Piste&Pedane / Assoluti: una certa voglia di atletica
Martedì 4 Luglio 2017di Daniele Perboni
Tema della settimana? Giocoforza i Campionati Assoluti di Trieste, svoltisi sul “Viale della Rimembranza”. Tutto un florilegio di quando in città si tennero i precedenti tricolori, di chi era presente allora, del valore tecnico di quei risultati e chi erano quegli atleti… Insomma, abbiamo passato la settimana antecedente a celebrare un evento che, ricordiamolo, avvenne esattamente 49 anni or sono. Mezzo secolo, una vita, generazioni di atleti, un’altra Italia, un altro sport e, soprattutto, un’altra atletica. Forse più ruspante, divertente, sanguigna. Ma stiamo parlando pur sempre di “roba” vecchia. Non da buttare, perché la storia insegna ma l'uomo non impara… e vai con la retorica!
Top Ten / Ritorno al futuro, ... a Trieste dopo mezzo secolo
Lunedì 3 Luglio 2017Gianfranco Colasante
Parliamo ancora (e sempre) di atletica. Anche se in circostanze diverse, e per restare allo sport, la non-notizia potrebbe essere l'avvenuta vendita presso Bolaffi della maglia di GiggiRiva - stagione 1969-70, quella dello scudetto - per 16.250 euro. Non male verrebbe da dire. L'atletica, quella che fu e quella che è, veleggia più in basso. Almeno a stare a quanto si è visto nella tre giorni del Grezar, impianto rivoltato in toto per il ritorno dell'atletica a Trieste dopo mezzo secolo. Confesso di aver visto le gare solo in TV e quindi da una angolazione certamente parziale se non ingannevole. Ma qualche considerazione a bassa voce voglio pure permettermela. Anche perchè, quasi cinquant'anni fa, a Trieste c'ero stato per gli "assoluti" del 1968. Si era di luglio, più o meno negli stessi giorni di oggi.
Nella sezione TOP TEN l'analisi della stagione aggiornata ad oggi.
Saro' greve / Sara Simeoni e Filippo Turtu promossi a pieni voti!
Lunedì 3 Luglio 2017di Vanni Lòriga
Ai primi di luglio è tempo di esami. Questa volta tocca a quelli dell’Atletica. Da una parte alla super-campionessa del recente passato Sara Simeoni e dall’altra a chi legittimamente aspira ad un radioso futuro, cioè Filippo Tortu. Venerdì scorso la Simeoni, al termine di un anno dedicato ad un periodo di formazione (180 ore di servizio presso la Scuola Media Pisanello di Garda), ha discusso la sua Tesi e finalmente, 33 dopo l’abilitazione all’insegnamento, è transitata dal “precariato storico” al Ruolo Ordinario. Naturalmente ha trattato di Salto in Alto ed è ovvio che la materia la conosce e la sa anche insegnare. Del suo problema avevamo parlato proprio su Sportolimpico ai primi di aprile e chi fosse desiderosi di conoscere i motivi di questo ulteriore esame, che Sara è stata costretta a sostenere, potrà documentarsi e scoprire tutti i segreti della Legge 107, conosciuta come quella della “Buona Scuola”.
Fatti&Misfatti / Il coro di "Viva la pappa col pomodoro"
Giovedì 29 Giugno 2017di Oscar Eleni
Sulla via dolorosa che porta da Gerusalemme a Lilla, ma, per fortuna, non si ferma ad Ostrava, fra miniere grondanti di lacrime, dove abbiamo rivisto l’atletica creativa. Era inferno nella Francia nordista, è stata meraviglia, per creatività, sensibilità della gente, la festa dell’addio di Usain Bolt mentre Van Niekerk provava la corona. La trovata della gara di giavellotto fra tedeschi e cechi è stata sublime. Tutto è stato bello dove l’atletica piace, tutto è diventato più bello se a commentarlo per Fox hanno messo Nicola Roggero e un Baldini che ci piace quasi più del campione che faceva saltare sulle sedie nei chilometri finali della sua maratona d’oro olimpica. Lasciate spazio ai credenti e non avrete delusioni. Quasi sempre. Certo esistono i deviati, ma si può convivere cercando di aiutarli.
Piste&Pedane / Qualche riflessione dopo il disastro europeo
Martedì 27 Giugno 2017di Daniele Perboni
Fine settimana intenso, con fari puntati sugli Europei a squadre di Lille (Francia). Come è finita ormai lo sanno anche i sassi: l’Italia è settima nel computo a squadre, superata anche dalla Spagna (mai accaduto) e dall’Ucraina. La Polonia, seconda alle spalle dello schiacciasassi teutonico, è ottima seconda, confermando la validità e la profondità del suo movimento. Provare a copiarlo? Vedi mai che qualcosina potrebbe uscirne. Detto questo, qualcosa di buono si è visto. Purtroppo i “negativi” sono stati superiori ai “positivi” e il risultato è quello citato sopra. Fine dei giochi. La trasferta transalpina, però, ha messo a nudo alcuni nervi scoperti che evidentemente stavano sul “gozzo” al vecchio (nel senso dell’esperienza…) Elio Locatelli, il direttore tecnico.
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