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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Fatti&Misfatti / Il villaggio cestistico alla festa finale

Giovedì 10 Maggio 2018

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Play off senza respiro: si va in campo ogni due giorni e chi ha la panchina corta non si metta ora a frignare.

di Oscar Eleni

In pellegrinaggio, inseguito dai 65 mila dell’Olimpico e dai 3500 del Taliercio, nella notte del solito masochistico confronto impossibile dove il basket chiudeva la stagione e la Juventus i conti con tutti, cominciando dal Milan che così poteva piangere con i feroci saladini dell’Emporio Armani dove chi vuole rimanere urla più forte di chi non vorrebbe più stare a sedere. Dicevamo del pellegrinaggio a Fiumefreddo di Sicilia dove sono stati riscoperti nella basilica del Rosario i 14 pannelli scolpiti e dipinti da Salvatore Incorpora.

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Piste&Pedane / Via alla stagione europea: buona la prima

Martedì 8 Maggio 2018

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Benchè assenti nella DL, buoni risultati degli italiani in casa e fuori. Trainati con successo dai marciatori.

di Daniele Perboni

Cosa scrivevamo la settimana scorsa? Che i big azzurri si stavano svegliando dal torpore invernale? Poteva sembrare un azzardo. Quante volte, infatti, abbiamo assistito a “sparate” che potevano preludere a ottime performance e poi... Beh, anche questa volta la commedia potrebbe terminare con il classico colpo di scena. Primeggiare in casa, mettersi in tasca risultati degni, certificare che sì, forse, speriamo, siamo sulla buona strada, vedrete che questa è la stagione buona... e alla fine si rimane con un pugno di mosche in mano. Nessuno se lo augura, sia chiaro, anzi facciamo il tifo e incrociamo le dita.

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Fatti&Misfatti / Prepariamoci alla notte dei generali

Lunedì 7 Maggio 2018

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Nel deserto del basket italiano, dove siamo sempre all'anno zero, mercoledì a tarda sera sarà presentato il tabellone finale.

di Oscar Eleni

Nel deserto del Negev, prigioniero della labirintite provocata dalle partite in notturna, felice di non dover decodificare nessun messaggio di gente scontenta come succede nel mercato sempre aperto e in tante società azienda. Dai calciatori nel caos anche adesso che la Juventus lucida il settimo sigillo grazie ai “ favori” di due nemiche storiche come Fiorentina e Torino tanto per far capire ai bulli delle curve che sul campo, quasi sempre, salvo per calciopoli, vanno professionisti serie e non tutti si rigenerano nei privati delle discoteche, perdono ore di riposo in sala tatuaggio, si sentono realizzati soltanto se il parrucchiere di fiducia li concia per un provino casereccio de la Bella e la bestia.

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I sentieri di Cimbricus / Rugby: etita, estetica e nuove prospettive

Lunedì 7 Maggio 2018

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Una provocazione per reagire al potere seduttivo del mondo che ci circonda, il profitto che governa ogni attività umana.

di Giorgio Cimbrico

L’aggettivo è “eccitante”. In inglese, exciting. L’anno prossimo ai Mondiali di atletica di Doha (per via del clima, in calendario tra settembre e ottobre), la pista sarà rosa shocking, la maratona prenderà il via a mezzanotte (sotto luci artificiali, da quelle parti fanno già la moto Gp), le sessioni serali saranno dedicate soltanto a semifinali e finali, sarà previsto uno speciale (ed eccitante) “focus” sui salti e sui lanci decisivi e un anno prima dei Giochi di Tokyo, farà il suo debutto la 4x400 mista, due donne e due uomini.  Il nuoto è stato maestro. Sì, bisogna eccitare la gente, sennò si annoia, si mette a fare la ola o allo stadio non viene proprio. Ricevere un imprimatur non è difficile: non è mica più il tempo dei vecchi parrucconi restii ad ogni cambiamento.

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I sentieri di Cimbricus / Quattro milioni di passi, l'eredita' di Bruce

Domenica 6 Maggio 2018

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La religione della corsa a piedi ha perso uno dei suoi apostoli: nulla a che vedere con i milioni di runners della domenica.

di Giorgio Cimbrico

Alla fine di aprile, a 82 anni e mezzo, se ne è andato Bruce Tulloh che i più vecchi tra i lettori ricorderanno campione europeo dei 5000 sulla pista in cenere di Belgrado, davanti al polacco Zimny e al sovietico Bolotnikov. Da buon britannico Tulloh aveva in serbo un repertorio di vita così vasto che quella vittoria (“mi ha ispirato e se sono diventato un mezzofondista, lo devo a lui”, ricorda Brendan Foster che quella corona avrebbe conquistato dodici anni dopo a Roma) o il fatto di esser finito alle spalle di Peter Snell, quando il kiwi ritoccò il mondiale del miglio a Wanganui, finiscono per rappresentare poco più che fuggevoli episodi. L’avventura, il gusto del cambiamento, dell’esperienza prima di tutto. Faccende da dna.

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