di Trinidad, con le arance”. Naturale che Pelé-Fernandez diventi la stella della squadra degli alleati che deve affrontare a Colombes un Wunderteam tedesco, a scopi propagandistici: prende un sacco di botte e una raffica di gomitate nelle costole, specie ad opera di un avversario bello e figlio di mignotta, esce con uno sguardo triste, finisce negli spogliatoi, steso su un lettino a fianco di Van Himst, chiede a Colby (Michael Caine) di rientrare quando le cose si mettono male, anzi malissimo con la piena complicità dell’arbitro francese, che dà l’idea di essere stato inviato dal maresciallo Petain in persona.
Piste&Pedane / La rincorsa del "tapascione" tra aminoacidi e gel
Mercoledì 31 Maggio 2017di Daniele Perboni
Martedì 30 maggio. Scorriamo i giornali della rassegna stampa online. Cerchiamo notizie di atletica naturalmente. Qualcosa attira l’attenzione: una lunga sfilza di articoli targati Il Secolo XIX di Genova. Più per curiosità che per interesse vero e proprio andiamo a “scoprirli”. Fra i tanti, ci imbattiamo in un servizio dedicato a quanto potrebbe spendere nell’arco di 365 giorni (in euro naturalmente) un runner per soddisfare la propria voglia (ogni riferimento al testo Bocca di Rosa di Fabrizio De Andrè è puramente cercato...). A farci rizzare le orecchie non è tanto la cifra annua che deve mettere in preventivo il tapascione di turno, quella dipende dalle scelte individuali e dal luogo dove si vive, ma piuttosto sono le varie voci di spesa.
Focus / La stupenda avventura di Sandro Gamba, poeta contro
Mercoledì 31 Maggio 2017di Oscar Eleni
Il Corrierone ha pubblicato oggi, finalmente, una intervista faccia a faccia con Sandro Gamba che sabato compirà 85 anni. L'autore è Roberto De Ponti. Ora penseranno che sia piaggeria nei confronti di un collega che ci salvò dalla crisi della disoccupazione, dopo la chiusura della Voce montanelliana, quando fu l’unico ad offrirci uno spazio per scrivere sulle pagine sportive dell’Indipendente. Anche non condividendo tutto quello che dice il nostro amato Spartacus, uno che non le manda a dire, che non si nasconde, come ha sempre fatto nella sua stupenda avventura nel mondo del basket, ho ritrovato quello che un tempo facevano davvero i giornalisti capaci di non sentirsi a servizio.
PianetaDonna / Breve decalogo per chi non vuole arrendersi (mai)
Mercoledì 31 Maggio 2017di Anastassia Angioi
È con gratitudine e orgoglio che s’inizia con questo articolo la mia collaborazione a Sportolimpico. Presentare me stessa non credo essere in grado; farò timidamente capolino tra le parole: possano essere loro a svelarmi poco a poco. Oltre ad arrampicarmi sugli alberi ed essere inseguita dalle galline fino a poco tempo fa, respiro d'arte, d'agonismo e sport sin da bambina. Ma è prima del pianto iniziale di ventidue primavere fa che questi si erano già impossessati di me, tra le eliche della genetica. Nata prematura ma certa di una cosa: i polmoni forse no, ma i polpaccetti, quelli sì, gli unici sviluppati di un corpicino di cristallo, erano loro. Non mi era ancora chiaro a cosa servissero, ma aggrappata alla libreria ho passato anni a molleggiare sulle punte. E così, ho continuato. Senza grandi perchè. Facile e ripetuto, come respirare.
More Articles...
Page 516 of 682