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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

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Piste&Pedane / Il "profeta" Pastorini e le 50 candeline del Trofeo Frigerio

Martedì 10 Aprile 2018

giorgi 2

La vitalità della nostra marcia, con Eleonora Giorgi e Antonella Palmisano, certo. Ma c'è anche chi guarda al futuro.

di Daniele Perboni

Dove ci eravamo lasciati? Al mondo di mezzo delle corse su strada vero? Cosa scriveva il vostro narratore? Che in questo periodo impazzano le kermesse di ogni tipo, lunghezza e “colore”? Così è stato. Previsioni facili, le nostre, da chiaroveggente da fiera. Però è interessante notare che proprio in quest’ultimo fine settimana si son palesate al gran pubblico degli appassionati e dei “fruitori ultimi” di queste corse alcuni interessanti esseri. Certo, almeno due italiche creature hanno avuto la fantastica idea di scegliere l’identica data, senza contare la 42 di Parigi che, in quanto a numeri, ha surclassato le azzurre Roma e Milano (55.000 gli iscritti con 700 italiani). E non dimentichiamo Rotterdam, altra “grande” primaverile.

Va da sè che ormai questo genere di manifestazioni hanno assunto più un carattere “commerciale” che sportivo e dunque se gli organizzatori si ritengono soddisfatti … È il business bellezza, tanto per citare la solita trita e ritrita espressione, ma che rende sempre bene il concetto. Risultati? Guardate in fondo, …

Ma non di solo corsa si vive cara gente che insistentemente seguite questa rubrica. Il sabato italiano è vissuto anche su due belle prestazioni forniteci da splendide ragazze che quasi mai calcano il palcoscenico da prime attrici. Due “faticatrici” che con tenacia, costanza, cocciutaggine, forse anche rabbia, seguono una religione poco consona alla spettacolarizzazione. Scarsamente seguita anche nell’ambito dell’atletismo (almeno quello nostrano), ma che da sempre è foriera di ottime prestazioni, apportatrice di allori, medaglie e che in più di una occasione ha letteralmente salvato il fondoschiena a spedizioni atletiche che, … ma fateci il piacere.

Pensiamo che ormai avrete capito di chi e cosa stiamo parlando, accidenti. Ma della solita e consueta “marcia” naturalmente. Quella roba che per arrivare in fondo devi sottostare e ferree leggi come il mettere un piede dopo l’altro, bloccando un tal ginocchio e che se vuoi andar forte devi anche sculettare a dovere. Bene, in questa specialità da “puzzapiedi”, come auto ironicamente si prendono in giro gli specialisti dalle nostre parti, abbiamo una più che ottima tradizione e una “profondità” di risultati da far invidia a chiunque. Certo, in questi ultimi anni siamo andati un poco in calando ma qualche grosso calibro ancora possiamo metterlo in campo. O su strada, fate voi.

Il pomeriggio è iniziato con il successo di Eleonora Giorgi, in quel di Podebrady, nel tradizionale incontro internazionale in Repubblica Ceca. L’allieva di Gianni Perricelli (un altro di quei pazzi che amano follemente le distanze lunghe, ricordiamo un suo argento nella 50 iridata di Göteborg 1995) ha chiuso i 20 chilometri in 1h28’49”, il suo miglior risultato delle ultime due stagioni. “Famosa” per le continue squalifiche, causate da una tecnica tutt'altro che sopraffina, con questo primo posto, ottenuto marciando sempre allo scoperto, davanti al gruppo, sembra aver risolto quei problemi. Terza la trentaduenne Valentina Trapletti. Naturalmente è vittoria a squadre.

Neppure il tempo di esultare ed ecco che da Rio Maior arriva un’altra buona notizia: il secondo posto di Antonella Palmisano, all’esordio stagionale sui 20 chilometri, nella tappa portoghese del Challenge IAAF. 1h28’41”, il crono della 26enne pugliese (bronzo iridato a Londra 2017), staccata di una manciata di secondi dalla cinese Shijie Aieyang (argento olimpico nel 2012). Ecco le dichiarazioni del post gara di Antonella: «Posso dire che sono soddisfatta di questo tempo e anche del piazzamento. Ho impostato la gara come nei programmi, cercando di rimanere coperta nella parte iniziale. Il ritmo non è stato regolare, ma sono contenta perché è un modo per abituarsi a questo tipo di competizioni».

In vista dei Mondiali a squadre di Taicang, in Cina, che si svolgeranno nel primo weekend di maggio, la Palmisano da martedì 10 aprile sarà impegnata in un raduno di due settimane a Tokorozawa, nella periferia di Tokyo (Giappone), e successivamente si trasferirà nella sede della rassegna iridata. Per tutti l’appuntamento principe della stagione saranno, naturalmente, i Campionati Europei di Berlino.

Sempre in quel caldo sabato d’aprile dalle nostre parti, in un comunello sperduto nella campagna, governato oggi anche dalle zanzare, secoli or sono importante centro Longobardo, un vegliardo ottantenne, con la faccia rugosa da marinaio greco e magar men pic (magro come un palo), che risponde al nome di Pietro Pastorini da Lomello, presentava, con la consueta passione, la prossima tappa del Trofeo Ugo Frigerio. Manifestazione di base, da sempre fucina di piccoli e grandi campioni del tacco e punta, in programma il prossimo 15 aprile. Nel 2019 saranno 50 le candeline sulla torta. Tenetelo a mente gente, …

Dunque, al Pedar, a chiusura della simpatica mattina, davanti a un risotto con radicchio e salsiccia sbriciolata si lasciava andare ad una confessione: «Mi piacerebbe chiudere la carriera (da tecnico ndr) con il botto». E il botto non è altro che Stefano Chiesa, il ragazzo (20 anni) che da alcune stagioni sta coltivando su quelle strade assolate e in perfetta solitudine. Con calma, pazienza, cocciutaggine e perseveranza lo sta accompagnando verso la maturazione e l’esplosione appunto, il botto. Proprio come si addice ai marciatori di razza.

 
RISULTATI DEL WEEK-END
 
PODĔBRADY (km 20): 1. Eleonora Giorgi (Ita) 1h28’49”, 2. Virbalyté-Dimšiené Brigita (Lit) 1h31’05”, 3. Valentina Trapletti (Ita) 1h31’36”, 4. Vaiciukevičiuté Živilé (Lit) 1h31’53”, 5. Drahotová Anežka (Cze) 1h32’22”, 6. Ortuño Valeria (Mex) 1h32’29”.

RIO MAIOR (km 20): 1. Shijie Quieyang (Chn) 1h28’04”, 2. Antonella Palmisano (Ita) 1h28’41”, 3. Ines Henriques (Por) 1h29’15”, 4. Ana Cabechina (Por) 1h29’53”, 5. Yingliu Wang (Chn) 1h31’36”, 6. Laura Garcia-Caro (Esp) 1h33’51”.

MILANO - Uomini: 1. Seifu Tura (Eth) 2h09:04; 2. Justus Kipkosgei (Ken) 2h10:00; 3. Barnabas Kiptum (Ken) 2h10:17; 4. Fred Musobo (Uga) 2h13:50; 5. Camilo Santiago (Esp) 2h13:56; 6. Yassine Rachik (Ita) 2h14:01; 10. Francesco Bona (Aeronautica) 2h16:16. Donne - 1. Lucy Kabuu (Ken) 2h27:02; 2. Vivian Jerono (Ken) 2h27:08; 3. Sheila Chepkech (Ken) 2h29:26; 4. Doris Changeywo (Ken) 2h29:50; 5. Fatna Maraoui (Ita) 2h33:18; 6. Elena Loyo (Esp) 2h33:20; 7. Laura Gotti (Ita) 2h33:22; 8. Sarah Giomi (Ita) 2h42:32.

ROMA - Uomini: 1. Cosmas Jairus Birech (Ken) 2h08:03; 2. Abdi Ibrahim (Brn) 2h08:32; 3. Paul Kangogo (Ken) 2h09:20; 4. Motlokoa Nkhabutlane (Les) 2h10:32; 5. Birhanu Girma (Eth) 2h10:57; 6. Mathew Kipsaat (Ken) 2h11:35. Donne: 1. Rahma Tusa (Eth) 2h23:46; 2. Dalila Abdulkadir (Brn) 2h26:46; 3. Alice Jepkemboi (Ken) 2h28:19; 4. Sharon Cherop (Ken) 2h29:26; 5. Jemila Wortesa (Eth) 2h32:00; 6. Mesera Hussein (Eth) 2h36:27.

PARIGI - Uomini: 1. Paul Lonyangata (KEN) 2h06:25, 2. Mathew Kisorio (Ken) 2h06:36, 3. Ernest Ngeno (Ken) 2h06:41, 4. Yitayal Atnafu (Eth) 2h07:00, 5. Eliud Kiptanui (Ken) 2h08:20. Donne: 1. Betsy Saina (Ken) 2h22:55, 2. Ruth Chepngetich (Ken) 2h22:59, 3. Gulume Chala (Eth) 2h23:06, 4. Ashete Bekele (Eth) 2h23:27, 5. Stella Barsosio (Ken) 2h23:43.

ROTTERDAM - Uomini: 1 Kenneth Kipkemoi (ken) 2h05:44, 2. Abera Kuma (Eth) 2h05:50, 3. Kelkile Gezahegn (Eth) 2h05:56, 4.Laban Korir (Ken) 2:h5:58, 5. Marius Kipserem (Ken) 2h07:22, 6. Mule Wasihun (Eth) 2h08:13. Donne: 1. Visiline Jepkesho (Ken) 2h23:47, 2. Biruktayit Eshetu (Eth) 2h26:56, 3. Sentayehu Lewetegn (Eth) 2h30:29, 4. Joan Jepchirchir (Ken) 2h30:33.

 

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