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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Piste&Pedane / Dopo il cross, eccoci nella "terra di mezzo"

Mercoledì 28 Marzo 2018

gudeta 2

L'attività invernale si è conclusa in Spagna con il mondiale di Mezza Maratona: poco più che comprimari gli italiani.

di Daniele Perboni

Marzo è quella “terra di mezzo”, dove non è ancora primavera, subiamo gli ultimi colpi di coda dell’inverno, il programma pistaiolo è ai primi vagiti, i cross son quasi finiti. È terra di conquista per maratoneti e faticatori delle corse su strada. Insomma, nulla di eccezionale per cui valga la pena agitarsi sulla sedia, eccitarsi. Poco interesse. A meno che vogliate entusiasmarvi per l’ora abbondante (1h02’37”) del 25enne Eyob Faniel nel mondiale di mezza maratona. Bravo il ragazzo, al primato personale, così come occorre dare la sufficienza alle due azzurre in gara, Giovanna Epis, 40.sima in 1h12:27, e Sara Brogiato, 51.sima in 1h13:53, entrambe al primato personale. Ma sarebbe come scaldarsi per un 10”50, un 47”, un 2.20 in alto. Insomma, come direbbe qualche vecchio cronista “poca roba, niente per cui vale la pena, …”.

Novità degna di nota è l’uscita dell’ultimo numero (il primo del 2018) della rivista federale. Bella! Nulla da eccepire. Bravi, o bravo, chi l’ha pensata, confezionata, scritta. Argomenti interessanti, mai banali. Diamo alla FIDAL quel che è della FIDAL. E non per piaggeria. Chi ci conosce sa che non siamo mai stati teneri con chi occupa la stanza dei bottoni.

Dunque? Nelle lunghe passeggiate, che ci riportano a casa dopo il lavoro, la mente viaggia, viaggia lontano. Nel tempo e nello spazio. Atterriamo in terra basca: Amorebieta, vicino al Golfo di Biscaglia. Quindicimila abitanti. Milletrecento chilometri circa da casa nostra. È il Mondiale di cross del 1993. Lo ricordiamo non certo per i risultati. Ecco cosa scrivevamo sulla rivista "Atletica Leggera": Una prova così opaca dei nostri rappresentanti erano anni che non si vedeva. (…) Sinceramente ci attendevamo qualcosina di più.

Ecco, invece, cosa sosteneva Remo Musumeci: In Italia si corre su prati ma del cross non si ha una cognizione adeguata. Diciamo che non se ne conosce a fondo lo spirito. Il cross nel nostro Paese non è ancora scuola di vita anche se almeno quattro grandi campioni – Alberto Cova, Francesco Panetta, Gelindo Bordin e Franco Fava – l’hanno interpretato in questo senso […].

E il c.t. di allora che diceva? Eccovi accontentati: "Se vogliamo ottenere risultati significativi dobbiamo cambiare mentalità. Occorre preparare in maniera specifica questo appuntamento, regolando di conseguenza il nostro calendario nazionale […]". Vi rinfreschiamo la memoria. Alla guida degli azzurri c’era un certo Elio Locatelli, … Vi sembra che qualcosa sia cambiato? Ai nostri 120 lettori il giudizio.

Dicevamo dei ricordi. A parte il 14.simo posto dell’Italia maschile (su 24 squadre classificate) e il 13.simo delle donne (26 a punteggio), quella trasferta rimarrà scolpita nella nostra memoria per l’incontro che facemmo, alla vigilia delle gare, con alcuni separatisti baschi mentre stavano incollando manifesti ai muri. Manifesti che riportavano le foto di dieci militanti dell’Eta morti in carcere. Campeggiava la scritta: “Galera o cimitero?”. Prima di separarci ci regalarono alcuni manifesti, coloratissimi, con la scritta “La polizia spagnola tortura”.

La mattina del ritorno, poco prima di imboccare l’autostrada, fummo fermati da un posto di blocco. Era ancora buio e incontrammo una quarantina di agenti dei corpi speciali con il volto coperto. Mitra spianato davanti ai nostri occhi. La richiesta perentoria di aprire il bagagliaio. Un militare iniziò a srotolare i manifesti. Sudore freddo. “Se va bene ci fermano per un paio di giorni. Altrimenti,…”, il pensiero di tutti.

La fortuna ci venne in soccorso. Appena videro le macchine da scrivere e fotografiche, gli obiettivi, i pass per la stampa, depliant turistici capirono con chi avevano a che fare. Con gesti bruschi ci intimarono di proseguire. Ci aspettavano ore e ore di viaggio in auto …


IAAF World Half Marathon Championships
Valencia, ESP - 24 Marzo 2018

Uomini
1. Geoffrey Kamworer (KEN) 1h00'02"
2. Abraham Cheroben (BRN) 1h00'22"
3. Aron Kifle (ERI) 1h00'31"
4. Jemal Yimier (ETH) 1h00'33"
5. Getaneh Molla (ETH) 1h00'54"

primo italiano:
37. Eyob Ghebrehiwet Faniel 1h02'37"

Donne
1. Netsanet Gudeta Kebede (ETH) 1h06'11" [WR]
2. Joyciline Jepkosgei (KEN) 1h06'54"
3. Pauline Kamulu (KEN) 1h06'56"
4. Eunice Chumba (BRN) 1h07'17"
5. Zeineba Yimer (ETH) 1h08'07"

prima italiana:
40. Giovanna Epis 1h12'27"

 

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