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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Piste&Pedane / Le (tante) buone cose di un tranquillo week-end

Giovedì 17 Maggio 2018

lambrughi 2

Il campo di Ferrara intitolato a Giampaolo Lenzi, signorile DT della nazionale maschile. Un omaggio dovuto.
 
di Daniele Perboni

Mercoledì tardo pomeriggio. Ping ... È una mail del direttore: “Questa settimana saltiamo? Problemi?”. Rispondo immediatamente (non si può schifare il direttore, accidenti!): “nessun problema, solo pigrizia”. Già, cari quattro gatti di lettori, anche l’estensore delle note che state leggendo ogni tanto si fa cogliere da questa mancanza di determinazione nel compiere un'azione di cui si riconosce l'importanza. Parole spudoratamente copiate, tanto per restare in tema ... La malavoglia, però, la mettiamo in un cassetto, apriamo lo strumento atto a scrivere e proviamo così a “buttar giù qualche riga”. Così almeno si diceva nei tempi andati. E con queste prime dieci righe siamo già arrivati oltre i 700 caratteri (spazi inclusi). E comunque occorre far sul serio e provare a commentare il fine settimana che ci ha lasciato.

Di buone e ottime “cose” ne son capitate diverse. Prima fra tutte l’esordio del giovane leone sardo-lombardo Filippo Tortu. In quel di Rieti ha fermato i cronometri a 10”16 (+1,5) sui 100. Prestazione di un solo centesimo superiore a quanto aveva ottenuto nel 2017. Il campione europeo under 20 lo avevamo incontrato lo scorso gennaio al campo di allenamento di Giussano. Il padre Salvino ci aveva invitato a seguire una sua seduta. Detto fatto. Poche cose allora: riscaldamento (un solo giro!), qualche allungo, stretching, tre ripetute per la frequenza, altrettante per l’ampiezza, con tre minuti di recupero, e via a casa. Sempre in quella occasione aveva confermato la data di esordio sulla distanza breve. «Il 23 maggio a Savona. Da alcuni anni partiamo dalla Liguria, perché cambiare?».

Se la coppia Tortu ha cambiato idea è perché il ragazzo scalpitava e il padre “sentiva” che qualcosa di buono poteva venirne fuori. E in effetti ... Il 23, cioè mercoledì prossimo, lo spettacolo si ripeterà, e questa volta proprio a Savona. Perché tanto affetto per quella pista? Non si tratta solo di scaramanzia, diceva Salvino, ma semplicemente «perché abbiamo sempre trovato ottima condizioni ambientali». E poi, aggiungiamo noi, il rettilineo è attrezzato e omologato per essere usato in entrambi i sensi e non correre mai con il vento in faccia. Se tanto mi da tanto aspettiamoci fuochi artificiali, ... anche se l’atletica non è proprio matematica.

Sempre sull’impianto reatino il brianzolo Mario Lambrughi si è regalato un più che eccellente 48”99 nei 400 con barriere (foto Colombo/FIDAL). Un miglioramento netto (36 centesimi), minimo per gli Europei di Berlino messo in saccoccia e, udite udite, la supremazia a livello europeo. D’accordo, siamo solo a inizio stagione, la “caccia” si è appena aperta e tutto questo potrebbe non bastare. Ma per ora lasciate sognare il brianzolo che nel mirino, guarda caso, ha messo anche il tesseramento per un club militare. E poi dicono che quelli la (i militari) ammazzano l’atletica in Italia.

E che dire del redivivo Andrew Howe? Per una giornata ha abbandonato il lungo e si è cimentato nella prova che lo ha visto campione europeo juniores (tanto, tanto tempo fa...), il mezzo giro. 20”73 il tempo finale. Niente di eccezionale, però su questa distanza non lo si vedeva dal 2016. Alla fine della prova sorrisi per il 33enne e per il suo tecnico Donato: «Tornare a correre un 200 così veloce – racconta Howe – è stata una bella emozione. Mi piace questa gara e questo è un punto d'inizio. Il salto in lungo? C'è sempre. Se corro forte, posso saltare lontano». Al suo fianco il coach Fabrizio Donato commenta: «Andrew oggi ha dato prova di grande forza. Può limare ancora qualcosa».

Campionati tricolori a Ferrara sui 25 giri. Oltre ai successi di Stefano La Rosa (28’36”86) davanti a Daniele Meucci (28’39”94) e di Rosaria Console (34’56”32), tempi decisamente più che modesti, degna di nota è la cerimonia che ha portato all’intitolazione del campo scuola a Gianpaolo Lenzi. Ecco cosa ha scritto la FIDAL sul suo sito: “L’ex DT della Nazionale maschile e uomo guida dell’atletica ferrarese, venuto a mancare nel 2015, ha lasciato un’impronta indelebile portando 25 atleti in azzurro, per un totale di 110 presenze in Nazionale di cui 78 in quella assoluta, ed è stato ricordato anche in occasione dell’interessante convegno che si è svolto alla vigilia, dal titolo “Correre ma non solo” con importanti relatori, e nel concerto di ieri sera tenuto dalla figlia Silvia Lenzi, violoncellista di fama internazionale”. Condividiamo.

Per chiudere una semplice annotazione: felici per i buoni risultati ottenuti, per i progressi dei giovani. Segno di buona salute del movimento. Eppure, non ci stancheremo mai di ripeterlo, è con il mondo che occorre confrontarsi. O almeno a livello europeo. Sino a quando ce ne staremo rintanati al caldo delle piste casalinghe i veri protagonisti, gli atleti, non avranno mai la vera consapevolezza del loro valore.

Nella sezione TOP TEN le liste stagionali aggiornate ad oggi.
 

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