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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





I sentieri di Cimbricus / In ode del nuovo giornalismo sportivo

Martedì 26 Giugno 2018

football


Quando l'esistenza del calcio si tramanda in uno scatto rubato, si immortala in un tweet, si sublima nelle follie del mercato. 
 

di Giorgio Cimbrico

Prestiti onerosi, prestiti con diritto di riscatto, bonus, fair play finanziario, bonifico e mancato bonifico, plusvalenze, clausole da 50, 100, 200 milioni. Il nuovo giornalismo sportivo si esprime così, per ore, giorno dopo giorno, aspettando che il mercato si apra, vada avanti, si chiuda. Ma chiuso non è mai perché ci sono gli svincolati, le rescissioni, la formazione di nuovi scenari in un futuro che è già presente. La gente deve sempre avere la bava alla bocca, attendere con gioia, con speranza, pensare che se arriva quel giocatore la vita sarà meravigliosa. E così via, verso l’aeroporto, per festeggiare il nuovo acquisto. C’è sempre la possibilità di finire in una fuggevole inquadratura, forse di affiancare il giocatore e scattare un selfie che appare come il coronamento di un’esistenza intera.

Torno al nuovo giornalismo sportivo: mercato in tutte le sue sfaccettature, ma anche un continuo abbeverarsi alle fontane della felicità, alle sorgenti più limpide: i tweet dei giocatori che di solito sono faccende che andrebbero scolpite sui frontoni di incliti templi: sto bene, forza amico, daremo il meglio. Sono qui per vincere.

I miei non sono tweet (ma cosa sono i tweet?), solo immagini vecchissime, vecchie, dell’altro ieri, di ieri, di oggi, biancoenero e a colori: Nurmi che dà un’occhiata la cronometro mentre corre verso la medaglia d’oro, Bannister che, capo all’indietro, valica i 4’ nel miglio, Pelé ragazzino che scavalca il portiere della Svezia, Nicklaus e il suo swing, Cherbo che esce perfetto dai binari delle parallele, El Guerrouj e i suoi occhi gonfi di lacrime, Federer mozartiano.

Vorrei farne un mazzo di immaginette e, come faceva il parroco o il frate che faceva la questua, farne dono a quelli che parlano delle faccende che ho elencato nelle prime due righe. Così, per vedere l’effetto che fa, se fa un effetto, per valutare le occhiate. Interrogative? Venate di sospetto? Grate per aver ricevuto una scheggia di bellezza?

Mentre scrivo questa roba stanno dicendo che il cinese non ha fatto il bonifico per il Milan e che allora finirà per farlo una finanziaria americana o un’altra. Sono eccitato come quando una volta, in un campiello veneziano, incontrai Julie Christie. Segni particolari, bellissima.

 

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