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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





I sentieri di Cimbricus / Il filo del dubbio che genera la tela

Lunedì 23 Novembre 2020

 

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“C’è, in questo nostro tempo, una furia, una bramosia di esattezza che assicura, per il futuro, una desertificazione di storie spesso transitate nelle leggende”.

Giorgio Cimbrico

Il mondo è sorvegliato e nulla sfugge: se non ci sono le telecamere, ci sarà un drone e nel caso non ci siano né le une né l’altr0, qualcuno filmerà con un telefonino e trionfante lo spedirà a una tv, a un giornale, a un sito, a un blog e così tutti rideranno, piangeranno, commenteranno acidi o divertiti e penseranno di essere al centro del mondo. Questi, lo capite, sono argomenti dannatamente seri ed è meglio lasciarli ai sociologi, agli studiosi dei fenomeni di massa, agli analisti delle strette connessioni tra potere e l’esercizio dello stesso sulle persone, sulle loro menti. Direi che i risultati attuali possono essere classificati nella dimensione del catastrofico.

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Fatti&Misfatti / I decoratori del prode Messina

Lunedì 23 Novembre 2020

 

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“Voti negativi per chi dirige il basket in Europa, in Italia. Il vostro silenzio ci ha fatto tossire, il vostro rimandare ci ha fatto starnutire, la vostra pigrizia mentale ci porterà presto in rianimazione.”

Oscar Eleni

Alla ricerca di gente che possa condividere due viaggi adatti al tempo: ispira la città fantasma della Namibia perché così sarà più facile leggere le classifiche degli sport che fingono di svolgersi regolarmente; non male anche l’isola delle tartarughe in Costarica dove l’aquila chiede alla scimmia: ma tu che eri vegana perché adesso mangi soltanto carne? La stessa cosa che dovrebbero fare i figli di Barnum assunti nei media che inseguono Tyson, che preparano combattimenti fra vecchi, quelli disperati se Balotelli non trova una squadra e il fantasioso manipolo che prova ad interpretare le liti fra calciatori di oggi e di ieri, le strane strade che portano tutti i nuovi proprietari di squadre sportive a garantire per nuovi stadi, ma non squadre decenti.

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I sentieri di Cimbricus / L'uomo che sognava i 7 piedi

Domenica 22 Novembre 2020

 

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Colpito da bambino dalla polio, “Buddy” Davis era riuscito a conquistare il primato mondiale del salto in alto e vincere il titolo olimpico di Helsinki, lasciando poi l’atletica per il basket professionistico.

Giorgio Cimbrico

Walter Davis detto "Buddy" era altissimo (sei piedi e otto pollici fanno 2.03) e molto vecchio: se n’è andato qualche giorno fa, a 89 anni, lasciando la sua lezione di perseveranza che lo portò al titolo olimpico di salto in alto a Helsinki e a due titoli in NBA. Nativo di Beaumont, Texas, aveva 8 anni quando venne colpito dalla polio alle gambe e a un braccio. “Decisi subito che non sarei rimasto in un letto”. Si sforzò di camminare, prima con delle imbragature che lo facevano soffrire, poi pedalando su una cyclette due ore al mattino, due ore al pomeriggio.

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Italian Graffiti / Una targa del CONI in onore del "fascista" Finzi

Giovedì 19 Novembre 2020

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La storia non pare essere la materia più coltivata ai nostri giorni: più rassicurante andare a memoria, semmai adattandola quando non riscrivendola. Se vogliamo, è un po’ come vuotare un cassetto dalle foto dei nonni per far spazio all’ultimo modello di Ipad.

Gianfranco Colasante


Leggo che Giovanni Malagò inaugurerà a breve una targa in memoria di Gino Bartali, “in ricordo degli sportivi ebrei perseguitati dalle leggi razziali, tra i quali anche l’ex presidente del CONI, Aldo Finzi”. Non mi stupisco. Ignoro quali e quanti siano i consulenti storici di Malagò, mi dicono che al Foro Italico e dintorni non ne manchino, ma questo sul quale lo stanno indirizzando è un sentiero un po’ scivoloso. Non parlo, ovvio, del Ginettaccio “giusto tra le nazioni”, quanto di Finzi: uno dei quattro presidenti del CONI rimasti uccisi durante la guerra civile il cui nome, presumo, sarà del tutto ignoto all’intero CN che ha avallato l’iniziativa. Tento di spiegarmi.

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Duribanchi / L'importante e' esagerare. E ci riusciamo bene

Giovedì 19 Novembre 2020


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Pare proprio che in nome del Covid-19 si siano rovesciati schemi e gerarchie. Mentre chi dovrebbe indicare la rotta ha sempre altro da fare, e da dire, di più utile e produttivo (per sé medesimo).

Andrea Bosco

“L'importante è esagerare”, cantava Jannacci. E aggiungeva “sia nel bene che nel male”, ma questa è un'altra storia. Il direttore di Radio Maria ha spiegato che dietro al Covid c’è “una mente criminale, per ridurre tutti simili a zombi”. La “mente” avrebbe sembianze conosciute: lingua forcuta, corna, coda lunga, ali, alito pestilenziale. Niente di nuovo: Satana tra gli umani, da sempre, ci sta da papa (ohps!). Ha cominciato con quella “mela” che ci ha sloggiati dal Paradiso Terrestre e pare non abbia ancora finito. Quelle su Belzebù sono storie millenarie. Il Demonio è presente in ogni cultura dalla notte dei tempi. E quindi, se non altro per un calcolo delle probabilità: eccetera.

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