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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
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Piste&Pedane / L'altra faccia della corsa azzurra

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Martedì 8 Novembre 2022

 

montagna-22 


Breve storia della corsa in montagna, ultima specialità cresciuta nel grembo federale. Lievitata silenziosamente sin dagli anni ’70, tanto da eccellere in ambito europeo e ora confermatasi anche a livello mondiale. 

Daniele Perboni

In ogni famiglia che si rispetti, specialmente in quelle blasonate, esiste sempre un ramo cadetto, magari pure povero. Lo dice la storia, lo raccontano i libri, anche quelli “gialli”, lo confermano le cronache. Ed anche nell’atletica son sempre esistite famiglie dismesse. Un tempo era la marcia. Specialità poco “appetibile” visivamente parlando, ma pur sempre ricca, anzi ricchissima, di allori olimpici, mondiali, continentali, e di personaggi diventi leggendari. Ora, dopo la doppietta olimpica Antonella Palmisano/Massimo Stano il tacco e punta sembra essersi risollevato un poco dall’essere il lume di candela della famiglia atletica. 

Il suo posto è stato subito occupato da un’altra specialità poco seguita dalle cronache agonistiche e, forse, anche poco considerata dalla stessa Federazione. Sicuramente dai giornali e per nulla dal web (nel mazzo dei “colpevoli” annoveriamo anche chi scrive). Almeno dalle nostri parti. Ma si sa, così va il mondo, … Storto e impietoso, financo crudele e spietato.

Un tempo – si diceva – ed ora parliamo di marcia, tanto per cambiare discorso quasi a scusarsi di averla considerata la cenerentola, la brutta addormentata lavandosi così la coscienza. Oggi se ne parla un cicinin di più ma si ignora totalmente l’ultima specialità cresciuta prepotentemente nel grembo di mamma FIDAL: la corsa in montagna. Lievitata silenziosamente sin dagli anni ’70, tanto da eccellere in ambito europeo. 

Breve storia spicciola. Nel ’72 fece l’esordio il primo Campionato Italiano a staffetta, nel 1976 si aggiunse quello individuale. Storicamente a regolamentare la corsa (distanze, pendenze, percorsi, omologazione e quant’altro serviva) fu il bergamasco Raimondo Balicco che ebbe un ruolo centrale anche nella WMRA, la Federazione mondiale della disciplina, che gli aveva riconosciuto il titolo di membro onorario permanente. Il 1979 è un anno fondamentale: il riconoscimento ufficiale della specialità. Nel 1985 ecco comparire i primi Campionati Mondiali (a cui parteciparono solo nazioni europee), seguiti a distanza di dieci anni dagli Europei assoluti e unde-20.

Nel 2012 Balicco (scomparso nel 2020 a 77 anni) cedette il testimone a Paolo Germanetto, attuale Direttore Tecnico. Poi ecco, come accaduto in molti sport, la crescita e non si sa sino a che punto dovuta al “lievito madre naturale” o alla necessità “chimica” di maggiori sponsor, l’esplosione delle distanze e delle varie specialità. Grazie a questo fermento la piccola e dimenticata squadra azzurra ha saputo ritagliarsi uno spazio piuttosto consistente anche in ambito internazionale. Grazie, appunto, all’ottima guida di Germanetto e dei suoi collaboratori. In questi giorni sono andati in scena i Campionati Mondiali di Corsa in montagna e Trail, dominati dagli ugandesi. Trail, appunto una delle nuove nate, assieme allo Up&Down (salita e discesa). A Chiang Mai (Thailandia) la piccola Italia ha portato a casa diversi allori. Per doverosa memoria:

2 Ori – Cesare Maestri, Xavier Chevrier, Andrea Rostan, Henri Aymonod (squadra gara in salita); Francesco Puppi, Andrea Rota, Cristian Minoggio, Mattia Gianola, Martin Dematteis, Luca Cagnati (squadra trail corto)

2 Argenti – Francesco Puppi (trail corto); Axelle Vicari, Anna Hofer, Emily Vucemillo, Matilde Bonino (squadra gara in salita e discesa under 20)

4 Bronzi – Andreas Reiterer (trail lungo); Axelle Vicari (gara in salita e discesa under 20); Alberto Vender, Cesare Maestri, Xavier Chevrier, Daniel Pattis (squadra gara in salita e discesa); Giuditta Turini, Camilla Spagnol, Alessandra Boifava (squadra trail lungo).

Prossimo appuntamento, a inizio giugno 2023, in Tirolo (Innsbruck e Stubai), località che ha vinto la concorrenza di Turchia, Canada e Spagna.

 

 

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