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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





I sentieri di Cimbricus / Perche' prendersi troppo sul serio?

Domenica 1° Aprile 2018

pasqua

Pasqua di riflessione sulla tendenza di uomini e donne dello sport a ritenersi fin troppo credibili. Solo pesci d'aprile?

di Giorgio Cimbrico

Il caso Skripal terremota anche lo scenario sportivo: Inghilterra, Germania e Spagna hanno deciso di boicottare i Mondiali di calcio di Russia 2018. La prima a subentrare è l’Italia e grande merito va attribuito a Matteo Salvini che ha ammonito di andarci piano con le accuse rivolte a Vladimir Putin. La squadra sarà guidata da una diarchia Spalletti-Mancini che, grazie a passate e attuali esperienze sanpietroburghesi, hanno un’eccellente conoscenza sia della lingua che dell’ambiente.

José Mourinho sa come correre ai ripari dopo la deludente annata dello United: non ha mancato di dare un’occhiata all’interessante provino di Usain Bolt a Dortmund e ha deciso di tesserare immediatamente il Lampo di Giamaica. La partenza di Ibrahimovic per Los Angeles lo aveva privato di una torre in attacco. Bolt arriverà tra qualche giorno a Manchester e presto debutterà in Premiership.

Gaetano Micciché, fresco presidente della Lega (dal discorso di insediamento: “il calcio è bello, lo guarda il mio nipotino che ha 5 anni e mio padre che ne ha 97”), ha iniziato il suo cammino di riforme: in tutti gli stadi di serie A e B verranno installati Bancomat di Intesa San Paolo.

Luca Zaia in netto vantaggio sui colleghi Sala e Appendino nella sempre più serrata corsa ai Giochi Invernali del 2026. Una delle carte vincenti calate dal governatore del Veneto è il progetto – avanzato - di ghiacciare un pezzo di laguna, davanti a San Marco. Short track e hockey andranno in scena su uno sfondo indimenticabile. Una cartolina da Venezia, la luna e tu.

Dopo aver perso Mondiali di calcio, F1 e primi diritti sulle Olimpiadi, la direzione generale della Rai ha deciso di riappropriarsi del ruolo di prima “industria” culturale del paese. Previsti, in prima serata, in concomitanza con le partite e con i Grand Prix più interessanti, l’Adelchi, la Nona di Bruckner (nella versione più lunga, con Te Deum finale) e una lunga serie sulle miniature di Oderisi da Gubbio e sulle ceramiche di Castelvetrano.

Prima ancora che un governo veda la luce, e dopo entusiastico accordo trasversale già raggiunto, un dicastero è già stato assegnato: il prossimo ministro dello sport sarà lo spettinato Luca Lotti.

Steven Spielberg ha ingaggiato Valentino Rossi per interpretare la parte di Peter Pan nel remake di Hook. Il ruolo di Uncino verrà coperto da Ignazio La Russa e quello di Campanellino, già di Julia Roberts, da Maria Elena Boschi. Il fenomeno di Tavullia è inseguito anche da Peter Jackson che in un sequel dei Signore degli Anelli ha intenzione di trasformarlo in Gollum, senza dover ricorrere al truccatore.

Un gruppo di castori ha occupato la Carnegie Hall e vi ha rappresentato il Wozzeck (Woody Allen, Citarsi addosso).

Un gruppo di cinesi ha occupato il calcio italiano, ma per il momento non ha rappresentato nulla.

World Rugby, la federazione mondiale, ha deciso che se entro sei mesi la nazionale italiana non vincerà una partita, il gioco verrà interdetto in tutto il paese. Previsto il sequestro di pali e palloni ovali e proibito usare le parole maul, ruck, touche e tutto il resto del vocabolario.

Federica Pellegrini è ingrassata venti chili: lo strato di grasso le sarà utile – e vitale quando proverà la traversata della Manica. In caso di successo, il prossimo obiettivo è lo stretto di Bering.

Flavio Briatore ha lasciato le frivolezze del mondo: avvistato mentre si inerpicava su giogaie himalayane per raggiungere un monastero di strettissima osservanza dove potrà praticare la meditazione e la ricerca dell’assoluto.

Dal 1° aprile la lingua ufficiale dell’Italia subirà sostanziali trasformazioni: il condizionale al posto del congiuntivo e viceversa (se c’avrebbi li sordi tua, fossi ricco), un marcato accento regionale (romano, napoletano  e padano sono già molto diffusi), il divieto assoluto (pena la fustigazione) di usare termini italiani quando è pronto quello inglese: per un negozio, opening soon e non prossima apertura; per un’auto, city car e non utilitaria, e poi location, governance, flat tax, jobs act, break, live, clean sheet, chat etc etc.

Per chi annega in facebook – e naufragar gli è dolce in quel mare – obbligatorietà della visione del film tedesco “Le vite degli altri”. Rispetto a Zuckerberg e soci, la Stasi era un giardino d’infanzia. E questo non è un pesce d’aprile, è un consiglio. O, come diceva Richard Matheson, una regola per sopravvivere.

 

 

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