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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
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Piste&Pedane / Ragazzi, abbassiamo i decibel, ... ne guadagnamo tutti

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Lunedì 4 Giugno 2018

berlin-18


In archivio il Golden Gala, godiamoci il momento: la strada che porta a Berlino è ancora lunga.


di Daniele Perboni


Scrivo? No, non scrivo! E dai, che devi scrivere!

Hai ragione, meglio mettersi davanti alla tastiera e ... E che cacchio scrivo?

Ma di Tortu e del suo crono eccezionale.

Roba già vista, rivista, letta in decine di giornali, siti, blog, tweet e archiviata ormai.
Prova a trovare una chiave di lettura diversa, vedi mai che ne vien fuori un capolavoro ... Vai a farti fot ... che è meglio.
Dialogo più o meno serio fra lo scrivente e un amico/critico immaginario. E così eccoci fermi davanti alla tastiera con il classico “blocco dello scrittore”. E scrittori non lo siamo. Al massimo cronisti. Ma bando alle ciance e diamoci da fare.

 

Chiaro che il tema principale di questa rubrica non può essere che il ragazzo prodigio tanto decantato e che in quel di Roma ha messo in mostra, per l’ennesima volta, le sue innate qualità di campione. Ora chiediamo una pausa e un tantinello di riflessione. Cari giornalisti, blogger, leoni da tastiera, signori che vedete le gare al massimo seguendo lo streaming o leggendo i risultati, non è che al primo passo falso (suo di lui, del Pippo brianzolo/sardo) vi metterete a piangere canzoni laudative come prefiche prezzolate.

No, perché nello stivale italico siamo abituati anche a questo ... Dalle stelle alle stalle è un attimo. Ora gioiamo per un campione che il fato ci ha regalato, teniamocelo stretto, coccoliamolo, lasciamolo crescere in pace e se son rose fioriranno. E con questo basta con le solite frasi trite ritrite (rieccoci cascati ...). Stop, punto e a capo.

Abbiamo letto alcune lamentele sulla conduzione del Golden Gala davanti ai microfoni. Di quello speaker che urlava a più non posso ad ogni pie’ sospinto e che annunciava con egual enfasi il campione del mondo come il più umile degli atleti. Va bene che anche il nostro ordinamento costituzionale recita che tutti sono uguali ecc, ... ma pare esagerato comportarsi come si è comportato il soggetto in questione. Personalmente non conosciamo l’urlatore di turno, ma ne abbiamo incontrati molti come quello descritto in decenni di frequentazioni di piste, pedane, stadi, strade e campestri.

“Venditori di patate” li abbiamo soprannominati e, purtroppo, pare stiano crescendo come la gramigna. Specialmente nelle corse su strada, maratone comprese. Che siano pagati a decibel raggiunti? La soluzione è una sola e soltanto: lasciateli a casa, non ingaggiateli più. In alternativa una piccola incisione alle corde vocali. Troppo cruento il metodo? Non direi. Due pliche vocali in meno e migliaia di timpani risparmiati. Come si diceva negli anni Settanta nelle manifestazioni extraparlamentari? Colpirne uno per educarne cento, ...

Basta così e passiamo oltre. Abbiamo avuto la fortuna, o la sfortuna, di seguire il Golden Gala davanti allo schermo. Che dire? Ci siamo incazzati parecchio. Pochi minuti, poi un lungo vuoto, gare viste solo nei pochi secondi finali. Insomma uno spettacolo (?) indegno. Un’altra perla regalataci dalla TV di Stato. Amen. 



 

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