I sentieri di Cimbricus / Charley Paddock ovvero The Flying Finish
MartedĂŹ 5 Gennaio 2021
Storia e storie di un secolo fa: âLâidentitĂ risiede nella memoria e lâannullamento di questa facoltĂ comporta lâidioziaâ (Jorge Luis Borges, Storia dellâeternitĂ ).
Giorgio Cimbrico
In questo anno olimpico dispari â ma il CIO dice che siamo nel 2020 e al CIO sono tutti uomini dâonore â è un piacere non sottile ricordare le imprese, che stanno per tagliare il traguardo del secolo, di Charley Paddock, campione dei 100 ad Anversa (nella foto, decisivo il suo flying finish, il balzo che spiccò a tre metri dal filo, per bruciare Morris Kirksey) e vicecampione dei 200 per un margine che lo stesso Allen Woodring, oro a sorpresa, non riuscĂŹ a percepire.
⢠26 Marzo 1921, Berkeley: la prima delle gloriose giornate si apre con una toccatina di legno, uno di suoi gesti abituali e scaramantici, prima di dirigersi verso le buchette. Charley parte bene, progredisce, si produce nel suo balzo: 100 yards in 9â e 3/5, record del mondo (di una mezza dozzina di vecchi colleghi) uguagliato.
Stesso giorno, stesso luogo: âun improvviso vento in faccia ai concorrenti fece pensare che Paddock non avesse il fantasma di una chance di avvicinare il recordâ, scrive il giorno dopo un giornale californiano. Ma su quellâinfinito rettilineo (le 220 yards venivano corse in linea retta e il âcostumeâ si sarebbe perpetuato a lungo, specie in ambito USA) Charley ha la meglio sulla brezza e passa il traguardo in 20â e 4/5. Uno dei quattro cronometristi ferma le lancette a 20â e 3/5. Il record anteguerra di George Parker, 21â e 1/5 subisce un duro KO.
⢠23 Aprile 1921, Redlands: âquel ragazzo ha le ali oppure è un canguroâ, è la testimonianza di chi assiste alla doppia impresa: Charley offre il suo balzo sul traguardo delle 100 yards, ritrova, non è possibile sapere come, lâassetto e raggiunge anche quello dei 100: 9â e 3/5 e 10â e 2/5. Un record pareggiato e uno in solitario, strappato a Jackson Scholz.
Stesso giorno, stesso luogo: 300 in 33â e 1/5 e 300 yards, di passaggio, in 30â 1/5, entrambi record mondiali. Esiste anche un interessante rilevamento ai 200: 21â e mezzo.
⢠18 Giugno 1921, Pasadena: arriva lâennesimo 9â e 3/5 e in questo caso Paddock prosegue sino alle 110 yards, 100 metri e 58 centimetri, raggiunti in 10â e 1/5. Traducendo 9â6 e 10â2. Sei decimi per nove metri merita un punto esclamativo. Storia, leggenda, errore dei cronometristi? Câè chi sostiene che il rilevamento in quinti e non in decimi di secondo possa gettare ombre o susciti dubbi. Ma câè anche chi pensa che Charley possa esser stato penalizzato, soprattutto sul segmento in yards. Anche quel giorno scese ancora in pista: 200 yards in linea retta in 19â0. A seguire, uno stiramento.
⢠4 Luglio 1921, Pasadena: quinto 9â e 3/5, il terzo che verrĂ riconosciuto come record americano e record mondiale.
Nel 1924 a Parigi (dove lâanno prima aveva lasciato un segno sui Giochi Mondiali degli Studenti: 10â e 2/5 e 9â6 in una gara extra) Charley deluse nella finale dei 100, quella arcinota di Harold Abrahams, finendo quinto e riversando le sue aspettative sui 200, ma il modo in cui si avvicinò alla gara è, per i costumi dâoggi, piuttosto sorprendente: pranzò e si intrattenne con un gruppo di amici formato dalla piĂš splendente coppia di Hollywood (Douglas Fairbanks e Mary Pickford) e da Maurice Chevalier Quando Douglas e Maurice uscirono per smaltire cibo e vino con una passeggiata, Charley rimase sotto lâala della bella Mary. âSei padrone del tuo destino: se credi in te stesso, domani vinceraiâ.
La semifinale andò via liscia e la finale ebbe le sembianze di un bis sino a una decina di metri dal traguardo quando Jackson Scholz lo acchiappò e vinse per un piede, piÚ o meno trenta centimetri. Eric Liddell ebbe la medaglia di bronzo e Abrahams, mai in gara, chiuse al sesto posto. Per Scholz che, parole sue, nei 100 di Abrahams aveva visto solo le chiappe, fu una bella rivincita.
Paddock, che giovanissimo era stato tenente dâartiglieria dei Marines nelle ultime fasi della Grande Guerra, morĂŹ in servizio nel 1943, in un incidente aereo in Alaska dove è stato sepolto. Aveva 42 anni.
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