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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Saro' greve / Rifare Amatrice? Dov'era e com'era!

Lunedì 27 Novembre 2017

amatrice 2

di Vanni Lòriga

Come si fa, in un sito che dovrebbe occuparsi di Olimpiadi e dintorni, a parlare di “Amatriciane”, di un libro a esse dedicato e per di più presentato nell’importante sito del MAXXI? Si può, si può, anzi si deve. Partiamo dalla fine. Il MAXXI è il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo è pertanto dovrebbe pronunciarsi non Maxxi (come si usa fare) ma MAventunesimo. La straordinaria struttura fu realizzata sul progetto della grande archistar anglo-irachena Zaha Hadid (inizialmente rigorosa matematica) con l’assistenza tecnica dell’ingegnere Simone Di Cintio, amatriciano anche lui e per di più strettamente imparentato con quel Bruno D’Alessio che della corsa Amatrice-Configno è Direttore Generale.

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Saro' greve / Nel ricordo di Marta Russo, un omaggio alla Scherma

Domenica 26 Novembre 2017

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di Vanni Lòriga

Lo splendido scenario delle Terme di Diocleziano ha ospitato ieri pomeriggio un affettuoso e incancellabile ricordo a Marta Russo, la ragazza uccisa venti anni fa da mano omicida in un viale dell’Università La Sapienza, presso cui frequentava la facoltà di Giurisprudenza. Ne hanno parlato e testimoniato in tanti, autorità, campioni, studenti (quelli del "Talete", mobilitati da Valerio Piccioni), giovani praticanti della scherma. Ne accenneremo più avanti e segnaliamo che i giornali, anche per il solerte impegno dei colleghi Franz Lajacona e Federico Pasquali, hanno dato esemplare rilievo a questo incontro basato sullo sport e sulla solidarietà. (In apertura, il campione del mondo di spada Paolo Pizzo contro il giovane iridato Davide Di Veroli).

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I sentieri di Cimbricus / La rivolta contro il fattore Q

Sabato 25 Novembre 2017

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di Giorgio Cimbrico

Oggi non parliamo di sport, ma di terrore, terrore puro. Ho appena visto la pubblicità di Sky sul nuovo modo di vedere la tv. O meglio di vivere la tv, nella tv, per la tv. La tecnologioia, la chiamano. Il futuro del vostro tempo libero. Si chiama Q, e a un indefesso lettore come me ha richiamato in mente il titolo – proprio Q, già, – del bel libro scritto dal collettivo di scrittori bolognesi noto come Wu Ming o Luther Blissett. Q era un monaco, agente dell’Inquisizione, che per mezzo di trame crudeli e raffinate, tarpava e castrava i movimenti che, nati dallo scisma luterano, proponevano prima una nuova visione della religione, poi della società. Erano pericolosi e andavano eliminati, bruciandoli, disperdendoli, facendoli massacrare dalle truppe imperiali.

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Osservatorio / Stati Generali: qualche riflessione dalla platea

Giovedì 23 Novembre 2017

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di Luciano Barra

Ho assistito con interesse agli Stati Generali che il CONI ha organizzato nei giorni scorsi al Foro Italico. È stato soprattutto utile ascoltare gli interventi di una serie di personaggi non strettamente legati al mondo dello sport. Il sito del CONI, con una sintesi accurata, ha pubblicato “abstract” fedeli ed interessanti. Per questo non mi soffermo sugli stessi perché sono visibili, e scaricabili, su www.coni.it. Non va però passato sotto silenzio l’assenza della Scuola dagli Stati Generali. Qualcuno ha saggiamente detto che dovrebbe essere al Scuola a cercare il CONI e non viceversa. Ma, dal momento che si pensa alla costituzione di una Federazione dello Sport Universitario, non sarebbe stata l’occasione buona per lanciare il seme della Federazione dello Sport Scolastico, unica medicina per provar a risolvere il problema?

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I sentieri di Cimbricus / Perche' non il commissario Basettoni?

Mercoledì 22 Novembre 2017

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di Giorgio Cimbrico

Un’opera buffa, un’opera da molti soldi, non da “drei Groschen” come quella di Kurt Weill, e anche una brechtiana ascesa e caduta della città di Mahagonny, uno scenario che non prevede la tragedia o l’apocalisse evocate dai responsabili, ma soltanto il grottesco e, accanto, le cadenze e i personaggi di una realtà scenica deformata, animata dal motore della finzione. Nell’opera le passioni ribollenti fanno presto a raffreddarsi, i delitti sono perpetrati con pugnali di scena, innocui, i tradimenti sono abissi profondi un palmo.

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