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Atletica / Mondiali Indoor: una rassegna ad altissimo livello

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Martedì 27 Febbraio 2018

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Due milioni e mezzo di dollari in palio nella rassegna indoor di Birmingham, edizione n. 17, che propone inediti motivi di interesse, tra conferme e novità. Tredici gli italiani presenti.

di Sandro Aquari

Un ponte tra due Mondiali ed uno ancora più lungo tra due edizioni dei Giochi olimpici. Si possono etichettare così i prossimi Campionati Mondiali Indoor, edizione n.17, che la città inglese di Birmingham, secondo agglomerato urbano dell’Inghilterra, ospiterà dal prossimo giovedì 1° marzo fino a domenica 4 e quindici anni dopo quella che fu l’edizione n. 9 della rassegna, nata anche questa per volontà di Primo Nebiolo. La IAAF ha reso note le cifre della manifestazione che assegnerà gli ormai canonici 26 titoli (13 per genere) della manifestazione: previsti 632 atleti di cui ben 334 donne, oltre a 144 paesi, cifra da record quest’ultima. (Nella foto IAAF, i vincitori dell'Indoor World Tour 2018, ammessi di diritto).

Per quanto invece riguarda la partecipazione individuale solo Parigi 1997 e Budapest 2004, rispettivamente con 712 e 677 presenze raccolsero numeri più importanti, anche se bisogna ricordare che nel programma di quelle edizioni figuravano ancora i 200 metri tolti dal programma a partire dal 2006.

La rappresentativa più numerose è ovviamente quella Usa, un vero squadrone con i suoi 69 atleti, quasi più del doppio della Gran Bretagna (36) che è seguita dalla Giamaica (30), dalla Polonia (27), dalla Germania (24), dalla Repubblica Ceca (23). La Francia invece ha scelto un profilo basso e schiererà, nell’ospitale Barclaycard Arena di Birmingham (15.800 la capienza), solo undici atleti, ma con alcune pedine di primo piano.

L’Italia avrà invece una squadra più numerosa di quella dei cugini d’oltralpe, grazie soprattutto al recupero di diversi nomi con i “target numbers”, quel meccanismo di recupero che, al di là dei minimi, garantisce la presenza di un numero ad hoc di atleti per le singole specialità. In aiuto dell’Italia c’è stata soprattutto la possibilità di schierare la 4x400 donne con il coinvolgimento di ben cinque atlete. Tuttavia le possibilità che la squadra azzurra possa tornare da Birmingham con qualcosa di più di onorevoli piazzamenti, appare allo stato delle cose assai difficile. Infine da tenere presente che sotto la sigla ANA (Authorised Neutral Athlete) è stato concessa la partecipazione ad otto atleti russi (cinque donne e tre uomini), con Maria Lasitskene prima star del gruppo.

Questi in sintesi i numeri che però fanno sicuramente quantità, ma non sempre necessariamente qualità. Invece questi Mondiali sembrano proporsi ad alto livello per la presenza di grandi campioni, ma anche di giovani talenti in costante ascesa e pronti ad essere protagonisti già dai Mondiali all’aperto di Doha del prossimo anno e inevitabilmente ai Giochi di Tokyo del 2020. La prima garanzia è data dal numero di atleti che la scorsa stagione, a Londra, hanno conquistato l’oro mondiale. A Birmingham saranno presenti ben quindici campioni in carica, cinque uomini e dieci donne.

Li elenchiamo con la specialità in cui hanno trionfato la scorsa estate e senza considerare le due staffetta 4x400 dove comunque in entrambe saranno presenti i quartetti statunitensi: per gli uomini McLeod (Giamaica, 110 ost., per 60 ost.), Barshim (Qatar, alto), Kendricks (Usa, asta), Manyonga (Sud Africa, lungo), Walsh (Usa, peso); per le donne Schippers (Ola, 200, per i 60), Francis (Usa, 400), Obiri (Kenya, 5000 per i 3000), Pearson (Australia, 100 ost., per i 60 ost.), Coburn (Usa, 3000 st per i 3000), Lasitskene (Ana/Russia, alto), Stefanidi (Grecia, asta), Reese (Usa, lungo), Rojas (Venezuela, triplo), Gong (Cina, peso).

A far crescere non solo il livello tecnico, ma anche quello agonistico, forse la principale prerogativa dell’atletica al coperto, ci sarà poi la presenza di altri diciannove atleti (dodici uomini e sette donne) che a Londra sono comunque saliti sul podio conquistando l’argento o il bronzo. Infine, in riferimento con l’ultima edizione del Mondiali indoor, quella svolta a Portland nel 2016, saranno in gara a Birmingham dodici campioni in carica (oltre alle due staffette americane) che cercheranno di fare il bis e guadagnarsi altri 40.000 dollari, il premio previsto per i vincitori. In totale, come a Portland, il montepremi, il cosiddetto “prize money”, sarà di due milioni e mezzo di dollari e interesserà i primi sei di ogni gara. Bonus di 50.000 dollari per chi farà il record del mondo.

Nella prossima puntata analizzeremo quelli che si annunciano come i grandi momenti tecnico-agonistici della manifestazione.
 

LA SQUADRA ITALIANA

Uomini

Yassin Bouhin (96) 3000 metri
Paolo Dal Molin (87) 60 ost.
Hassane Fofana (92) 60 ost.
Fabrizio Donato (76) triplo

Donne

Anna Bongiorni (93) 60 metri
Ayomide Folorunso (96) 400 metri e 4x400
Raphaela Lukudo (94) 400 metri e 4x400
Marta Milani (87) 4x400
Maria Enrica Spacca (86) 4x400
Chiara Bazzoni (84) 4x400
Veronica Borsi (87) 60 m ost.
Elisa Di Lazzaro (98) 60 m ost.
Alessia Trost (93) alto

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