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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
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Piste&Pedane / Solo una tappa di passaggio?

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Giovedì 17 Marzo 2022

 

weir 


Nell’anno dei due “mondiali”, secondo La Torre parrebbe essere questo l’obiettivo della squadra mandata a Belgrado. Al ribasso o meno, ci si attende il podio da Jacobs ed almeno da uno dei due pesisti venuti d’oltre mare.

Daniele Perboni

Dice, lo scrivente: «Sarà il caso di buttar giù qualcosa per la vigilia dei Campionati?». Risponde, lui (senza la elle maiuscola): «Vedi tu, ma non mi sembra il caso, stante il cast …». Dice, sempre lo scrivente: «Ok. Obbedisco». Poi, … poi, mentre si avvicinano i giorni belgradesi, la voglia, di mettere nero su bianco qualche cosuccia, si fa sempre più intensa. L’obbedisco diventa così un “disobbedisco” bello e buono.


Tanto so già che lui (ancora con la elle minuscola e con una mascella non così volitiva come il lui della maiuscola) non batterà ciglio e accetterà la decisione. E, forse, ne sarà anche un tantino soddisfatto. Almeno così mi illudo …

Dunque, Belgrado, Serbia, 18/20 Marzo 2022: diciottesimi World Athletics Indoor Championships. Diciannovesimi se consideriamo gli IAAF World Indoor Games di Parigi-Bercy 1985, da cui due anni dopo sono nati i Mondiali in sala. Un’altra era, nell’85. Esisteva ancora l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), la DDR, Germania dell’Est, un certo Ben Johnson vinceva i 60 (6”62) e Giuliana Salce indossava l’oro nei 3000 di marcia.

Due anni dopo ecco il via ufficiale. Siamo a Indianapolis, all’Hoosier Dome, e ancora una volta il “cattivo” Ben sfreccia per primo nei 60 metri, annichilendo gli avversari: 6”41 e nuovo primato del mondo. L’anno successivo tutto verrà cancellato, quando il canadese cadrà nella rete dell’antidoping, dopo l’oro dei Giochi di Seoul. Ecco un breve passaggio dell’intervista che Gianni Merlo fece allo sprinter e pubblicata sulla rivista Atletica Leggera (n. 327, Marzo 1987). 

– Qual è il suo segreto?

«Il lavoro serio con il mio allenatore Francis. La mia preparazione è un segreto. Posso solo dire che ho potenziato la mia muscolatura e adesso credo di poter essere imbattibile».

– Il suo tempo di 6”41 nei 60 metri a quanto equivale sui 100?

«Sicuramente 9”90, ma se fossi capace di resistere alla stessa velocità potrei anche arrivare a 9”80. Questo non è un obiettivo impossibile».

L’anno dopo Ben il terribile vinse i Mondiali romani, davanti a Carl Lewis, semplice spettatore ad Indianapolis, in 9”83 e nel 1988 le Olimpiadi di Seoul in 9”79, salvo poi essere squalificato e cacciato.

Sempre in quell’inverno dell’Indiana il futuro architetto Giovanni Evangelisti portò a casa un bronzo nel lungo, ma che poteva essere anche un comodo argento se il giudice di pedana non gli avesse contestato il nullo al sesto turno: un salto misurato a 8.13. Oro allo statunitense Larry Myricks con 8.23. Proprio quella gara è additata da chi c’era come genesi di quella farsa/tragedia, che cinque mesi dopo portò al famoso “salto allungato”, nel tentativo di regalare a Giovanni una medaglia di gran valore. 

Torniamo al presente, a Belgrado, e ai 22 cavalieri azzurri (12 uomini e 10 donne). 

Abbiamo spulciato le entry lists fornite da WA cercando di capire le possibilità di medaglie. Poche per la verità, così come si è sempre premurato di puntualizzare il D.T. Antonio La Torre: «L’obiettivo principale del 2022 – ha tenuto a precisare, l’ultima volta che gli abbiamo parlato – ancor prima dei Mondiali in sala e in Oregon, sono i Campionati Europei di Monaco di Baviera. È lì che misureremo le vere potenzialità e ambizioni dei nostri e del movimento italiano».

Detto questo ecco gara per gara dove siamo presenti. Nell’ordine sono elencati specialità, numero di nazioni rappresentate, numero di atleti presenti in quella determinata prova, il /la primo/a della lista e la posizione degli italiani. La prestazione con cui hanno avuto accesso non necessariamente è stata ottenuta in questa stagione. È il caso di Larissa Iapichino (6.91 lo scorso anno) o di Gimbo Tamberi (nessuna gara Indoor nel 2022). In totale risultano iscritti 680 atleti in rappresentanza di 137 paesi (109 / 372 uomini, 81 / 308 donne).
 

• UOMINI

60 (48 paesi, 54 atleti) – 1. Christian Coleman (USA) 6”45, … 3. Marcell Jacobs 6”48, 14. Giovanni Galbieri
1500 (24 / 37) – 1. Jacobs Ingebrigtsen (NOR) 3’30”60, … 18. Pietro Arese 3’37”86, 25. Nesim Amsellek 3’38”42.
3000 (25 / 35) – 1. Berihu Aregawi (ETH) 7’26”20, … 15. Ossama Meslek 7’44”45; 28. Yassin Bouih 7’48”38.
60H (36 / 49) – 1. Grant Holloway (USA) 7”35, … 24. Hassane Fofana 7”66.
Alto (11 / 12) – 1. Woo Sanghyeok (KOR) 2.36, … Giammarco Tamberi 2.39.
Lungo (15 / 16) – 1. Miltiadis Tentoglou (GRE) 8.25, … 7. Filippo Randazzo 8.00.
Peso (15 /19) – 1. Ryan Crouser (USA) 22.51, … 6. Zane Weir 21.65, 7. Nick Ponzio 21.61.
Eptathlon (9 / 12) – Garrett Scantling (USA) 6.382, … 5. Dario Dester 6.038.

• DONNE

60 (38 / 49) – 1. Ewa Swoboda (POL) 6”99, … 10. Zaynab Dosso 7”16, 28. Aurora Berton 7”28.
800 (13 / 20) – 1, Keely Hodgkinson (Gbr) 1’57”20; 16. Elena Bellò 2’01”45.
60H (38 / 46) – 1. Danielle Williams (JAM) 7”75, … 23. Elisa Di Lazzaro 8”11.
Alto (10 / 12) – 1. Eleanor Patterson (AUS) 1.99, … 9. Elena Vallortigara 1.92.
Asta (10 / 13) – =1. Sandi Morris (USA), Katie Nageotte (USA), Tina Sutej (SLO) 4.80, … 11. Elisa Molinarolo 4.46, 13. Roberta Bruni 4.31.
Lungo (12 / 16) – Ivana Vuleta-Spanovic (CRO) 6.88, … 10. Larissa Iapichino 6.59.
Triplo (15 / 17) – 1. Yulimar Rojas (VEN) 15.41, … 7. Dariya Derkach 14.26.
Pentathlon (10 / 12) – 1. Adrianna Sulek (POL) 4.756, … 8. Sveva Gerevini 4.451.

 

Foto FIDAL/F.Grana 

 

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